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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il pagellone del campionato

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US GROSSETO, 6,5 Mai davvero protagonista, è sempre stato costretto a rincorrere le battistrada sotto il peso delle aspettative della piazza e degli addetti ai lavori. Ha mostrato il proprio valore solo in determinati incontri e ha preso a correre con l’arrivo di Malotti, ma è stato troppo tardi. Alla fine, è arrivato un terzo posto pieno di rimpianti.
Aprili, 7 Centrale o esterno difensivo, ma anche centrocampista, insomma, un jolly preziosissimo cresciuto nel corso del campionato. Classe 2004, arrivato in prestito dalla Fiorentina, ha vissuto una stagione da protagonista, arricchita da 1 gol e 2 assist in 28 presenze.
Arcuri, 7 Esterno sinistro a tutta fascia, classe 2004, è stato titolarissimo fino a quando un infortunio al polpaccio ha interrotto il suo ottimo campionato in biancorosso. In pratica, ha giocato solo il girone d’andata raccogliendo 17 presenze, 2 gol e 2 assist oltre a 2 presenze e 1 assist in Coppa Italia.
Bensaja, 6 Acquistato e pubblicizzato come il giocatore biancorosso con più presenze tra i professionisti, ha disputato un campionato nel quale è stato condizionato dall’infortunio iniziale e dalla successiva ricaduta potendo farsi apprezzare solo in modo discontinuo.
Bruni, 6,5 Titolare aggiunto, mai una parola o un atteggiamento sopra le righe. Qualche infortunio di troppo, ma, se sta bene, è una sicurezza.
Carannante, 5,5 Dopo il buon apporto nella stagione passata, il jolly campano non ha convinto la dirigenza a investire su di lui e il rapporto si è risolto consensualmente dopo 16 presenze in questo campionato.
Cretella, 7,5 Raggiunta la piena maturità calcistica, ha raccolto con successo l’eredità della fascia da capitano lasciatagli da Ciolli, dimostrando sul campo di meritare la fiducia riposta in lui dalla società unionista. Stagione da protagonista assoluto, sia in difesa che a centrocampo e primo posto nel premio “Biancorosso dell’anno”. In campionato ha messo insieme 32 presenze, 4 gol e 1 assist, mentre in Coppa Italia 2 presenze.
Davì, 5,5 Giocatore di grande esperienza, è arrivato in Maremma dopo la partenza di Schiaroli. Schierato sia in difesa che a centrocampo, non ha mai convinto del tutto, risultando così sotto le aspettative.
Fregoli, 6,5 L’attaccante 2006, dopo l’esordio a Piancastagnaio, ha messo insieme altre presenze (in tutto 4), inclusa quella da titolare contro il Real Forte Querceta. Prodotto del vivaio biancorosso, la società ha premiato il suo impegno e la sua crescita esponenziale contrattualizzandolo fino al 30 giugno 2026.
Gianassi, n.g. Classe 2004, è arrivato a vestire la maglia del Grosseto dopo alcune stagioni da protagonista nello Scandicci, ma evidentemente non ha saputo convincere Bonuccelli che gli ha concesso pochissimo spazio, ovvero 80′ in 4 partite di campionato e 2 presenze in Coppa Italia. Peccato, però, che a San Giovanni, dove è andato in prestito, abbia fatto piuttosto bene con 17 presenze e 1 gol.
Giuliani, 5,5 Avrebbe dovuto essere una delle note positive del Grosseto, invece non è mai stato considerato un titolare, finendo per raccogliere solo 8 presenze in campionato (fatte di appena 168′ giocati) e 3 in Coppa Italia (con 1 gol segnato). È passato, poi, a dicembre al Real Forte Querceta, col quale, è retrocesso.
Giustarini, 6 Il forte attaccante grossetano, vincitore del premio Biancorosso dell’anno nella passata stagione, ha vissuto un campionato travagliato. Atteso come uno dei titolarissimi, ha avuto difficoltà a trovare spazio adeguato con Bonuccelli e l’infortunio al perone è stato quello che gli ha fatto chiudere anzitempo il campionato con un totale di 15 presenze e 2 assist, mentre in Coppa Italia ha messo insieme 2 presenze 1 gol e 2 assist. Chiaramente, il vero Giustarini è quello della stagione 2022-23 e resta il rammarico di non averlo visto giocare con Malotti.
