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Il “giallo” del manto erboso del “Carlo Zecchini”
GROSSETO. Qual è il “giallo” che c’è dietro il “giallo” del manto erboso del Carlo Zecchini? Scusate il giro di parole volutamente utilizzato per descrivere una situazione a dir poco catastrofica del rettangolo di gioco dello stadio della Città di Grosseto?
La risposta è una e non ammette scusanti: la manutenzione. Il giallo che possiamo ammirare infatti dipende dalla mancanza di alcune operazioni che non sono state effettuate nei mesi estivi e che servono a “preparare” il manto erboso per l’inverno.
Quali sono? Semplici. La prima si chiama foratura o meglio arieggiatura e consiste nel fare dei buchi nel campo che è stato calpestato per tutto l’anno.
Si arriva quindi alla sabbiatura e quindi alla concimazione fosfo potassica ed infine alla trasemina della parte che è maggiormente danneggiata o di tutto il manto erboso.
Queste sono operazioni fondamentali e basilari che possono prevenire la formazione di graminagee che di inverno vanno poi a scomparire e a diventare gialle come è adesso il “Carlo Zecchini”.
Non stiamo qui a sindacare di chi è la colpa e di chi è attualmente in gestione l’impianto. L’unica cosa certa è che è davvero indecoroso presentarsi a giocare un campionato di Lega Pro in un manto erboso da terza categoria.
Aggiungo però un dettaglio a quello che scrive Fabio. Sarà un caso che in Lega Pro dove non c’è diretta televisiva il campo torna giallo, come spesso avviene con l’erba a causa di gelate, cosa che non era avvenuta in passato? A questo punto c’è da domandarsi se in passato – visto che nella vecchie serie C ricordiamo il campo così giallo- quante volte anche a Grosseto sia stata utilizzata la vernice verde che è ormai uso utilizzare sui campi di tutto il mondo per rendere televisivamente l’erba colorata…l’altra domanda è se calando di categoria siano anche calati gli standard di manutenzione del campo. Negli anni della B ricordiamo vari interventi di “ripiotatura” del terreno di gioco. Domande che è giusto girarle a chi di competenza…
E’ vero che c’è il discorso della vernice verde, ma qui andresti a pitturare la sabbia e non l’erba.
Purtroppo non facendo operazioni come elencate nell’articolo prende campo la gramigna che di inverno ingiallisce o scompare
Carlo,
negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta il manto dello Zecchini era uno dei migliori in assoluto in Italia. Aveva un drenaggio pazzesco e da quando seguo io il Grifone (ovvero dalla stagione 1969-70) non ricordo di aver mai visto il campo ridotto in queste condizioni. Non credo proprio che nei predetti decenni si mettessero a colorare il manto di verde. 😉
approfitto per fare gli auguri di buone feste ai compagni di redazione
e aggiungo qualche informazione sulla vicenda:
la gramigna piantata in serie B diventa gialla ma il terreno se ben curato con i trattamenti indicati dal Lomba (che della materia se ne intende) mantiene la giocabilità.
Il manto resterà così fino a primavera, si potrebbe verniciarlo (prima di ogni partita) ma sarebbe un spreco di denaro e veniamo all’ultima questione:
la manutenzione è effettuata tramite Comune (per quanto concerne i limiti individutati dal contratto, non mi voglio dilungare) che ha deciso di non seminare l’erba invernale, sono in corso contatti fra l’amministrazione e la società per definire appunto quali interventi ordinari o straordinari (notate bene la distinzione) si potranno attuare allo Zecchini e a carico di quale soggetto.
bella questa discussione fra i componenti della redazione.ricordo che anche gli anni scorsi di questi tempi il campo era così,ma lo verniciavano come dice Carlo.Infatti durante il gioco non si alzano zolle o pezzi di terreno.segno che il terreno stesso tiene.magari una verniciatina e aspettando primavera ritorna tutto come prima.