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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo la 1ª giornata. Seravezza regala una partenza amara

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Ieri, al Buon Riposo di Seravezza, è andata in scena la 1ª giornata del girone E di Serie D. Il Grifone, giunto in Versilia con i favori del pronostico, è stato sconfitto 2 a 1 dai verdazzurri grazie alle doppietta di Bedini al quale ha replicato Benedetti, ex di turno. Si è trattato di un inizio di campionato tutt’altro che atteso, anzi, è stata una partenza falsa che ha lasciato molti tifosi perplessi e con l’amaro in bocca.
COSA FUNZIONA Nel complesso, i biancorossi hanno avuto a lungo il pallino del gioco (soprattutto nel primo tempo) e nella ripresa, dopo lo sbandamento causato dal doppio vantaggio seravezzino, c’è stata la giusta reazione, favorita dai cambi. Il gol di Benedetti, purtroppo tardivo, è stato il coronamento dello sforzo profuso. Sempre l’attaccante in questione, poi, ha sfiorato un gol clamoroso da centrocampo con una conclusione che ha sorpreso Lagomarsini, ma che, sfortunatamente per il Grosseto, ha visto il pallone terminare sulla rete della traversa. Tutto sommato, per quanto visto in campo, i biancorossi avrebbero merito ampiamente il pari.
COSA NON FUNZIONA Una cosa che ha accompagnato finora il Grifone (dunque, incluso il precampionato e la Coppa Italia di Serie D) è che rispetto alla mole di gioco e alle conclusioni effettuate, la percentuale di gol realizzati e di tiri nello specchio della porta siano stati e siano troppo pochi. Ad esempio, chissà che partita sarebbe stata se, nel primo tempo, col Grifone in controllo del match, Sartorelli non avesse sbagliato clamorosamente quella specie di calcio di rigore in movimento, peraltro non inquadrando neppure la porta. Dunque, l’aspetto realizzativo, soprattutto in una squadra offensiva tipica di mister Indiani, deve essere la prima cosa da migliorare.
COSA ASPETTARCI Domenica prossima arriverà allo Zecchini una brutta gatta da pelare, il Foligno. Gli umbri sono tornati in D fondendosi in estate con la Fulgens, splendida seconda dietro il Livorno nello scorso campionato. L’allenatore, Manni, è quello che ha guidato la Fulgens e la squadra ha molte individualità importanti come Khribech, Tomassini, Pupo Posada, Schiaroli, ecc.
Sarà sicuramente un impegno tosto proprio per la qualità dell’avversario, ma il Grifone è chiamato a riscattare prontamente lo stop patito all’esordio.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Sesto
2 mesi fa

Ribadisco ciò che sostengo da almeno un mese: malgrado una campagna acquisti molto importante e malgrado la convinzione di costituire la classica “corazzata” che ammazza il campionato, questo Grifone 2025/26 appare attanagliato da un “male oscuro” che determina iun rendimento lontano anni luce da quello necessario e sufficiente per centrare la promozione. D’altra parte non puoi pareggiare con l’Orbetello e pensare di vincere il campionato. La stagione è appena iniziata e chiaramente in 8 mesi può succedere tutto e il contrario di tutto, ma questa partenza col freno a mano tirato non può che creare malumore e sfiducia, anche perché siamo alla quarta annata della nuova gestione e il popolo biancorosso giustamente inizia ad essere scontento e si aspetta quell’agognato salto di qualità (e soprattutto di categoria) di cui tanto si parla, ma che, oggi come oggi, appare relegato nel mondo dei sogni.

