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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo la 22ª giornata. Grifone in crisi di gol, di gioco e di punti

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Il Grosseto sceso in campo al Fedini di San Giovanni Valdarno (Ar) domenica 2 febbraio 2025 (foto di Noemy Lettieri per Us Grosseto 1912)

Il Grifone ha salutato la 22ª giornata del girone E di Serie D con uno scialbo 0 a 0 al Fedini di San Giovanni Valdarno.
COSA FUNZIONA La difesa è diventata il punto forte di questo Grifone spuntato. Domenica, ad esempio, nonostante le concomitanti assenze di Possenti e Dierna, gran bella prestazione di Bolcano (2003) e Nunziati (2005), la coppia di centrali difensivi di riserva. Per il Grosseto, seconda migliore difesa del girone con 18 gol subiti (a pari merito col San Donato Tavarnelle) dietro al Siena (15 reti al passivo) e dodicesimo match senza subire reti.
COSA NON FUNZIONA La fase realizzativa del Grifone è in crisi. I numeri raccontano di soli 2 gol realizzati nelle prime 5 giornate del girone di ritorno e attestano la squadra unionista al nono posto del girone per gol segnati. In crisi anche il rendimento che da gennaio ad oggi ha visto il Grosseto raccogliere appena 6 punti sui 15 disponibili, un calo vistosissimo che ha consentito al Livorno di riallungare a +12 dopo essere stato a +5 al termine del girone d’andata. Certo, a parziale scusante dei biancorossi ci sono stati numerosi infortuni di titolari, ma la partita di Orvieto, dominata e persa su due calci piazzati, ha segnato un po’ lo spartiacque della rimonta unionista. Inutile negare che a Livorno prima della sconfitta grossetana a Orvieto c’era chi cominciava a preoccuparsi della galoppata maremmana, così come è evidente che a livello inconscio la squadra biancorossa abbia subito un contraccolpo. Mister Consonni, poi, a San Giovanni non è riuscito a far nulla per ravvivare un Grifone apparso spento, senza idee né gioco.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI Ci attendiamo una vittoria contro il Terranuova Traiana, formazione in crisi di risultati. Consonni ha detto chiaramente che la squadra deve ricaricarsi e non c’è cosa migliore per farlo di un successo. Tra l’altro, c’è l’obiettivo del secondo posto da centrare e al momento il Grifone è terzo, a quota 39 punti, a -2 dalla coppia Fulgens-Seravezza e a +1 dal Siena di Magrini.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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È fin troppo evidente che con la pausa di fine anno il Grifone ha smarrito in modo netto e clamoroso smalto e determinazione, tanto che nelle prime cinque giornate del girone di ritorno procede con la media di 1,2 punti a partita, un ruolino di marcia da retrocessione, alro che promozione. Svanita miseramente ogni chance di rimonta sul Livorno, ho la sensazione che anche l’obiettivo playoff (per quel poco, pochissimo, quasi niente che contano) non sia così scontato se non si torna al più presto ad un rendimento accettabile. A questo punto, per quanto assurdo possa apparire, è già tempo di bilanci con tre mesi di anticipo, in considerazione del fatto che contava solo tornare in serie C e, anche a questo giro ahimè, in C non si torna e ciò, credo di poter dire, rende il bilancio dell’attuale stagione deficitario e deludente, inutile girarci intorno. Naturalmente nessuno mette sotto accusa nessuno, la società ha fatto del suo meglio per centrare l’unico obiettivo che contava, ma a quanto pare non è bastato. A tal proposito, vorrei fare una piccola considerazione, anche se qualcuno potrebbe dire che scopro l’acqua calda: per avere la certezza (quasi) assoluta di centrare la promozione non basta allestire un buon organico, un organico competitivo, è necessario disporre di una squadra di categoria superiore, in grado di farsi valere alla grande, potenzialmente, anche in serie C; in caso contrario ci sarà sempre la “corazzata” di turno che imporrà la legge del più forte e regolarmente ce lo metterà in quel posto: due anni fa la “corazzata” si chiamava Arezzo, l’anno scorso Pianese, quest’anno Livorno e l’anno prossimo (vogliamo scommettere?) Siena. Morale della favola: con questa storia delle “corazzate”, o si diventa corazzata anche noi, o si resta in IV serie a tempo indeterminato, e non si può pretendere che il popolo biancorosso accolga questa prospettiva col sorriso sulle labbra.

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