Grasso, 6,5 Per il classe 2004, arrivato nel mercato di dicembre, alcune grosse prestazioni alternate a prove un po’ meno brillanti, ma rendimento più che sufficiente.
Guadalupo, n.g. Solo 5 presenze per un totale di 78′ disputati prima di andare al Belvedere Grosseto, in Promozione. Probabilmente, non ancora pronto per il Grosseto.
Macchi, 7 Qualche passaggio a vuoto, ma anche delle reti spettacolari che hanno fatto spellare le mani ai tifosi biancorossi. Il classe 2004, impiegato come esterno a tutta fascia, sia a destra che a sinistra, giunto a Grosseto dalla Fiorentina, ha finito per giocare 29 volte in campionato, arricchite da 3 reti e 2 assist. In Coppa Italia, invece, 2 presenze.
Marzierli, 7,5 Vice-cannoniere del girone E di serie D, si è confermato bomber prolifico e implacabile con 16 reti in campionato e 3 in Coppa Italia, spesso decisive. Da lui e da altri pilastri ripartirà probabilmente il Grifone 2024-2025.
Morelli, n.g. Arrivato dalla Pianese, il club puntava molto su di lui, non solo perché considerato forte, ma anche come quota “under”, in quanto 2003. Il grave infortunio patito, però, gli ha fatto saltare la stagione, privando il Grosseto di un potenziale titolare.
Nocciolini, 5,5 Tornato in biancorosso dopo l’esperienza di due anni fa, Barbabomber non ha trovato lo spazio sperato. Per lui il gol del 3 a 3 contro il Figline, ma anche il clamoroso errore contro il Ponsacco.
Picchi, 5,5 Giocatore di esperienza e dall’ottimo curriculum, è stato contrattualizzato dopo lo svincolo dal Siena. Tutti si attendevano un contributo importante, ma il livornese, complice anche un infortunio, ha messo insieme 3 presenze in campionato (per 60′ giocati) e 1 in  Coppa Italia, sparendo prestissimo dai radar, per poi ricomparire a Legnano.
Porcu
, 5,5 In biancorosso da dicembre, ha messo insieme solo 5 presenze giocando appena 90′ complessivi.
Prati, 5,5 In prestito dalla Fiorentina, è dotato di una fisicità strabordante, ma le sue amnesie difensive contro il Figline e il Ghiviborgo alla fine sono costate 4 punti al Grifone. Ha bisogno di maturare cercando di eliminare quegli errori marchiani che di solito commette in ogni partita. Trattandosi di un 2004, però, ha ancora tempo per crescere.
Raffaelli, 7 Il portiere, classe 2005, ha dimostrato di meritare la fiducia del club biancorosso con una crescita costante e, spesso, con prestazioni di ottimo livello. Se il Bologna volesse, il Grosseto potrebbe ripartire da lui.
Sclano, n.g. Fisico da granatiere, giovanissimo (classe 2007) e con grandi margini di crescita, ma ancora nessuna presenza.
Rinaldini
, 6 Tecnicamente è il più forte o uno dei più forti della rosa unionista. Tutti attendevano che il 10 biancorosso ripetesse la strepitosa stagione con Bonuccelli alla Pianese, ma così non è stato. Nelle occasioni in cui ha saputo accendersi, ha regalato numeri da categorie superiori, ma di frequente è stato il freno di se stesso, soprattutto quando si è intestardito con giocate inutili che hanno finito per estraniarlo da alcune partite. Di sicuro, l’apporto a livello realizzativo non è stato sufficiente, visto che i gol realizzati sono stati appena 3 in 34 presenze, mentre soddisfacente è stato il numero di assist, ben 9. In Coppa Italia, invece, 3 presenze e 1 assist. 
Riccobono
, 7 Intelligente, forte tecnicamente e con sette polmoni, ma troppo spesso lontano dalla porta rispetto a quando vestiva la maglia del suo Poggibonsi. Nonostante ciò, un giocatore sempre utile e capace di incidere nel gioco unionista. Per lui 33 presenze, 6 gol e 3 assist in campionato, oltre a 3 presenze e 3 gol in Coppa Italia.
Romairone, 7 Arrivato in biancorosso a dicembre, dopo essersi svincolato dalla Sambenedettese, il giovane attaccante, classe 2004, figlio d’arte, ha messo insieme 18 presenze, 4 gol e 2 assist. Soprattutto, è diventato un giocatore molto importante con Malotti, che ha saputo esaltarne le caratteristiche.