CARPEnetti DIEM
2 mesi fa
Rispondi a  Sesto

Sesto, sottoscrivo quello che dici, parola per parola. Dopo la sconfitta (peraltro non del tutto meritata) di Seravezza siamo delusi? Sì, inutile negarlo, però nonostante tutto credo che non sia il caso di scoraggiarsi troppo. Tu sostieni che se il buongiorno si vede dal mattino siamo del gatto. Io dico che se si crede nel progetto Indiani (e perché non dovremmo?) bisdogna dare fiducia a lui e ai giocatori.
Non chiedo di fare un atto di fede, ma è fuor di dubbio che i calciatori scesi in campo fornendo fin qui prestazioni insoddisfacenti non possono essere diventati all’improvviso dei bidoni. Perciò aspettiamo che si ritrovino senza puntargli addosso il fucile.
Questa squadra è stata costruita per vincere. Non dimentichiamoci che la campagna acquisti è stata effettuata, con le indicazioni del mister, solo e soltanto in funzione di questo. Se non ricordo male Gasperini all’Atalanta esordì con 4 sconfitte in 5 partite e soltanto 3 punti raccolti – e tutti sappiamo come è proseguito il suo ciclo esaltante culminato con la conquista della UEFA Europa League – eppure dirigenza e tifosi (per la verità un po’ meno la stampa) non hanno mai dubitato che la compagine orobica potesse ottenere dei buoni risultati.
Non dico che la fiducia debba essere concessa in eterno, e ovviamente a noi una sconfitta nelle prime 5 partite basta e avanza, dico solo che quando ci sono le premesse giuste (nello specifico, disporre di un organico di tutto rispetto) il più delle volte viene ripagata. Anche l’attesa di Penelope è stata lunga, però alla fine Ulisse è tornato e ha avuto la meglio sui rivali, no? Come gli amici, anche i tifosi si vedono nel momento del bisogno e ora più che mai devono far sentire la propria vicinanza alla squadra.
Figure retoriche a parte, siamo solo alla prima giornata e il campionato è lungo. Chiudiamo gli occhi, facciamo un respiro profondo, lasciamo sbollire la rabbia e il disappunto e riparliamone più avanti. Magari quando guarderemo gli altri dall’alto della classifica!

Sesto
2 mesi fa
Rispondi a  CARPEnetti DIEM

Valutazioni sensate e condivisibili, solo che un precampionato che ha generato perplessità e preoccupazione e questo nefasto avvio di torneo non possono non generare malumore e sconcerto nei supporters del Grifone che sconsolati devono constatare che la squadra rende al 30% delle proprie possibilità e, quel che è peggio, neppure si capisce quali possano essere le cause di queste prestazioni ampiamente deficitarie. D’altra parte, senza disconoscere i meriti di chi a suo tempo evitò la scomparsa del Grifone, non si può pretendere che un tifoso sia contento e soddisfatto a prescindere.

Lupo 1912
2 mesi fa
Rispondi a  Sesto

Premessa:
io due stagioni fa ho criticato aspramente la purtroppo tardiva e fuori tempo massimo sostituzione di Bonuccelli (3 pari e 2 sconfitte nelle sue ultime 5 gare interne) che hanno consegnato su un piatto d’argento la vittoria alla Pianese.
Viceversa quest’anno la società ha ingaggiato fior di giocatori ed un allenatore plurivincente.
La squadra era già pronta per il ritiro, poi sono stati ingaggiati strada facendo altri giocatori di primo livello.
Conclusione: quest’anno per la società applausi e ringraziamenti per lo sforzo economico profuso, adesso l’attenzione si sposta sul rendimento dei giocatori (che deve necessariamente salire di livello) e sul mister, chiamato a trovare l’assetto tattico più congeniale per i giocatori a sua disposizione.
Chissà se una difesa a 4 ed un centrocampo a 3 possa essere una soluzione tattica.

Lupo 1912
2 mesi fa
Rispondi a  Lupo 1912

in ogni caso è fondamentale mantenere la calma, perché un organico di questo livello può è deve far salire il livello di rendimento.
Dobbiamo tener sempre presente che la “rosa lunga” a disposizione di Indiani ad Arezzo e Livorno è stata la carta vincente ed anche a Grosseto la squadra è stata costruita con la stessa filosofia.
P.S. tra l’altro Prato e Siena non hanno fatto meglio di noi, quindi voltiamo pagina ed andiamo avanti.

Sesto
2 mesi fa
Rispondi a  Lupo 1912

Non ci piove, ma se non si vince domenica prossima è chiaro che scatta un allarme da non sottovalutare.

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