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Grosseto Calcio

L’avversaria: la Viterbese Castrense ossia la Ilco

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La prossima avversaria del Grosseto è la Viterbese Castrense, società sportiva dilettantistica che ha ereditato la maglia gialloblù dopo la scomparsa dell’Associazione Sportiva Viterbese Calcio, fallita nel 2013, la quale a sua volta aveva rimpiazzato nel 2004 col Lodo Petrucci la storica Unione sportiva Viterbese 1908.

La storia recente è nota più o meno a tutti: la famiglia Camilli si fa avanti dopo che la vecchia società con circa due milioni di debiti rinuncia allo stadio Rocchi e non si iscrive alla Serie D, allora da Grotte di Castro è Piero Camilli a raccogliere la sfida, la Castrense si sposta a Viterbo e il calcio nella città dei Papi riparte dall’Eccellenza con una sorta di fusione che dà vita ad una società del tutto nuova come dimostra lo stemma e la matricola federale.

Il primo anno la Viterbese-Castrense vince il campionato di Eccellenza laziale, in Serie D sbatte sulla Lupa Castelli e chiude seconda mancando il doppio salto. Otto cambi di allenatore in poco più di due anni testimoniano che al comando c’è Piero Camilli, c’è la Ilco sponsor e azienda di famiglia, c’è un vasto parco di professionisti maremmani o transitati dalla Maremma. Sulla panchina siede Federico Nofri Onofri, che raggiunse da subentrato la passata stagione a Gavorrano una turbolenta salvezza, il secondo è Giacomo Russo, un pezzo di storia del Grosseto. Il direttore sportivo è Vincenzo Minguzzi, a più riprese in carica allo Zecchini (il ds della promozione in Serie B), al fianco dei Camilli non manca il fido Luciano Cafaro, insomma se non fosse per il colore della maglia ci si potrebbe confondere e pensare di stare ancora a Grosseto.

Non mancano gli atleti ex Grosseto come il difensore Dierna, il santostefanese Dalmazzi e il grossetano Boccardi. Poca fortuna per loro in questa stagione, l’unico sicuro di scendere in campo è Roberto Pini, portiere di origini gigliesi del ’97 che a Viterbo è il titolare indiscusso.

L’allenatore Nofri, imbattuto in queste due uscite (un pari e una vittoria) è il tipico sergente di ferro (ne hanno fatto le spese Cretella e Costanzo nella sua parentesi a Gavorrano) dovrebbe proporre la squadra col 4-3-3, meno probabile il 4-4-2. Sono under il portiere Pini, i due terzini e un esterno d’attacco (il ’95 Addessi o magari l’esordio di Boccardi?).

Giovedì la squadra laziale ha perso per 3-2 l’amichevole con il Ronciglione (Promozione) ma era priva di Adessi, De Sena e Pacciardi (infortunati), Pini (con la rappresentativa di Serie D) e Fè (riposo precauzionale).

Giornalista Pubblicista dal 2010. Ha scritto per il quotidiano Corriere di Maremma e collaborato con TMW, Calciomercato.com, Calciopiù, Radio RBC, Vivigrosseto.

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