Grosseto All’inaugurazione della 47ª Coppa Bruno Passalacqua abbiamo trovato Domenico Giacomarro, per gli amici Mimmo, ospite graditissimo della serata. L’ex-tecnico del Grosseto nella stagione 2015-16 (Serie D girone G), giunto in città in compagnia della compagna Angela e del figlio Diego, si è detto dispiaciuto per la retrocessione del Grifone e ha analizzato con noi il momento del calcio italiano, sia a livello di nazionale che di campionati. Secondo il tecnico marsalese, attualmente osservatore per il Gravina, la crisi del nostro sistema calcistico è da imputarsi alla presenza di troppi stranieri anche nei campionati minori. La soluzione? Puntare sui giovani. Buona visione.
Giacomarro: “Il livello del calcio italiano si è abbassato. Troppi stranieri. Ripartire dai giovani. Peccato per la retrocessione del Grosseto”
Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive.
Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com.
All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto.
Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport.
Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone.
È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3.
Ha collaborato anche con Sportitalia.
Predicare nel deserto o verso lega e federazione che sono anni che non ci sentono da quel orecchio. Ma chi è che fa una inchiesta su quanti giovani calciatori che a livello primavera smettono di giocare per molteplici ragioni dopo che sia loro che le famiglie hanno fatto grossi sacrifici. C’è lo siamo chiesti perché si preferisce acquistare in paesi dove i ragazzi vengono reclutati a bizzeffe per le plusvalenze o perché costano meno tirarli su calcisticamente parlando. Se non si mette un limite all impiego nelle nostre squadre di calciatori comunitari e extracomunitari non ci dobbiamo meravigliare più di niente. Il problema è che se ne parla da troppi anni ed è sempre peggio.