Grosseto – Tra i portieri più in vista della nostra provincia c’è senza dubbio il numero uno del Roccastrada, Matteo Comparini, un elemento che può e deve sicuramente ambire a categorie superiori ed il suo curriculum anche nel settore giovanile lo dimostra.
Con un Roccastrada ambizioso ha trovato il suo giusto ambiente per potersi rilanciare e scalare i gradini del calcio dilettantistico. Ai nostri microfoni si è raccontato tra presente e futuro.
Nonostante le tante richieste alla fine sei rimasto a Roccastrada in un ambiente che vuol fare bene e molto motivante, potrebbe essere la tua casa per molti anni?
“La società aveva espresso il suo desiderio di confermarmi già alla fine della passata stagione, ho molta voglia di ricambiare la loro fiducia. Inoltre ho molto piacere a rimanere in questo ambiente ambizioso e nel quale può iniziare un percorso che può durare, chissà, anche qualche anno. Diciamo che il percorso è già iniziato lo scorso anno, un po’ alla volta la società ha cambiato delle cose in corso e a fine stagione, questo fa capire quanto ci sia voglia di raggiungere determinati obbiettivi”
Siete la squadra favorita o tra le favorite per il campionato che ne pensi?
“Non spetta a me dirlo, però vedendo chi per adesso fa parte della squadra tra compagni confermati dell’anno scorso e i nuovi acquisti, dei quali con alcuni ho giocato contro lo scorso anno ed altri insieme anni passati, vedo una rosa forte e ben organizzata in tutti i reparti. L’arrivo di alcuni giocatori di esperienza che aiutassero tutto il gruppo era necessario, sia per trasmettere determinati valori sia per aumentare il livello della rosa. In generale, vedo una squadra composta da veterani e giovani con molta voglia di dimostrare e fare bene. La stagione è lunga e anche le altre squadre avranno voglia di vincere, l’importante è allenarsi bene e pensare a una domenica dopo l’altra.”
Hai qualche rimpianto nella tua carriera, potevi fare qualcosa di piu?
“Non bisognerebbe mai avere dei rimpianti nella vita in qualsiasi ambito, però si nel calcio qualche rimpianto ce l’ho. Qualche scelta l’ho sbagliata e purtroppo in questo sport se ne paga le conseguenze, anche perché se non si sfruttano quando si è giovani è improbabile che ricapitino.
Guardare il passato non serve, l’importante è pensare al presente ed al futuro, anche se in una categoria più bassa so di essere un ambiente molto ambizioso come dicevo prima, dove c’è un progetto che non è destinato a finire da un giorno all’altro, quindi l’importante per me adesso è fare bene in questa squadra e cercare di dare il mio contributo per ottenere il miglior risultato.”
Parlaci del Matteo fuori dal campo, hobby, musica, amici e quanto altro?
“Fuori dal campo penso comunque a tenermi in forma e a lavorare già per arrivare pronto fisicamente alla prossima stagione, andando in palestra e mantenendo una sana alimentazione. Ovviamente in periodo estivo prendo parte con i miei amici ai tornei che vengono organizzati a giugno/luglio, per divertimento ma anche per non perdere l’allenamento nei mesi estivi.
Non ho un hobby fisso diciamo, per quanto riguarda la musica invece fa sempre parte della mia vita in qualsiasi momento, mi fa compagnia o mi motiva prima delle partite ad esempio, come generi ascolto un po’ di tutto.”
Quale è il tecnico con cui hai instaurato un rapporto vero e sincero?
“Ho sempre avuto un bel rapporto con tutti gli allenatori e preparatori che ho avuto, dalle giovanili fino alle prime squadre.
Alcuni preparatori su tutti con i quali ho avuto un rapporto umano oltre che di campo sono stati Paolo Bechini a Poggibonsi e Massimo Gazzoli a Siena. Paolo oltre ad avermi fatto fare il “provino” per il Siena quando ero ancora negli allievi, mi allenò anche a Poggibonsi in prima squadra qualche anno dopo, oltre che un bravissimo preparatore era anche una persona che mi aiutava molto fuori dal campo. Lo stesso era Massimo, in prima squadra a Siena quando dalla beretti mi allenava con la prima squadra, anche durante gli allenamenti si fermava a darmi molti consigli e avevo un bellissimo legame con lui, c’erano stima e fiducia reciproche.”
Cosa ti aspetti dal futuro e manda un saluto a tutti i tifosi del roccastrada
“Dal futuro mi aspetto il raggiungimento di determinati obbiettivi, o almeno dare il massimo per raggiungerli. Anche guardare troppo agli obbiettivi non fa bene, l’importante è godersi il viaggio e cercare di tirar fuori il massimo possibile da ogni sfida. L’importante per me, come per tutti i miei compagni sicuramente è lasciare un qualcosa che resti e che possa essere ricordato dalla società, chi lavora per il Roccastrada e chi ci sostiene.
Ci tenevo a salutare tutti i tifosi e forza Roccastrada !”