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Calcio

Editoriale – “Stiamo con il Grosseto di Gianni Lamioni”

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È stata una settimana difficile in casa Grosseto dopo il match contro il Livorno, gara in cui il Grifone è stato danneggiato dalle decisioni arbitrali.
Una settimana che è servita a capire chi vuole bene ai colori biancorossi e chi, come ha detto più volte il patron, Gianni Lamioni (l’ultima una settimana fa al teatro Moderno, ndr), sono i rosiconi  e non vogliono bene alla maglia biancorossa.

In molti forse non si ricordano, ma a volte è bene farlo, che se non fosse arrivato Gianni Lamioni, forse non staremmo neanche a parlare di calcio giocato a Grosseto perché magari avremmo potuto disquisire solo di libri portati in tribunale, di ripartenza in Terza Categoria o forse di Eccellenza.
Purtroppo, la nostra città troppo spesso si dimentica degli atti di amore che vengono fatti da alcune persone e poi vengono subito denigrate.
Ricordo i Ceri, con Mario e Simone, che potevano starsene belli e tranquilli con il Roselle a fare l’Eccellenza o la serie D con la loro piccola realtà e sarebbero stati dei “grandi” per il miracolo fatto.
Eppure, per amore della loro città, si imbarcarono in un’avventura che per quattro anni è stata fantastica.

Stessa cosa, più grande, fatta da Gianni Lamioni. In 90 giorni, come da lui stesso dichiarato, ha messo sul piatto 700 mila euro per ripianare debiti, ricostruire una squadra e cercare di conquistare la salvezza il primo anno e dare l’assalto alla serie C l’anno successivo.
Chi, tra tutti voi che state leggendo, compreso il sottoscritto, avrebbe fatto una cosa del genere? Pochi, rispondo io per molti di voi.
Solo un imprenditore, vincente, al momento il primo della città ha quella calcolata “spregiudicatezza” (qualità che hanno solamente i grandi imprenditori) per fare determinate situazioni.
Anche lui poteva starsene a guardare la sua Fiorentina oppure concentrarsi ancora di più sulle proprie attività imprenditoriali.

E allora adesso è il momento di unire il popolo biancorosso, quello che vuole bene al Grifone, non i “rosiconi”, per stare vicino alla nuova proprietà che con il lavoro quotidiano, sta cercando di far riemergere squadra e società.
Ci sono nove partite, nove finali tutte da giocarsi con il coltello tra i denti, senza se e senza ma e con l’unico obiettivo di conquistare la salvezza.

Mi piace dipingere noi grossetani con le parole con le quali i tedeschi ci appellarono dopo l’assedio iniziato il 17 settembre 1328, in cui il capoluogo maremmano riuscì a resistere all’esercito nemico guidato da Ludovico il Bavaro. L’imperatore fu poi costretto ad abbandonare la nostra terra in quello è diventato un memorabile fatto storico.
«Uomini maledetti, nefandi, figliolanza di vipere e serpentacci tortuosi, discendenza pestifera, schiatta velenosa, cani rivomitatori e porci rivolgentisi nel brago, attossicata genia, generazione inflessibile e più dura del macigno, grossolani come il loro nome, non piegabili né per blandizie, né per minacce».

Credo che otto secoli dopo, nel bene e nel male, non potesse esserci descrizione migliore del popolo grossetano anche se coloro che seguono il Grosseto di Gianni Lamioni sono persone che non sono piegabili, sono inflessibili e più dure del macigno.
Avanti Grifone!

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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Tutto vero, tutto bello, tutto giusto. Vorrei solo, nella mia ingenuità, fare una domanda e una puntualizzazione.
Ma si può sapere chi cavolo sarebbero questi famigerati “rosiconi”? Per quale oscuro motivo un grossetano che ama la propria città e lo sport dovrebbe essere contento di vedere il Grifone sparire o giocare in Eccellenza?
Riguardo poi al calcio giocato dico una banalità: la squadra appare drammaticamente allergica alla vittoria, mentre sarà bene vincere almeno tre o quattro delle 9 gare che restano, altrimenti in Eccellenza si rischia di andare comunque.

Grazie Fabio Lombardi per questo articolo fatto al momento giusto.C’e poco da aggiungere…avanti Grifone!!!!

Tra i “rosiconi” c’è pure una televisione di Grosseto.

Complimenti alla redazione di Grosseto Sport per questo editoriale👏👏👏👏 👍👍👍👍
Lo sottoscrivo al 3000% non ci sono discussioni, ora è il momento di schierarsi, chi vuole bene al Grosseto sa da che parte stare: DALLA PARTE BIANCOROSSA, DALLA PARTE DELLA SOCIETÀ, DALLA PARTE DI LAMIONI!!!!!!!!!!!!!!
Senza SE e senza MA.
in serie D, in serie C, in eccellenza, in serie A, oppure in terza categoria.
Comunque dalla parte “giusta” e “propositiva” di una società che ha investito soldi (tanti) e tempo nel Grosseto e che sta’ già lavorando per il futuro.
In questi giorni ho ascoltato tante prediche, sermoni, pipponi, lezioni di vita, da tanti benpensanti di cui personalmente faccio volentieri a meno, tutti bravi a pontificare!!!!!!!
Speriamo di non vederli salire un giorno sul carro dei vincitori!
Forza Grosseto!!!!!!!!❤️🤍❤️🤍❤️

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