Il punto dopo la 19° giornata in Prima Categoria

GIRONE D

PAREGGI DAL SAPORE DIVERSO PER LE DUE MAREMMANE IN CAMPO Con il rinvio per neve del derby tra Alta Maremma, si è dimezzata la pattuglia di formazioni maremmane del girone D. Due pari hanno contraddistinto la domenica di Monterotondo e Caldana, ma seppur si tratti dello stesso risultato, gli umori sono molto diversi. I rossoverdi dimostrano ancora una volta di vivere una sorta di sindrome casalinga, dove hanno ottenuto solo una vittoria in stagione. Vero è che nel finale alla truppa di Cavaglioni è stato annullato un gol apparso regolare, ma l’incontro con l’ultima della classe doveva essere chiuso prima ma a un certo punto il Monterotondo è stato pure costretto a inseguire. Peccato, perchè poteva essere l’occasione per cullare dopo diverso tempo sogni di playoff. Un pareggio di grande valore, invece, quello del Caldana a Castiglioncello: nell’ultimo mese il cammino dei biancocelesti è stato molto positivo e sarebbe stato ancora più di spessore se la fortuna avesse aiutato il team di Liparoto: dopo la sconfitta all’ultimo secondo con il Selva Capannoli di una settimana fa, infatti, è arrivato il palo colpito da Rotelli a cinque minuti dalla fine con il Castiglioncello. Le prestazioni sono arrivate, la fiducia anche e ora la salvezza non è più un miraggio.

GIRONE F

ROSELLE, LE MANI SUL CAMPIONATO Serviva una gara di spessore al Roselle per mettere se non il punto esclamativo sulla stagione, almeno per mandare l’ennesimo segnale del campionato e la capolista non si è fatta sfuggire l’occasione. Una gara quasi perfetta ha permesso ai termali di vìolare il campo di Montalcino completando la vendetta della passata stagione, dove i senesi conquistarono sei punti. Quest’anno a fare enplein sono stati i termali, vittoriosi sia all’andata che al ritorno, con il Montalcino che, a meno di situazioni imponderabili, dice addio alla lotta per il titolo. Mister De Masi ha azzeccato la tattica della gara, giocando con un centrocampista in più (Boni) che ha messo la museruola a Beligni, l’uomo deputato a creare gioco per il Montalcino, lasciando libertà in avanti al duo Cosimi-Angelini che ha fatto la differenza. Prova di grande maturità, con il secondo fattore positivo costituito dal vantaggio sulla seconda che torna a essere di sette punti.

MANCIANO AL SECONDO POSTO, ORGOGLIO ARGENTARIO SUL FONTEBLANDA Questo accade perchè il Fonteblanda cade al Maracanà contro un Argentario tonico e che sta ritrovando lo spirito delle passate stagioni. I biancoazzurri infatti, dopo aver subito lo svantaggio con un gran gol al volo di Casamonti, non si sono abbattuti dopo il rigore sbagliato da Atzori e la traversa colpita da Vincenti, rimontando il parziale nella ripresa con i gol di Cedroni e Perrone e lasciando così dopo molte giornate l’ultima posizione. Il Manciano sale così al secondo posto dopo la pazza partita del Valdrighi, che i biancorossi hanno risolto a proprio favore all’ultimo secondo su un episodio molto contestato dai rossoblù. Una gara, come detto, appassionante e piena di capovolgimenti di fronte e di risultato, con la difesa mancianese che, a differenza di quello accade abitualmente, ha concesso troppo, ma con la coppia Spirito-Paoloni che ha fatto tornare i conti in casa biancorossa. Sette punti sono tanti, ma il calendario non appare così impossibile nelle prossime giornate..

LE ALTRE GROSSETANE Pareggio amaro per l’Alberese a Barberino, con i bianconeri che falliscono l’appuntamento con la quinta vittoria consecutiva, ma allungano a otto la striscia di risultati positivi: in vantaggio con il solito Cucini, il team del Parco ha subito il pareggio nel finale di primo tempo per poi sfiorare a più riprese il vantaggio nel secondo tempo, fino all’episodio della mancata concessione del penalty per un fallo su Iacobucci. Nota positiva, l’ottimo rientro di Ottobrino dopo l’infortunio: il fantasista ha disputato una mezz’ora di grande qualità. Naufraga nel finale il Sorano a Ponte d’Arbia: Sequino e Ventura avevano portato in avanti i suoi, ma negli ultimi dieci minuti Diokh e compagni hanno ribaltato il parziale, frenando l’ascesa del team di Gaggi. Scivola all’ultimo posto il Paganico, battuto in pieno recupero dal San Quirico che va in gol con Provenzano: un’annata difficile per i bianconeri e rea ancor più dura dalla cattiva sorte.