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Calcio

Fusione Albinia-San Donato, martedì 26 giorno decisivo per il sì

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Albinia – La fusione tra Albinia e San Donato si farà. Quanto meno, questo è quello che auspicano in molti anche se non tutti nei  due sodalizi.
Un passaggio fondamentale sarà nella serata di martedì 26 quando il consiglio direttivo dei biancoverdi si ritroverà per quella che dovrebbe essere la riunione per fugare gli ultimi dubbi e sancire la fusione con i cugini rossoblù e  dare vita all’Atletico Maremma.
Una giornata epica perché, se il direttivo del San donato, come pare, dovesse dire di sì, senza se e senza ma, metterà di fatto fine a  due realtà del calcio maremmano  che hanno scritto pagine di storia importanti negli  anni e sono state regine incontrastate.
Tutto fa presagire che si vada verso la fusione, anche se in casa biancoverde qualche mal di pancia c’è e non è solo  dovuto al fatto che c’è in ballo la querelle che riguarda dove giocare le gare  di campionato della prima squadra (si dovrebbero disputare al Michele Burioni, piuttosto che al Combi ndr),  che ha raffreddato ad un certo punto la trattativa. Cosa non secondaria, come potrebbe apparire.

Mai come in questi casi occorre andare avanti con pari dignità tra le parti senza che nessuno soccomba a scapito dell’altra. In ballo, ci sono orgoglio, storie, emozioni, valori, maglie, uomini.
Non dimentichiamo che Albinia – San Donato sono l’uno ad un tiro di schioppo dall’altra, vicine, ma lontane,  con storie simili ma  diverse.
Tra il paese Albinia, sviluppatosi negli ultimi quarant’anni  e San Donato, il borgo, c’è rivalità, campanilismo che  negli anni è cresciuto e ha trovato sfogo anche nell’ambito calcistico. 

Il “ brutto anatroccolo” San Donato, dopo  aver vagato per anni tra la  terza e seconda categoria si è  tramutato negli ultimi quindici in un bellissimo cigno, fino a fare ombra alla, fino allora, regina incontrastata Albinia.
Martedì 26 Maggio, si dovrà capire, allora, fino in fondo quale futuro reale si prospetta per queste realtà una volta chiuso e per sempre la storia di  Albinia e San Donato con la consapevolezza che da  li in avanti occorrerà che tutti, indistintamente, siano convinti della direzione presa.
Se l Atletico Maremma deve nascere, occorre  la piena convinzione  di tutti, anche perché indietro poi non si potrà più tornare.
E che non si può  cancellare con un tratto di penna due  società, per non fare meglio e di più di quanto queste non abbiano fatto nel tempo.
Nella serata di martedì 26 maggio,  la dirigenza biancoverde, prenderà questa decisione. L’Albinia, l’ha già presa da tempo e comunque ad oggi  tra le due, sembra quella più convinta e che arriva a questo momento compatta, con le idee chiare.  Nel caso la fusione non si dovesse fare i rossoblù approderebbero in promozione per la vittoria del campionato di prima categoria oramai sancita, mantenendo comunque la loro rosa quasi intatta e con la conferma di mister Tommasi. Quindi oggi la dirigenza dell’Albinia , Luca Vaselli in testa, ha  maggiori certezze.
Convinzioni che invece mancano  al San Donato, che  si è visto  decimare la rosa dalla intraprendenza e forza economica del presidente Clementini dello Scarlino e  potrebbe uscire , dalla non eventuale fusione, con qualche preoccupazione  in più, dovendo necessariamente rifare la squadra, scegliere l’allenatore. Rifondare un ciclo.  Comunque, bando alle ciance, ormai ci siamo. Non resta che aspettare qualche giorno e le nostre curiosità saranno esaudite.
Vittorio Patanè

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