Calcio
Sibilia lancia il grido di allarme: “Rischiamo di perdere 3 mila società”
Il numero uno della Lnd molto preoccupato della situazione delle squadre dilettantistiche.
Grosseto – Regna ancora tanta incertezza nel mondo dei dilettanti a partire dalla categoria principale, la Serie D.
Da giorni come un mantra il presidente, Cosimo Sibilia, va ripetendo che si deve ripartire e che si devono concludere i campionati.
Tutti però devono comprendere il come. Se il protocollo per iniziare nuovamente la stagione fosse simile a quello della Serie A sarebbe praticamente impossibile.
Nelle ultime dichiarazioni il numero uno della LND a Radio 24 ha rincarato la dose “se continua così perdiamo 3mila società”, mettendo in evidenza l’aspetto della sicurezza e dicendo che “alle nostre partite vengono un centinaio o due di persone, anche una cinquantina: direi che è una forma naturale di distanziamento sociale, potremmo giocare a porte aperte” .
Insomma l’incertezza che regna è veramente tanta, tra divisioni di chi vuol ripartire e chi vuol annullare la stagione fino ad arrivare a tutte le ipotesi anche quelle più fantasiose.
Di certo c’è che i campionati giovanili professionisti (ad eccezione della Primavera) sono stati definitivamente annullati, mentre quelli dei dilettanti ancora restano in attesa…
Ma saranno poche !
Secondo me è vero il fatto che c’è molta confusione decisionale. Io come ho sempre sostenuto dall inizio sono per l annullamento dei ampionati. Le serie A è B
facciano quello che vogliono. Nelle altre categorie non ci sono i mezzi per continuare. Nei dilettanti soprattutto è impossibile. Tuteliamo l integrità psico fisica di coloro che prima di tutto hanno un lavoro a cui pensare e famiglie che non devono avere altri pensieri come i soldi che mancano per andare avanti. Rispetto per i genitori e nonni che i giovani atleti potrebbero infettare. Se no potevano adottare la teoria di gregge così morivano in centinaia di migliaia.
Finito il boccione e smaltita la sbornia si è svegliato!!!! Sia lodato 🙈🙈🙈😂😂😂😂
Zitti che c’è arrivato .. piano ma c’è arrivato …
Bah! Speriamo che qualcuno “abbia le palle” di prendere una decisione definitiva.
Non decidere è già un errore, un concetto mi sembra ovvio: i protocolli sanitari devono essere uguali in serie A come in terza categoria, perché il valore della vita non ha prezzo ne’ categoria. Mi auguro che non abbiano la faccia tosta d’inventarsi che in serie C, D ed eccellenza non servono i protocolli e basti misurarsi la febbre prima delle gare o “sfondoni” di quel genere.
È chiaro che in serie A si vuole “forzare” la ripresa per non perdere i diritti tv, ma nelle categorie a scalare, forse già in serie “C” non c’è un giro di soldi tale da rischiare nuovi contagi con la ripresa dei campionati.
Secondo me la soluzione migliore, o per lo meno la “meno peggio” per accontentare tutti è stoppare i campionati, cristallizzare le classifiche, decretare la promozione delle attuali prime e magari bloccare le retrocessioni.
In questo caso ci sarà più tempo per organizzarsi per la prossima stagione, perché il vero problema è la continuità economica-organizzativa della prossima stagione, perché questa ormai è andata.
Per quanto riguarda la paura della lega e figc di non voler bloccare i campionati per paura dei ricorsi mi ci scappa da ridere: nel 2006 la Juventus è stata retrocessa in serie B, ha fatto il suo bravo ricorso ma poi è stata confermata la sentenza ed il campionato cadetto parti’ regolarmente.
Tirare la situazione per le lunghe, rischia di compromettere anche la prossima stagione.
Considerando che il calcio a poco rilievo ora .. in ottica prossimo anno se decidessero di giocare
levare una categoria come promozione o eccellenza e farne una unica potrebbe essere un idea forse..
Come era qualche annetto fa praticamente …visto che ci saranno molto squadre che non si iscrivono !!