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Grosseto Calcio

Esclusiva Gs – Petterini (ds del Foligno e bandiera biancazzurra): “A Grosseto per fare la nostra partita”

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© RIPRODUZIONE RISERVATA – il presente contenuto è utilizzabile solo citando GROSSETO SPORT

In un calcio ormai cambiato e senza più bandiere, ce n’è stata una che ha legato il proprio nome in modo indissolubile al club della sua città. Stiamo parlando di Filippo Petterini, difensore classe 1980, folignate doc e giocatore biancazzurro con più presenze nella storia, ben 420. Ebbene, in vista del big match di domenica prossima allo Zecchini, abbiamo raggiunto telefonicamente proprio il giocatore simbolo del Foligno, adesso dirigente biancazzurro nella veste di direttore sportivo dopo l’esperienza positivissima con la Fulgens.

Buongiorno, direttore. Domenica il tuo Foligno arriverà allo Zecchini per quello che sarà il match clou della seconda giornata. Che partita ti aspetti?
<<Buongiorno. Premetto che reputo il Grosseto una delle pretendenti alla vittoria finale del girone. Parliamo di una squadra che ha Indiani come allenatore, uno che ha vinto tanto e che è stato il mio tecnico in C a Foligno. Aggiungiamoci una rosa estremamente competitiva, profonda e di alta qualità e si capisce che sarà una sfida complicata. Tuttavia, la nostra squadra ama giocare a calcio, per cui, pur con le prevedibili difficoltà del caso, proveremo a fare la nostra partita>>.

Parlaci del Foligno che hai costruito e dei vostri obiettivi.
<<Beh, il Foligno che ho costruito nasce e prende spunto da quello del campionato scorso, quando a rappresentare la nostra città c’è stata la Fulgens. Il primo passo compiuto è stato quello di mantenere la guida tecnica, non solo perché mister Manni è un bravissimo allenatore, ma pure per lo splendido rapporto umano che si è instaurato tra di noi. Ci sentiamo e ci confrontiamo quotidianamente. D’altronde, uno che da neopromosso in D ha portato la Fulgens a fare 60 punti e ad ottenere il secondo posto dietro al Livorno, meritava assolutamente la riconferma. Dunque, con Manni ancora al timone, ho e abbiamo pensato di trattenere i giocatori più importanti e grosso modo ne abbiamo confermati due per ogni reparto. Va detto che i big in questione sono stati ben felici di rimanere nella nuova società. A questo zoccolo duro, poi, sono stati aggiunti dei giovani che reputo interessanti e di valore. Ad esempio, domenica scorsa, all’esordio in campionato, abbiamo schierato sette undicesimi della Fulgens della passata stagione. Quali obiettivi abbiamo? Il primo è quello di raggiungere il prima possibile la salvezza, dopodiché vedere dove potremo arrivare. Capisco l’entusiasmo tangibile che si respira in città, anche per i 60 punti dell’anno scorso, ma non voglio illudere nessuno. D’altronde, sono un uomo di calcio e so bene che ogni stagione è diversa dalle altre e che in un campionato ci sono mille variabili. In ogni caso, crediamo di avere una rosa di valore>>.

Cosa significa il Foligno per te?
<<Non credo di essere retorico dicendo che il Foligno per me è una seconda pelle. Lo posso affermare con grande sincerità dall’alto delle mie 420 presenze con la maglia della mia città che fanno di me, Filippo Petterini, il giocatore con più presenze di sempre nei quasi 100 anni di storia del club. Tra l’altro, ho vissuto i migliori anni del Foligno in Lega Pro, anche se in 14-15 anni di professionismo ho vestito pure le maglie di Lucchese, Barletta e Pescara. Tuttavia, se penso al calcio, penso al Foligno. Io che sono folignate e abito a 500 metri dallo stadio, penso e spero solo di far bene per la mia città, la mia gente e il mio club. Ce la metto e ce la metteremo tutta per non deludere la città, soprattutto ora che Foligno ha dimostrato la sua fame di calcio. Domenica, ad esempio, all’esordio abbiamo avuto 1.500 spettatori, un numero che mi ha inorgoglito>>.

Come si è arrivati alla fusione tra Foligno e Fulgens?
<<Direi che è stato tutto molto naturale. Una decisione vitale per entrambe le società. Tra l’altro, il vecchio Foligno ha portato i tifosi che la Fulgens non aveva. Trovo che sia fondamentale per una città vera come Foligno avere un pubblico che sostiene il club cittadino, soprattutto ora che giocare in D è come disputare una specie di C2. Basta vedere quante piazze blasonate sono presenti in tale categoria. Sono davvero orgoglioso di questo percorso che ha portato dai 60 punti della Fulgens alla fusione attuale. Il nuovo Foligno Calcio 1928 ha iniziato la stagione 2025-26 con un precampionato pieno di vittorie, inclusa quella netta e prestigiosa contro la Sambenedettese, neopromossa in C. Abbiamo vinto bene anche in Coppa Italia di Serie D e all’esordio in campionato. Sono sensazioni bellissime che spero di non perdere>>.

Ti trovi d’accordo con i risultati usciti dal sondaggio che abbiamo proposto ai club del girone E?
<<Complessivamente sì. Probabilmente il Grosseto ha qualcosa in più delle altre, mentre vedo diverse squadre tra le quali balleranno 6-7 punti che faranno la differenza tra play-off e play-out. Lo stesso Seravezza, nonostante la partenza di Benedetti, passato proprio al Grosseto, secondo il mio giudizio resta una formazione ostica e competitiva. Comunque, devo e dobbiamo pensare a noi stessi. Abbiamo una rosa più corta dello scorso anno, chiaramente per esigenze di budget, ma di valore assoluto>>.

Sei stato avversario del Grosseto ai tempi di Camilli, sia con la maglia della Lucchese che con quella del Pescara e poi col Foligno nel tuo ultimo anno di carriera. Che ricordi hai di quelle sfide con i biancorossi?
<<Sì, è vero, ho incontrato varie volte il Grosseto e sono sempre stati incontri difficili. Allo Zecchini ho vinto solo da dirigente con la Fulgens. Nell’ultimo anno di carriera, poi, nel 2019-20, ricordo una sconfitta col Foligno da voi e una nostra rete al ritorno con gol di Schiaroli, anche se quel giorno non sono sceso in campo. Comunque, quella di Grosseto è una piazza calcistica vera, con uno stadio vero che trasuda storia. Venendo là ho sempre percepito la passione della piazza. Che dire…A domenica prossima!>>.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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