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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo la 13ª giornata

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Pontedera-Us Grosseto 2 a 0 - Cretella allarga le braccia - Noemy Lettieri - Us Grosseto 1912
Cretella alza le braccia in direzione dell'arbitro (foto di Noemy Lettieri - Us Grosseto 1912)

Sabato pomeriggio il Grifone è stato sconfitto 2 a 0 a Pontedera nell’anticipo della 13ª giornata del girone B di Serie C ed è rimasto in penultima posizione a 10 punti.
COSA FUNZIONA
In questo momento, a parte il rendimento costante di alcuni singoli, i risultati restano deludenti. Al Mannucci, ad esempio, i biancorossi hanno perso uno scontro diretto per la salvezza in gran parte per demeriti propri. I ragazzi di mister Magrini sono partiti bene, ma il rigore al 9′ del primo tempo ha subito cambiato le carte in tavola e l’espulsione di Serena al 35′ ha spalancato le porte al raddoppio granata. Onestamente, a noi è sembrato che i giocatori unionisti si siano impegnati e battuti con ardore, ma i limiti attuali sono riaffiorati quando è arrivato il 2 a 0. Fino a quel momento, i biancorossi sono stati in partita e hanno reagito bene allo svantaggio iniziale trovando il pari con Arras (una delle note positive). Purtroppo, però, l’arbitro non ha concesso la rete che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro. Un’azione simile a quella del gol annullato sempre ad Arras a Pistoia, ma più o meno uguale alla rete del 3 a 0 concessa all’Imolese il 23 ottobre scorso contro il Grifone. Insomma, limiti a parte, il Grosseto ha trovato una rete che avrebbe potuto essere tranquillamente concessa.
COSA NON FUNZIONA
Partiamo dall’aspetto più dolente, ovvero dalla classifica. I maremmani sono rimasti in penultima posizione, ma, se non altro, ieri è arrivata la sconfitta della Viterbese che è ancora dietro a quota 7. La nota negativa, però, è data dal fatto che la Pistoiese, penultima col Grifone, ha vinto proprio contro i laziali è si è portata a 13 punti, scavalcando Fermana e Montevarchi, formazioni sconfitte da Teramo e Lucchese. Dunque, un turno amaro, ma non amarissimo per i colori unionisti. Restano difficilmente accettabili, però, i soli 6 gol all’attivo in 13 partite, dato che continua a relegare il Grifone all’ultimo posto per reti segnate, preceduto dalla Pistoiese con 11, nonché dal Teramo, dal Montevarchi, dalla Fermana e dalla Viterbese con 12. Un problema che stiamo evidenziando da sempre, ma che viene liquidato con troppa facilità da chi di dovere. Abbiamo già accennato alla direzione di gara di Lovison sabato al Mannucci. Diciamo pure che il direttore di gara non è piaciuto ai biancorossi, soprattutto a mister Magrini che l’ha accusato di aver indirizzato il corso della gara. In tutta onestà, però, il rigore è parso esserci perché Raimo è caduto addosso a Catanese un secondo dopo che Ciolli ha portato via la palla in modo pulito al giocatore granata. Alla stessa maniera, l’espulsione diretta a Serena, almeno a termine di regolamento, ci sta tutta. Le offese al direttore di gara non sono consentite e, per quanto abbiamo raccolto noi, pare proprio che l’arbitro in questione si sia sentito offendere dal centrocampista grossetano. Va detto, poi, che Serena non ha protestato neppure più di tanto e questo fa propendere per una scelta legittima dell’arbitro. Su questo aspetto, però, capiremo di più leggendo ciò che comunicherà il giudice sportivo in settimana. Diverso, invece, il discorso del gol non concesso ad Arras, perché il risultato era sull’1 a 0 e il Grosseto ha dato la sensazione di aver reagito bene allo svantaggio. Diciamo pure che la partita è finita con l’espulsione di Serena e il raddoppio granata alla fine del primo tempo. Nella ripresa, pur col Pontedera calato, i biancorossi non sono stati in grado di riaprire la partita, anche se qualche cambio è sembrato apportare maggiore vivacità tanto a centrocampo che in attacco. Ecco, dovendo riassumere, i problemi del Grifone attuale restano prima di tutto l’attacco e poi, in parte, il centrocampo. Mettiamoci pure che il 3-4-1-2 di Magrini ormai è conosciuto dai diretti avversari, i quali hanno imparato a prendere le contromisure adeguate.
COSA ASPETTARCI
Domenica prossima i biancorossi saliranno in Liguria per affrontare la Virtus Entella, un tempo piccola realtà, ma ora club ricco e con svariati campionati di B alle spalle, l’ultimo dei quali lo scorso anno. La formazione di Chiavari è stata costruita per l’alta classifica, ma, presumibilmente, potrà puntare solo ai play-off, perché il campionato sembra una questione emiliano-romagnola (Reggiana, Modena e Cesena). Magrini dovrà fare a meno degli squalificati Vrdoljak e Serena, mentre saranno da valutare le condizioni di Siniega in difesa, quest’ultimo sostituito egregiamente da Salvi. Mancherà il lungodegente Gorelli, mentre dovrebbe tornare disponibile De Silvestro. Apparentemente, si tratta di una trasferta ad alto rischio, ma la speranza è che scatti qualcosa in seno alla squadra. L’invito, però, che facciamo ancora una volta a mister Magrini, allenatore esperto e capace, è quello di provare ad andare definitivamente su un altro modulo, cominciando col passare alla difesa a tre. Il campo, poi, sarà il giudice supremo e, se non altro, potremo dire che è stato provato di tutto per uscire da questa situazione.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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La cosa più preoccupante è che, oltre ad un attacco totalmente sterile, starei per dire inesistente, ormai da diverse giornate stanno emergendo anche grosse magagne difensive, basti pensare che nelle ultime tre trasferte abbiamo incassato qualcosa come 9 reti: un dato agghiacciante, specie se si considera che contro Fermana e Pontedera erano scontri diretti che ci vedevano alle prese con squadre assolutamente modeste: il fatto di averne buscate di brutto anche da loro la dice lunga sulle prospettive di salvezza.

