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Grosseto Calcio

Pifferi (Biancorossi.it): “Azionariato popolare per essere parte attiva nel nuovo club”

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Manuel Pifferi

Manuel Pifferi

Grosseto. Intervistiamo Manuel Pifferi, giornalista ed amico, proprietario della storica testata on-line Biancorossi.it nonché uno degli artefici a Grosseto del supporter trust (volgarmente conosciuto come “azionariato popolare”).

Allora, Manuel, vuoi spiegare ai nostri lettori e a tutti i tifosi unionisti come e perché nasce l’azionariato popolare?
<<Il calcio, ma tutto lo sport in genere, vive attraverso la passione dei tifosi. Senza la passione, non esisterebbe più il calcio. Questo concetto fa capire l’importanza della tifoseria che rappresenta una vera e propria risorsa. L’assenza di gente negli stadi fa capire come ci sia bisogno di un profondo cambiamento. Questo cambiamento può e deve passare attraverso i tifosi, attraverso i supporter, i quali devono essere riqualificati ed investiti di responsabilità. Non debbono esser visti come semplice consumatore ma come parte attiva del progetto. Da qui nasce l’idea dei supporter trust, ovvero tifosi organizzati secondo i principi di democraticità e in rappresentanza dell’intera comunità calcistica, facenti parte della società, con il potere di poter prendere decisioni al suo interno, al fine di preservare l’esistenza del club>>.

A che punto è arrivata la raccolta tra i tifosi?
<<In questa fase iniziale stiamo raccogliendo delle pre-adesioni attraverso un modulo sottoscritto con il quale la gente comunica la propria disponibilità a partecipare al progetto e l’importo che è disposta a versare. L’iniziativa è ripartita, un po’ in sordina, da soli sette giorni e le risposte di fatto hanno iniziato ad arrivare solo negli ultimi tre-quattro giorni. In così poco tempo sono state raccolte adesioni per poco più di 10.000 euro, una cifra che all’apparenza potrebbe sembrare molto modesta. In realtà, il ragionamento che dobbiamo fare è un altro. Dobbiamo domandarci: quante sono in questo momento le aziende che possono permettersi di versare un contributo anche a titolo di sponsorizzazione, per un importo pari a 10.000 euro? Ovviamente, non ci fermiamo a questa cifra e l’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di raggiungere l’importo di almeno 30.000 o 40.000 euro>>.

Chi fosse interessato ad aderire all’iniziativa, cosa può fare o a chi deve rivolgersi?
<<Chi fosse interessato ad aderire all’iniziativa può collegarsi all’indirizzo www.biancorossi.it, dove troverà una breve spiegazione e il modulo da scaricare e compilare. Abbiamo creato anche un gruppo Facebook, accessibile a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1423180314676164/
Per quanto riguarda il modulo, questo potrà essere inviato o per e-mail all’indirizzo gmp@ute.it, oppure per fax, allo 0564.388127
>>.

Esistono cifre minime e/o massime da versare?
<<Il modulo che è stato predisposto prevede un contributo minimo di € 25,00, mentre per quanto riguarda il massimo, questo è dettato dal “cuore” e dalle disponibilità di ognuno>>.

Concludiamo parlando del passato e del futuro del Grosseto. Nel primo caso ti chiedo: cosa può aver indotto Camilli al cambiamento repentino ovvero dal parlare di ritorno in B alla decisione di non iscrivere la squadra in Lega Pro? Nel secondo caso, invece, ti domando: che futuro vedi per il Grifone?
<<Oggi tutti quanti ci domandiamo cosa possa essere successo di così grave ed eclatante da far cambiare idea a Piero Camilli in così poco tempo. Qualcuno dice che volesse andar via per dedicarsi alla Viterbese. Non sono d’accordo. Se il motivo era questo, uno come Piero Camilli non avrebbe avuto alcun problema a dirlo. Del resto lo aveva già fatto l’anno scorso e le eventuali motivazioni (vicinanza a casa, coinvolgimento dei figli, ecc.) sarebbero state più che legittime. Conoscendo Camilli, credo molto più semplicemente che lui si sia sentito solo, ignorato dall’amministrazione comunale e abbandonato dalla tifoseria. Non voglio entrare nel merito se ci possano essere state delle colpe e di chi eventualmente possano essere state, anche perché arrivati a questo punto tutto ciò ha ben poca importanza. L’unica cosa che mi sento di dire è che adesso la città ha la possibilità di dimostrare che tutto quello che diceva Camilli non era vero. Di futuro al momento preferisco non parlare, visto che ci sono molti aspetti da chiarire, dunque è difficile dare giudizi. Approfitto infine del vostro spazio per fare una riflessione: cosa sarebbe accaduto se Piero Camilli avesse iscritto la squadra alla Lega Pro senza depositare la fideiussione? I fatti stanno dimostrando che l’Us Grosseto interessa poco in Serie D, quindi è logico pensare che non sarebbe stata ceduta neppure in Lega Pro, di certo non in così breve tempo. Dunque, mi domando: cosa sarebbe accaduto il 18 luglio, termine ultimo per depositare la fideiussione, se non fosse stato trovato un acquirente e se quindi non fosse stata perfezionata la domanda di iscrizione? Il Grosseto sarebbe stato escluso dal campionato di Lega Pro, ma a quel punto ci sarebbero stati i tempi per costituire una nuova società ed iscriverla ad un campionato minore?>>.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Nel calcio solo uno comanda .
Le altre figure che girano intorno alla societa’ servono solo per dividere compiti ma non le decisioni .
Chi comanda ha i soldi e ti fa fare il salto di qualita’ come il salto nel buio….. ( vedi dopo 15 anni)
Tutte queste figure che si interssano al Grosseto 1912 sono per divedere compiti e non certo decisioni .
Il calcio ha bisogno di basi ( settore giovanile ) e le scuole calcio devono contribuire, oltre a far crescere bene i ragazzi/e , a far nascere dei campioni per il Grosseto 1912 .
Il calcio ha bisogno di forti investimenti strutturali dove la politica ha il dovere di fare politica e non dell’advisor per cercare l’imprenditore all’ultimo momento .
Forza Grosseto 1912 !!!!!

Copyright © 2021 GrossetoSport Testata giornalistica iscritta al tribunale di Grosseto 8/2011 Direttore responsabile: Fabio Lombardi

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