Il giudice sportivo quest’oggi ha respinto il ricorso unionista relativo alla partita di San Giovanni Valdarno dove, lo ricordiamo, il match è terminato 1 a 1 dopo essere cominciato con 36′ di ritardo a causa dell’altezza irregolare delle porte. Nell’occasione, il club valdarnese si è prodigato per ripristinare i 2 metri e 44 centimetri previsti, ma, secondo il Grosseto, il lavoro messo in atto dai padroni di casa non è stato regolare. Di diverso avviso, però, la giustizia sportiva che ha omologato il risultato del campo e ha condannato il sodalizio unionista al pagamento delle spese processuali. Inutile dire che in Valdarno sono rimasti soddisfatti della sentenza in questione, mentre in Maremma l’umore della piazza è tendente al nero. A questo punto, però, ci è sembrato giusto conoscere la reazione avuta dal club biancorosso dopo la decisione del giudice sportivo anche per capire se ci sarà un seguito. A tal proposito, abbiamo contattato il presidente unionista, l’avvocato Antonio Fiorini.
Presidente, buonasera. Come avete accolto la bocciatura del vostro ricorso per i fatti di San Giovanni?
<<Buonasera. Beh, speravamo che per una volta venisse fatta una vera giustizia, ma così non è stato. Possiamo dire che è stato tutto assurdo. Comunque, ci fa piacere sapere che si possa scavare buche come quelle documentate a San Giovanni e che queste siano considerate regolari! Che dire, la prossima volta potremmo anche presentarci con una porta alta 1 metro e poi scavare una buca di un metro e mezzo per ristabilire l’altezza regolamentare! Lo ripeto, tutto questo è stato ed è assurdo>>.
Accetterete la sentenza in questione o vi opporrete?
<<Proprio perché riteniamo che non sia stata fatta giustizia, abbiamo deciso di ricorrere alla Corte federale d’Appello presso la quale avremo la possibilità di un seppur minimo contraddittorio sostenuto da prove video. Dunque, questa è la posizione ufficiale dell’Us Grosseto>>.