Della gara di Sabato mi è piaciuto l’approccio iniziale della squadra, finché siamo rimasti in 11 abbiamo creato alcune occasioni con Salvi, Arras (gol annullato) ed ancora Arras su invito di Cretella.
Chiaro che dopo l’espulsione ed il raddoppio granata è calato il sipario sulla gara.
Io penso, che oltre ad aver bisogno urgente di un paio di innesti, la squadra gioca con troppi under che non hanno l’esperienza necessaria per tirarci fuori dai bassifondi.
L’appello è sempre il solito: società se ci sei batti un paio di colpi di mercato.
P. S. per gli amanti delle statistiche nei campionati di serie “D” 1986/87 e 1993/94 dopo 13 giornate ci trovavamo in una situazione simile, nel primo caso non ci siamo rinforzati e siamo retrocessi.
Nel secondo caso ci siamo rinforzati con Pelucchini e De Sibbi e ci siamo salvati.
Per chi non ama i corsi e ricorsi storici, penso che l’attuale situazione: 13 gare, 10 punti e 6 gol realizzati, siano più che sufficiente per chiedere a gran voce alla società di intervenire immediatamente sul mercato degli svincolati.
Ripeto, la società è l’unica componente tra le altre che può intervenire concretamente per salvare il salvabile.

Vedi Lupo, se dipendesse da me e da te, già da tempo si sarebbe provveduto a rafforzare la rosa a dovere pescando tra gli svincolati, e magari ora saremmo a metà classifica, ma è ormai chiaro che la società non è in condizione (che non voglia o non possa poco cambia) di muoversi in tal senso, per cui non se ne esce.

Ho paura che prossimamente sotto “COSA FUNZIONA” sarete costretti a scrivere NIENTE

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