Calcio
San Donato-Grosseto e quella epica partita del 1996
Grosseto – In molti, forse non in tantissimi, la partita contro il San Donato Tavarnelle (nato nel 2006 dalla fusione di San Donato in Poggio e Libertas Tavarnelle) ricorderà quel match del lontano 1996.
Era il Grosseto del presidente Luigi Franco Moretti e del compianto Santini con Stefano Osti. La società appena rinata dalla disgraziata stagione di Quartaroli Fava fece il suo esordio in quel piccolo campo di provincia per la prima giornata del campionato di Promozione.
Tanti i grossetani che ne facevano parte, da Sani (autore quel giorno di una doppietta) a Montorsi tra i pali a Bindi o ai giovani Franchi, Bogi, Yuri Magnani, Pieri e Lacchè tanto per citarne alcuni.
In attacco poi c’erano giocatori di esperienza come Mucciarelli e Pecchi.
Guida tecnica affidata a Marco Cacitti con allenatore dei portieri Moreno Dottarelli, massaggiatore Ciccio Tognelli e medico sportivo Baldi.
Il Grosseto quel giorno capì che però non sarebbe stato facile vincere quel campionato:
infatti, i biancorossi, dopo essere passati sul doppio vantaggio, furono rimontati e il match terminò 2 a 2.
A vincere sugli spalti però fu lo splendido pubblico e tifo maremmano che seguì in massa con oltre 300 persone la squadra incitandola dall’inizio alla fine.
Tanti ricordi e note di colore di quel giorno, come quella che riguardò il bagno dello stadio che rimase chiuso per buona parte del tempo perchè il custode era andato a caccia o la difficoltà del bus della squadra a trovare il campo.
Ricordi di un calcio che non c’è più, ma che i romantici ricordano ancora con affetto.
Mi ricordo bene di quella partita perché quel giorno ero in viaggio di nozze.
Però devo essere sincero: ho seguito, seguo e seguirò sempre in qualsiasi categoria il Grosseto, la mia squadra del cuore, ma sinceramente nel campionato di promozione per me di romantico non c’è proprio niente, una categoria che mi auguro e soprattutto auguro al nostro amato Grosseto di NON RIVEDERE MAI PIÙ.
Per quelli che mi riguarda, ol calcio vero è quello dalla serie “D” in su, poi come ribadisco per evitare equivoci, seguiro’ sempre il Grosseto ma certe categorie NON sono proprio adatte a noi.
Quell’anno fu un lungo inseguimento al Volterra e la vittoria nello spareggio di Livorno fu un mix tra gioia e una liberazione dal pantano di quella categoria.
Comunque un grazie di cuore a quella dirigenza che riprese in mano le sorti del Grosseto, dalle macerie lasciate dalla precedente gestione.