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Calcio

Il punto dopo la 26esima giornata in Prima Categoria: rush finale da brividi

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IL CAMPIONATO RIPARTE TRA SORPRESE E COLPI DI CODA Dopo due settimane di stop, il campionato di Prima Categoria riparte con risultati inattesi e gare che si sono risolte nei minuti finali. Il duello di testa ha vissuto un’altalena emozionante proprio in zona Cesarini, con il Montalcino che ha raggiunto sul pari il combattivo Castell’Azzara che si era portato sul doppio vantaggio con Sistimini, mentre il Mazzola Valdarbia ha ribaltato la gara contro il Quercegrossa, con l’acuto di De Gennaro a timbrare il definitivo 3 a 2. Un successo porta il distacco tra le prime due della classe a un solo punto e mette a repentaglio la disputa dei playoff del girone, visto il ko dell’Aurora contro un Pianella che, con il ritorno di Spada, si è scrollato le ansie di salvezza. Il gap dei gialloblù dal Mazzola è ora di nove punti, proprio al limite per disputare eventualmente la semifinale playoff. Calcoli, strategie che interessano sia la parte alta della classifica (con l’Amiata che compie un bel colpo vincendo a Porto Santo Stefano), ma anche la zona playout, con la lotta alla salvezza che potrebbe aprirsi anche a squadre fino ad ora insospettabili. Vincono Manciano, Alberese e Castiglionese, pareggia con rimpianti, come detto, il Castell’Azzara e si aprono così due scenari: o gli Orsi e la Virtus Asciano vengono staccati dalle altre compagini della forbice necessaria per non dover disputare i playout, oppure squadre come Torrenieri, Quercegrossa e anche Scarlino, fino ad ora abbastanza tranquille, devono riprendere velocemente la marcia per non venire risucchiate in zone pericolose. Come sempre, quindi un finale di stagione dall’alto impatto emotivo, come avviene anche per il Massa Valpiana nel girone D: il pareggio a reti bianche contro il solido Montelupo muove la classifica, ma non mette ancora al riparo i ragazzi di Cavaglioni. Concentrazione alta e freddezza sono ora necessarie per non rovinare l’ottimo avvio di stagione dei massetani.

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Nella partita Argentario – Amiata, da evidenziare che gli azzurri hanno giocato 1 ora in 10 uomini per l’espulsione di Mirko Alocci per doppia ammonizione, parsa ai più affrettata, visto che nella seconda sanzione, l’attaccante santostefanese, cadendo in un contrasto spalla/spalla con un avversario, non protestava neanche. Nonostante questo la vittoria degli amaranto-oro è stata meritata, ho visto in campo nella formazione badenga 3-4 elementi di categoria superiore(capitan Sabatini e i fratelli Caccamo). Argentario bene per un ora, poi dopo il raddoppio ospite, calo psicofisico, vista l’inferiorità numerica e l’assenza di attaccati di ruolo(schierato di punta il giovane Vongher, assenti S. Schiano per squalifica, e Casamonti, messo in campo solo negli ultimi minuti, in precarie condizioni fisiche)

COMUNQUE IL MIGLIORE IN CAMPO E’ STATO IL PORTIERE MILANI ,QUESTO LA DICE LUNGA.

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