Us Grosseto, 6 – E’ la media dei due voti, 5 il primo tempo e 7 il secondo. Crea tanto, ma rischia anche molto. Nei primi 45 minuti il Grione è punito da tre disattenzioni difensive, poi nella ripresa cresce e acciuffa il pari al 96′.
Raffaelli, 7 – Sul 3 a 1 un suo intervento tiene in vita il Grosseto. Nulla può sulle tre reti subite.
Cretella, 7,5 – Cuore ed anima di questa squadra. Non molla mai e trascina i compagni alla rimonta.
Davì, 6 – Nel primo tempo non supporta Prati, meglio nella ripresa in coppia con Saio.
Sabelli, 7 – Cuce tra i reparti, percorre chilometri in mezzo al campo poi esce stremato a quindici minuti dalla fine del match.
(75′ Bensaja), 6 – Il suo ingresso fa avanzare Cretella sulla linea degli attaccanti, dai suoi piedi passa le ultime speranze di pareggio del Grosseto.
Marzierli, 5 – Gravi due errori sotto porta che potevano indirizzare il match in maniera differente.
Rinaldini, 6 – Meno deciso del solito, molte volte perde un tempo di gioco.
(59′ Nocciolini), 7 – Uomo della provvidenza, entra e decide l’incontro.
Riccobono, 6 – Da una sua palla persa nasce lo 0 a 1 del Figline, ha il meritato di realizzare la rete del 2 a 3 che riaccende le speranze del Grifone.
Macchi, 5,5 – Primo tempo in difficoltà, poi cresce con il trascorrere dei minuti.
Prati, 4,5 – Prestazione negativa per il difensore biancorosso che costringe mister Malotti a sostituirlo al 35′ del primo tempo.
(35′ Saio), 6,5 – Entra bene subito in partita e nel secondo tempo si fa vedere anche in avanti con un paio di conclusioni.
Romairone, 6,5 – Tanti palloni giocati, tanta imprecisione. Dalla sua fascia nascono i pericoli più grandi per la porta di Conti.
Grasso 5,5 – Primo tempo di sofferenza, nel secondo tempo ritrova la sua falcata andando sul fondo al cross.
Malotti – Corregge in corsa la squadra spostando il baricentro in avanti. Nel secondo tempo il suo Grosseto sale in cattedra ed il Figline non si vede praticamente più.
Due volti? Purtroppo il volto è, a ben guardare, sempre il solito: quello di una squadra incerta, insicura, che in nessun modo riesce a trovare il filo conduttore di un rendimento costante, sia in senso complessivo che nell’ambito della singola gara. Il fatto che oggi sia stato alla fine evitato un altro tracollo interno (sarebbe stato il terzo) indubbiamente fa piacere e testimonia che la squadra possiede dei valori, altrimenti non si potrebbe raddrizzare (anche se solo in parte) una partita che sembrava incanalata verso una sicura e clamorosa debacle, tuttavia per l’ennesima volta sono emersi tanti e tali limiti di gioco e di mentalità che ormai inducono alla totale sfiducia circa le possibilità di promozione, anche perché il Livorno procede a gonfie vele ed è alla quarta vittoria consecutiva, roba che per noi è fantascienza; naturalmente poi c’è da fare i conti anche col FolGav che si è messo di nuovo a galoppare e con la stessa Pianese, che sarà in un momento di crisi, ma si trova pur sempre sopra al Grifone di 5 lunghezze, che a 9 giornate dalla fine non sono uno scherzo.