Stringara: “Rientro motivatissimo. Allenare il Grosseto è un piacere”

Grosseto. Prima conferenza stampa del nuovo mister biancorosso, l’orbetellano Paolo Stringara. L’evento, tra l’altro, coincide con la consueta conferenza prima di ogni partita.

Finalmente a Grosseto?
<<Sì. In passato sono stato vicino un paio di volte, ma in una in particolare, quando avevo una proposta della Ternana, che era in B, fui costretto a declinare l’offerta di Camilli. Ci tenevo ad allenare il Grosseto. Dunque, rientrare qui mi fa un grande piacere>>.

Ha visto la squadra durante il campionato?
<<Sì, contro Tuttocuoio e L’Aquila>>.

Cosa vuole dalla squadra?
<<Voglio una squadra più frizzante dal punto di vista fisico e mentale. Ho trovato calma piatta>>.

Come rientra?
<<Rientro motivatissimo e voglio trasmettere le mie motivazioni alla squadra>>.

Torromino come sta?
<<Torromino si è rimesso>>.

Abbiamo visto che ha provato Biraschi.
<<Sì, ma Biraschi è ancora un po’ indietro>>.

A livello di formazione, pensa di riproporre le gerarchie di Padalino?
<<No, con me è tutto azzerato. Quindi, c’è la possibilità anche per chi non ha mai giocato o per chi ha avuto poco spazio di mettersi finalmente in evidenza. È successo quando sono andato ad allenare a Cava, col giovane D’Orsi, buttato da me nella mischia senza che avesse mai giocato prima, diventando poi un titolare fisso, ma anche a Foggia con Traorè. Lo ripeto: con me gerarchie azzerate. Comunque, scusatemi se oggi non vi darò grandi indicazioni, ma devo fare delle valutazioni. In ogni caso, schiererò sempre la migliore formazione secondo il mio punto di vista>>

È stato fermo un bel po’, no?
<<Sì, ma sono stato fermo anche per qualche mio rifiuto. Volevo staccare dopo l’errore commesso nell’accettare la sfida impossibile di Barletta. Dunque, allenare il Grosseto non è una responsabilità, ma un vero e proprio piacere. Qui sono a casa>>.

Cosa le ha chiesto il presidente?
<<Il presidente non mi ha chiesto nulla di particolare. Solo di cercare di fare bene. Mi sembra normale. Diciamo che ci siamo parlati e che abbiamo trovato subito l’accordo>>.

Abbiamo visto che sono cambiati i metodi di allenamento: tanta intensità e anche il vecchio e importante uno contro uno.
<<Sì, è vero. Negli allenamenti non voglio tempi morti. Questa squadra ha preso tanti gol sui calci piazzati. Dobbiamo alzare la soglia d’attenzione>>.

Che partita si aspetta domani?
<<Una partita complicata. Gli avversari sono la prima o la seconda formazione a livello di bel gioco. Sono una squadra rodata. Noi dovremo cercare spesso anche l’uno contro uno>>.

Giovedì ha provato diverse soluzioni.
<<Vero. Giovedì ho mescolato un po’ le carte>>.

Problemi sulla destra?
<<No, non credo. A destra abbiamo valide alternative come Longo e Mariotti>>.

Giocherà col trequartista e la difesa a tre?
<<Direi che l’idea di massima è quella>>.

I nuovi come li ha trovati?
<<I nuovi, in linea di massima, sono già pronti, anche se c’è chi, come Volpe, che veniva da un po’ di inattività, potrebbe fare un po’ più di fatica>>.

A proposito di gerarchie azzerate, Asante lo considera a tutti gli effetti un uomo della rosa? Glielo chiediamo perché Camilli, poco tempo fa, ha messo il ghanese sul mercato.
<<Fin quando sarà qui, Asante lo considererò uno della rosa, è ovvio. Tra l’altro il ragazzo è un po’ indietro, forse perché per la sua situazione aveva un po’ mollato. In ogni caso, mi atterrò al mercato che farà la società e, tra due settimane, a trattative concluse, vedrò con chi dovrò lavorare>>.

Vuol aggiungere qualcosa lei?
<<Sì, permettetemi di dire ai tifosi e anche a voi della stampa che domani dovranno e dovrete avere un po’ di pazienza durante la partita. Faremo sicuramente cose belle, ma magari avremo anche dei cali. Aggiungo, poi, che in settimana, durante gli allenamenti, ho visto e sentito i tifosi amareggiati, ma è normale. Li sentiamo vicini e proveremo a dar loro qualche soddisfazione. Inoltre, il fatto che partecipino così tanto alle nostre vicende fa piacere>>.