Calcio
Grosseto capolista con 10 punti in classifica in quattro gare, batte il Ponsacco 2-0
Grosseto. Partita dai sue volti quella tra Grosseto e Ponscco, entrambe appaiate a 7 punti in classifica. Prima del fischio d’inizio commovente ricordo del Ponsacco 1920, gemellato con il Grifone, che con il suo Capitano Matteo Caciagli ha voluto ricordare sotto la curva Nord con un omaggio floreale la memoria dello scomparso tifoso biancorosso Cristian Lenzi. Un simpatico e significativo gesto di amicizia tra le due tifoserie. Partita dai due volti con un primo tempo di pura marca Ponsacco che ha messo in evidenza le qualità della giovane compagine di Mister Pagliuca, imbottita in campo di ben sette fuori quota e con altri otto a disposizione. La pressione del Ponsacco nella prima frazione di gioco ha messo in evidenza le qualità dei giovani in campo, anche se le conclusioni a rete sono state molto poche. Nella ripresa il Grosseto metteva il turbo e dopo due minuti andava in vantaggio con una rasoiata radente di sinistro dell’ottimo Moscati che bucava di precisione sul secondo palo il portiere ospite. Questo goal a freddo tagliava letteralmente le gambe agli avversari e la partita cambiava di tono e bomber Moscati andava al raddoppio con una doppietta personale al 77° sfruttando un preciso assist dell’ottimo Boccardi. Il Ponsacco si faceva pericoloso solo all’88° con una bolide dai 25 metri di Papi che si stampava sulla traversa. Filippo Moscati con 4 goal in quattro partite fa molto ben sperare per il prosieguo del campionato.
Indubbiamente un ottimo avvio di campionato, forse aldilà delle attese: la squadra macina gioco e punti, dà la sensazione di possedere determinazione, equilibrio e buone doti tecnico-agonistiche; certo, non mancano i cali di tensione e le amnesie, ma nell’insieme sembrerebbero esserci le condizioni per recitare un ruolo da protagonisti. Allora però si riaffaccia il solito tarlo: al netto dell’obiettivo minimo dichiarato (salvezza tranquilla), esistono prospettive a medio e lungo termine per crescere ulteriormente oppure si naviga a vista e si vive alla giornata? In altre parole: se – cosa ad oggi ovviamente di pura fantasia – nella prossima primavera ci ritrovassimo ad aver vinto il campionato, cosa accadrebbe? Con la serie C, come tutti sappiamo, si entra in una dimensione calcistica abissalmente diversa, rispetto alla quale il calcio “fai-da-te” non è compatibile.
Detto ciò, devo constatare che, a livello “social” nessuno ha più niente da dire…boh, questo silenzio è difficile da capire, se solo qualche anno fa, all’epoca della gestione Pincione (tutt’altro che entusiasmante, direi), si scrivevano fiumi di parole: non che sia di vitale importanza, ma una spiegazione dev’esserci.