Grosseto-Foligno sarà l’incontro più importante della seconda giornata del girone E di Serie D. Una sfida tra due grosse realtà della categoria. Da una parte il Grifone di patron Lamioni, dall’altra il nuovo Foligno nato dalla fusione di quello precedente (militante in Promozione Umbria) e la Fulgens Foligno (splendida seconda classificata lo scorso anno in D, proprio dietro al Livorno di mister Indiani).
I biancorossi hanno iniziato male il campionato perdendo domenica scorsa a Seravezza una partita dominata per larghi tratti, mentre i biancazzurri umbri hanno vinto e convinto tra le mura amiche davanti a 1.500 spettatori.
Gli unionisti, poi, hanno effettuato un lungo precampionato infarcito di amichevoli e di allenamenti congiunti con risultati e prestazioni altalenanti, mentre i folignati hanno inanellato solo vittorie, inclusa quella netta contro la Sambenedettese, neopromossa in C.
Inoltre, il bilancio degli scontri diretti pende in favore del Foligno (e lo scorso anno la Fulgens ha vinto entrambe le partite, 1 a 2 allo Zecchini e 4 a 1 a domicilio).
Ovviamente, gli umbri, squadra di valore, verranno allo Zecchini pieni di entusiasmo e tenteranno di imporre il proprio gioco com’è nello stile dell’ottimo mister Manni.
Il Grosseto attuale, però, indicato da tutti come la squadra da battere, ha enormi margini di crescita ed è un po’ nel curriculum di mister Indiani il non guardare ai risultati del precampionato, quanto piuttosto di effettuare tante amichevoli per trasmettere la sua idea di calcio.
Insomma, ci sono tanti buoni motivi per accorrere numerosi domenica allo Zecchini a sostenere il Grifone contro uno degli avversari più quotati per il successo finale.
D’altronde, patron Lamioni quest’anno ha investito moltissimo per dare l’assalto alla Serie C ingaggiando – tramite il dg Vetrini – l’allenatore più vincente della categoria e accontentando tutte le richieste di giocatori fattigli dal tecnico certaldese.
Nonostante ciò, la nostra piazza non si è ancora scaldata e ha sottoscritto pochi abbonamenti (solo 483, ndr), un gesto che sappiamo ha deluso la proprietà biancorossa quasi fosse una mancanza di fiducia.
In realtà, Grosseto è sempre stata restia a sottoscrivere in massa gli abbonamenti, fenomeno che avviene in altre piazze, ma è stata e sarà pronta ad accompagnare il campionato del Grifone.
La speranza è che domenica, contro il Foligno, lo Zecchini possa tornare a colorarsi di biancorosso con una presenza massiccia sugli spalti, perché il Grifone, per quanto forte, per spiccare il volo ha bisogno anche del sostegno dei suoi tifosi.
L’attuale proprietà/gestione ha il merito (che nessuno può disconoscere) di avere impedito tre anni fa la sparizione di Grosseto dalla geografia calcistica ed inoltre quest’estate ha allestito un organico di altissimo livello che sulla carta appariva in grado di dominare il campionato, e anche questo rappresenta un merito indiscutibile. Detto ciò doverosamente, devo però ribadire un concetto già espresso molte volte in passato: Grosseto è storicamente una piazza “tipida” per quel che concerne il calcio, lo “zoccolo duro” dei tifosi è esiguo e questo fa sì che non si possa pretendere partecipazione ed entusiasmo a prescindere dai risultati che – questo non si può tacere – non hanno affatto risposto ai programmi e alle aspettative. Abbiamo assistito ad un precampionato caratterizzato da prestazioni quasi sempre insoddisfacenti e, come se non bastasse, abbiamo iniziato il torneo con una sconfitta che non si giustifica in nessun modo, per cui non ci si possono aspettare domenica spalti gremiti ed entusiasmo a iosa; per avere questo saranno necessari ben altri risultati e prestazioni. A Grosseto funziona così, piaccia o no.