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Grosseto Calcio

Ecco cosa sta succedendo in casa Grosseto

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© RIPRODUZIONE RISERVATA – il contenuto del presente articolo è utilizzabile solo citando GROSSETO SPORT

Da maggio, la gestione ordinaria del Grifone è stata affidata all’avvocato Petritola, coadiuvato in questo da Gianfranco D’Angelo. In questo ultimo periodo, però, sarebbero giunti in città altri ascolani e tra questi ci dovrebbe essere Luigi Cinelli. Questo gruppo di marchigiani, su mandato del presidente, starebbe cercando di organizzare il presente e il futuro del Grosseto.

DI MATTEO E IL RIPESCAGGIO
Il presidente avrebbe ribadito nel Cda di due martedì fa, poi al sindaco e al vicesindaco, ma anche a diversi interlocutori, la ferma volontà di effettuare la domanda di ripescaggio. Sappiamo che il numero uno unionista attende con una certa trepidazione la data del 22 giugno per capire se ci saranno posti da coprire in Serie C. Detto che con molta probabilità la Pistoiese sarà riammessa, prima di sperare in un ripescaggio sarà davvero importante vedere quante società non riusciranno a iscriversi o verranno estromesse dai professionisti. Infatti, ricordiamo che mentre per la riammissione (gratuita) il Grosseto dovrebbe essere più o meno in quinta posizione, a livello di squadre ripescabili il sodalizio biancorosso dovrebbe essere al secondo posto, dietro la Fermana. Il presidente dei marchigiani, però, sembra che abbia deciso di mettere in vendita il suo club, pertanto pare orientato a presentare solo la domanda di riammissione. Se la cosa sarà confermata dai fatti, il Grifone diventerà la prima squadra tra le retrocesse a poter essere ripescata in C. Questo perché, come abbiamo spiegato più volte, ben quattro società su otto (la nona è il Catania, escluso a campionato in corso) non sono ripescabili: Pistoiese, Giana Erminio, Paganese e Legnago. Per questo, dopo la Fermana c’è il Grosseto, poi troviamo il Seregno e infine la Vibonese. Insomma, se ci saranno le condizioni, Di Matteo ha garantito che presenterà la domanda di ripescaggio.

PRIMA DEL RIPESCAGGIO
È cosa ormai nota l’esistenza di alcuni debiti in casa unionista. Tra questi ci sono gli stipendi di aprile e maggio, più quelli di giugno. I primi due mesi andranno pagati entro il 12 luglio, mentre il terzo entro il 20 agosto (ma sono possibili accordi tra le parti). Una volta pagati stipendi ed emolumenti vari, il Grosseto dovrà iscriversi entro il 15 luglio nel campionato di competenza, ovvero la Serie D al costo di 11 mila euro, più 300 di tassa associativa garantendo il tutto con una fideiussione pari a 31 mila euro. Fatto ciò, se tutto sarà a posto, potrà essere presentata domanda di ripescaggio entro il 19 luglio versando 105 mila euro d’iscrizione, 300 mila euro a fondo perduto e presentando due fideiussioni rispettivamente da 300 mila e da 350 mila euro.

SITUAZIONE SOCIETARIA
Le voci che filtrano sono poche, frammentarie e spesso contrastanti. Sappiamo, però, che è intenzione del presidente presentare al più presto l’organigramma societario (forse già entro la fine della prossima settimana). Sono in corso, poi, da giorni, colloqui per selezionare il ruolo di direttore sportivo. Vengono cercati con insistenza pure sponsor e imprenditori che possano affiancare Di Matteo, ma quest’ultimo è fortemente intenzionato a fare un aumento di capitale proprio in ottica ripescaggio. Il presidente biancorosso e i suoi rappresentanti hanno chiesto aiuto anche al Comune di Grosseto che, oltre a fornire lo stadio e il campo di allenamento già gratis, al massimo potrà trovare degli sponsor.

NIENTE RIPESCAGGIO? ECCO COSA POTREBBE ACCADERE
Qualora il Grifone non potesse effettuare il ripescaggio, il futuro del club potrebbe subire un brutto colpo perché la Serie D è considerata un campionato dove si spende tanto per vincere, ma le entrate sono pochissime. A quel punto, lo scenario potrebbe tingersi di tinte fosche.

TRATTATIVE IN CORSO
Il presidente, nonostante stia preparando la stagione 2022-23, continua a tenere aperta la porta alla vendita. Chiaramente, per passare la mano, vorrebbe recuperare qualcosa dell’investimento fatto trovando chi voglia accollarsi debiti e crediti oltre a pagargli una buonuscita. Ci sono soggetti interessati all’acquisto del Grosseto, ma tra chi non ha mai ricevuto la documentazione richiesta, chi non vorrebbe pagare i debiti e chi vorrebbe trattare sulla cifra da liquidare, non si è giunti ancora a nulla di davvero concreto.

SETTORE GIOVANILE E CENTRO SPORTIVO
Qualora Di Matteo decidesse di andare avanti e confermasse i collaboratori presenti, dovremmo prepararci a diversi cambiamenti. In tale ottica c’è già stata una riunione con lo staff tecnico, così come sono stati incontrati alcuni genitori, mentre un incontro con i babbi e le mamme di altri giovani calciatori è stato rimandato due volte. Nel frattempo, altri club stanno facendo incetta dei ragazzi biancorossi, come il Pisa che pare aver convinto almeno quattro elementi a passare in nerazzurro. C’è, poi, la Fiorentina che si è detta interessata a un giovane unionista.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Il burrone si avvicina, tra poco si sente il tonfo, l’importante è distribuire bene le colpe….a parte che sono rimasti in 5 in tutta Grosseto a non capire o non ammettere …

Naturalmente posso sbagliare, ma sono convinto che non ci si debba aspettare nulla di buono. Il ripescaggio sarebbe una gran bella cosa, ma è notevolmente oneroso e- ammesso e non concesso che ci siano le condizioni e la concreta volontà di chiederlo – occorrerebbe predisporre, per essere competitivi, un organico un tantino diverso da quello della catastrofica stagione 2021/22, il che comporterebbe un ulteriore cospicuo investimento…insomma, per come la vedo io è un po’ come credere a Babbo Natale.

Parole sante, anche perché a distanza di due mesi da una ROVINOSA RETROCESSIONE, se la società aveva qualcosa di buono da comunicare, penso che lo avrebbe fatto da quel di’.
Viceversa il silenzio ASSORDANTE che si registra, AUTORIZZA tutti i tifosi a PREOCCUPARSI seriamente per il futuro che ci attende.
L’iniziativa (lodevole) del progetto sul calcio femminile, sembra l’unico appiglio di una società che pare essere distante anni luce dagli tifosi e dalla città.
A tal proposito sarebbe l’ora di conoscere pubblicamente l’opinione dell’amministrazione comunale e della famiglia Ceri, la quale ha venduto la società a Di Matteo, ma che se non sbaglio detiene ancora una minoranza delle quote societarie.
Il tempo dei proclami blandi e generici è finito da un pezzo.
Ci vuole chiarezza, così come è stato illustrato il progetto della squadra femminile, sarebbe, anzi È L’ORA di avere notizie PRECISE sulla sorte del Grosseto.

L”unica notizia è che non ci sono notizie…poco fumo e niente arrosto.

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