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Grosseto Calcio

Il Grosseto ha un caso Marotta, ecco perchè…

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GROSSETO – Più di un tifoso ha notato il singolare programma di allenamento di Alessandro Marotta che da un paio di settimane svolge sedute differenziate e non prende parte alle partitelle coi compagni. La due giornate di squalifica da scontare c’entrano relativamente, Alessandro Marotta è fuori rosa. Perchè? La società ha multato l’attaccante per il cartellino rosso rimediato a Frosinone sulla base del codice comportamentale. Il calciatore in disaccordo con le motivazioni non avrebbe pagato la sanzione e come conseguenza la società avrebbe messo ai margini il calciatore che si allena, ma non è a disposizione del tecnico. Situazione apparsa in tutta la sua evidenza alla ripresa degli allenamenti questo lunedì: la squadra rientrata alle 4 da Catanzaro alle 16 era al Palazzoli per preparare la gara col Pisa di venerdì. Marotta ha svolto col gruppo il lavoro atletico, poi quando è stato il momento della partita a campo ridotto ha proseguito con una serie individuale di esercizi.

Giornalista Pubblicista dal 2010. Ha scritto per il quotidiano Corriere di Maremma e collaborato con TMW, Calciomercato.com, Calciopiù, Radio RBC, Vivigrosseto.

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La solita storia . Con questa società . Non sa più che vuol dire gestire una stagione. Il bello se leggi sono anche i tifosi ad avallarla. Lo scorso anno tutti contro Crimi, Curiale e altri . Quest’anno fanno le fortune di Latina e Frosinone.Vi siete mai chiesti il perché ?Credete che li stiano in clausura. Oppure c è una società meglio organizzata. Che li controlla di più .

Cioe Curiale, Crimi ed altri avevano ragione? Avevano ragione a passare le nottate in discoteca la notte prima di una partita? Io mi tasto se ci sono. Poi ci lamentiamo che i parlamentari fanno i loro comodi? Un professionista ha un contratto di lavoro, ben pagato fra l’altro, per quello che fanno. Ha o no il dovere di rispettare gli obblighi e il codice di comportamento? Si? E quando lo infrange una Societa seria cosa dovrebbe fare? Lasciar perdere? Io credo che questa sia una delle poche cose che Camilli affronta alla perfezione. Chi è scorretto deve pagare in qualche modo. Di Marotta non so perche non ho visto il filmato ma di Curiale e Crimi non ho alcun dubbio che si siano comportati peggio che male. Anzi, secondo me furono trattati meglio di quello che avrebbero meritato. Ma naturalmente alla fine serviva il loro contributo fisico.

Forse mi sono espresso male. E sono d’accordo nella punizione della società.Ma la mia domanda dopo l’introduzione era;perchè qui si son comportati in un modo e altrove fanno i professionisti ? Io credo perchè questa società non sia gestita al meglio.Vi sembra logico andare in pulmann a Catanzaro e tornare alle 4 del mattino quando hai da preparare una sfida fondamentale per i playoff per giunta giocata due giorni prima del solito? per risparmiare 1000/1500 euro ?Gli piace giocare in eccellenza evidentemente.Altrimenti sarebbe stato qui e cercare di tornare dov’era!

Il problema non è tanto quando torni, visto che in pullman si dorme e dopo ci sono due giorni di riposo, ma quando si va a giocare e qui mi sembra che siano partiti addirittura il venerdi pomeriggio.
Sul fatto che i giocatori qui non rendono e dalle altre parti si è pura verita. E si, dipende secondo me sal clina, ma non solo da quello della societa ma anche da quello dei tifosi. A Grosseto se uno non gioca, no si impegna, va a ballare la notte viene difeso ad oltranza perche è uno che porta la maglia e va sempre difeso a volte osannato anche a torto. Io sono sempre stato del parere opposto, espresso spesso nel muro biancorosso, facendo a pugni con parecchi frequentatori. Un calciatore che non gioca, che non si impegna, che fa ridere va trattato per quello che merita, ma proprio perché porta la nostra maglia e la disonora. Da noi stanno tutti in una botte di ferro e sanno che nessuno fara mai quello che fanno da altre parti cioe entrare in campo o aspettarli fuori a brutto muso per metterli davanti alle loro responsabilita. Quindi la colpa sara della societa ma anche dell’ambiente tutto, troppo morbido e ultraprotettivo.

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