Rotondo, n.g. Rientrato solo a novembre scorso dopo la rottura dei legamenti di un ginocchio, non ha trovato spazio con Bonuccelli, che ha fatto fatica a considerarlo, concedendogli solo 75′ spalmati in 5 presenze. Il ragazzo, però, si è fatto apprezzare con la maglia della Sangio dove è andato in prestito e ha segnato 5 gol.
Russo, 5,5 Rendimento e impatto abbastanza deludenti dell’esperto difensore campano, giunto in Maremma nel mercato di dicembre. Messe insieme solo 10 presenze per un totale di 454′, peraltro senza mai destare grande impressione.
Sabelli, 7,5 Uno dei migliori in assoluto della rosa biancorossa, tanto da vedersi prolungare il contratto già dopo poche giornate. Frenato da un grave infortunio, è riuscito a rientrare prima del previsto diventando elemento imprescindibile del centrocampo.
Schiaroli, 6 Vetrini e Bonuccelli puntavano molto su di lui per rinforzare la difesa unionista. Il giocatore ha messo insieme 15 presenze 2 gol e 1 assist in campionato e 3 presenze in Coppa Italia. Rendimento buono e convincente all’inizio, poi qualche errore di troppo pagato a caro prezzo dal Grifone e la decisione consensuale di rescindere. Per il centrale difensivo folignate, però, stagione conclusa nel Livorno.
Violante, 6,5 Esordio in D a Piancastagnaio e lo splendido gol casalingo contro il Real Forte Querceta i momenti da incorniciare per l’ottimo centrocampista classe 2006, prodotto del vivaio biancorosso come Fregoli.
Saio
, 7 Centrale difensivo, classe 2003, è dotato di un gran fisico. Il ragazzo, scuola Juve, giunto dalla Spal, ha saputo aspettare il suo momento fino a diventare titolare a forza di prestazioni sempre più convincenti. In campionato 28 presenze 2 gol e 1 assist, mentre in Coppa Italia 2 presenze e 1 assist.
Sacchini
, 7 Giunto a vestire il biancorosso nell’operazione che ha portato allo scambio con Rotondo, passato in prestito alla Sangiovannese, il bravo centrocampista è stato più forte delle difficoltà incontrate. Infatti, di fronte a Bonuccelli che sembrava non considerarlo nella maniera dovuta, è stato bravo a rimanere concentrato e a sfruttare le occasioni concessegli da Malotti, col quale è diventato titolare attraverso prestazioni una migliore dell’altra. Per lui probabile riconferma in biancorosso.
All. Bonuccelli, 5,5 Il Condor a Grosseto non ha lasciato il segno sperato. Gli è stata consegnata una squadra fortissima, ma il tecnico viareggino non è mai stato capace di farle spiccare il volo ottenendo una media di soli 1,76 punti a partita. Tra l’altro, sono stati determinanti i punti persi (ben 8) contro le ultime tre della classifica.
All
. Malotti, 7 Il suo avvicendamento con Bonuccelli è risultato tardivo, anche se, fino al 70′ di Seravezza-Pianese (33ª giornata), un Grifone rigenerato, ha sperato di potersi giocarsi la promozione nella giornata seguente, l’ultima. Resta, però, la media-punti a partita di 2,08 con la quale il Grosseto, con Malotti in panchina dall’inizio, avrebbe potuto vincere il campionato. La società unionista ha già proposto il rinnovo del contratto al tecnico fiorentino, il quale scioglierà quanto prima le sue riserve, legate soprattutto ai propri impegni lavorativi extra-calcio. Di sicuro, se Malotti accetterà la panchina del Grifone anche per il prossimo campionato, si tratterà di un bel colpo.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Credo in tutta franchezza che il campionato disputato dal Grifone debba essere giudicato ampiamente insufficiente, non in assoluto – è chiaro – ma in relazione alle giustificate ambizioni di partenza e all’organico allestito, idoneo a vincere, se non addirittura a dominare il torneo. Trovo pertanto di gran lunga troppo generoso il 6 e mezzo assegnato nell’articolo riguardo al rendimento globale della squadra: una serie incredibile di pareggi sconclusionati (spesso contro squadre debolissime) ha fatalmente ha impedito di “decollare”, se non nell’ultimo mese e mezzo, quando era troppo tardi.

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