Grosseto Abbiamo raggiunto il grossetano Luca Spaventi, sovraintendente della Polizia di Stato, bloccato in Kenya insieme ad altri connazionali a causa del Coronavirus per capire come sta evolvendo la situazione dopo l’appello lanciato ieri.
Salve, sig. Spaventi. Come sta?
<<Buongiorno. Bene, grazie>>.
Che situazione sta vivendo in Kenya?
<<Beh, io e gli altri italiani presenti in zona siamo fortunati. Intendo dire che viviamo in un villaggio privato e al momento non ci sta mancando nulla. Tuttavia, la situazione fuori dal villaggio è tutt’altro che idilliaca. Le dico solo che con il diffondersi del Coronavirus anche qui sono state chiuse tutte le attività ed è stato imposto il coprifuoco. La chiusura delle attività ha creato tanta disoccupazione e qui con uno stipendio campano intere famiglie comprendenti anche nonni, zii e cugini. In pratica, sono ripresi i furti, quasi scomparsi fino a poco tempo fa. Comunque, non ho notizia di episodi violenti nei confronti di noi stranieri. A proposito, oltre a me, c’è un’altra poliziotta che lavora alla questura di Grosseto>>.
Un’altra poliziotta? Di chi si tratta?
<<Si chiama Francesca Caputo ed è qui con la mamma e la cugina>>.
Sul fronte rientro, invece, ci sono novità?
<<Sì, proprio stamattina ho letto che l’ambasciata italiana in Kenya ha organizzato un volo per sabato 9 maggio (dovrebbe essere tramite l’Alitalia, ndr). Finalmente qualcosa si sta muovendo. Adesso, però, devo riuscire a comprare il biglietto per tornare in Italia>>.
Una bella notizia. Speriamo di vederci presto.
<<Grazie, spero proprio di sì>>.