Calcio
Brutta frenata del Roselle in Versilia, un arbitraggio con due pesi e due misure
Quando si affrontano, specialmente in trasferta e nel girone di ritorno, squadre pericolanti bisogna stare sempre attenti a molti fattori ostili che possono creare ostacoli. Un Roselle che ha dovuto fare a meno forzatamente del suo uomo di spicco, il bomber Francesco NIETO squalificato, riusciva ad andare meritatamente in vantaggio con RAITO ma ci pensava dopo pochi minuti il Direttore di gara a riequilibrare il risultato concedendo, forse in maniera alquanto magnanima, un calcio di rigore che permetteva ai versigliesi di pareggiare. Cosa che invece l’arbitro negava in modo altrettanto plateale a Vincenzo VENTO nel finale con consguenti e risentite proteste non recepite dal Direttore di gara che in queste due circostanze si è dimostrato prima molto magnanimo e poi forse molto fiscale soprassedendo al giusto penalty. Un pari che i termali digeriscono male ma che con caparbietà e tenacia saprannmo certamente recuperare con la proverbiale grinta e determinazione che certamente non manca ai ragazzi di Michele DE MASI.
Siamo al solito tormentone.
Ormai noi vecchi sportivi non ci meravigliamo più. Il condizionamento reverenziale che gli arbitri hanno a favore di società che non sono della provincia di Grosseto è sempre stato evidente.Ed anche il Roselle se ne sta’ accorgendo :espulsione chirurgica del giocatore più determinante per offese sul vantaggio di tre a uno,quattro rigori subiti in sei partite,ammonizioni in quantità industriale.E siamo sempre primi.Ma la storia calcistica ci insegna che senza santi in paradiso…………