Grosseto In seguito al match di domenica a Meda, perso dai biancorossi 2 a 1 col Renate, il giudice sportivo Pasquale Marino ha sanzionato l’Us Grosseto con un’ammenda di € 2.500,00 <<perché persona non identificata, ma riconducibile alla società, indebitamente presente negli spogliatoi, proferiva ad alta voce frasi offensive verso la terna arbitrale e l’istituzione calcistica, nonché espressioni di discriminazione territoriale>>.
La cosa veramente assurda, però, è la squalifica per una giornata inflitta all’allenatore dei portieri biancorosso, Raffaele Ferioli <<perché autorizzato a sedere sulla panchina aggiuntiva, prendeva posto sulla panchina principale per l’intera durata della gara>>.
Infatti, grazie a un nostro attento lettore, possiamo mostrarvi come Ferioli non sia mai andato a sedere sulla panchina principale e ciò è testimoniato dai cinque fermimmagine sottostanti. Il tecnico è individuabile dai cerchi rossi, mentre in alto a sinistra, in ogni screenshot c’è il tempo trascorso nel match. Insomma, un errore grossolano da parte di chi ha refertato una cosa chiaramente sbagliata.
La beffa, poi, è che mercoledì 3 ci sarà il turno infrasettimanale, pertanto il club biancorosso non farà neppure in tempo a presentare ricorso, pertanto Ferioli dovrà scontare la squalifica pur non avendo commesso alcuna infrazione. Aggiungiamo, non senza polemica, che proprio contro la Lucchese è stato designato lo stesso quarto ufficiale di Grosseto-Lecco, Emmanuele di Pisa, il cui atteggiamento, insieme a quello dell’arbitro Carrione, irritò moltissimo il club biancorosso. Insomma, considerando che c’è sempre in corso un’indagine della Procura federale per il post partita contro il Lecco (nello specifico, per le frasi ingiuriose verso Grosseto attribuite dalla dirigenza unionista a Carrione), magari sarebbe stato più opportuno designare qualcun altro. Queste, però, sono considerazioni extra rispetto all’assurda squalifica comminata a Ferioli.
Iin questo caso, piena solidarietà alla società.