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Grosseto Calcio

Cessione Us Grosseto: c’è una trattativa

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Da quando abbiamo accennato all’esistenza di una trattativa per l’acquisto di quote societarie dell’Us Grosseto, riportando comunque la smentita di Mario e Simone Ceri, si sono susseguite tante voci. Inevitabile l’interesse di tutti intorno alla notizia. C’è chi ha subito bollato come pura fantasia la nostra ipotesi, così come c’è stato chi ha cominciato a tirar fuori i nomi più fantasiosi. Ovviamente, chi ci conosce e ci stima, sa che se scriviamo qualcosa è perché ne abbiamo contezza, altrimenti, evitiamo di farlo. Tuttavia, può capitare che trattative avviate in silenzio possano non andare a buon fine e che, conseguentemente, la piazza, poi, non ne abbia mai notizia o percezione. In questo caso, il nostro accenno a una trattativa, ha avuto lo scopo di portare alla luce l’esistenza di un qualcosa che sta avvenendo fuori dal terreno di gioco.

D’altronde, non è una novità che i Ceri siano disposti a vendere o a far entrare in società soggetti seri, in grado di far vivere e, possibilmente, crescere l’Us Grosseto. Ad esempio, in passato c’è stata una grossa trattativa, esattamente nel settembre 2020, al termine della quale il Grifone avrebbe avuto una nuova proprietà costituita da un grossissimo imprenditore e dai Ceri, pur se in minoranza e per un periodo limitato. In quel frangente, però, nonostante l’accordo totale, il passaggio di quote è saltato a tre giorni dalla firma per un fatto esterno imprevisto, indipendente da Mario e Simone Ceri. Questo per dire che in quel frangente sono state presentate le garanzie vere e giuste per acquisire il Grosseto, cosa, invece, non rispettata in diverse altre occasioni.

Torniamo, però, all’attualità. Chiaramente, quando abbiamo lanciato l’ipotesi di una trattativa per la cessione del Grosseto (parziale o totale) non è stato per creare confusione, ma solo per informare la piazza di un qualcosa. A volte, però, fare nomi è deleterio, perché c’è il rischio di compromettere l’affare. D’altronde, è vero che il Grosseto rappresenta una città e la Maremma, ma è altrettanto vero che è una società privata ed è giusto che certe trattative possano svolgersi senza eccessive pressioni esterne. Dunque, per essere chiari, noi di Gs conosciamo l’identità di chi sta trattando per acquisire il Grosseto e ne siamo al corrente da ben prima del nostro articolo del 16 dicembre scorso. Siamo a conoscenza anche di qualche particolare dell’accordo, ma non abbiamo nessuna intenzione di fare nomi né di svelare retroscena, almeno fino a quando non ci diranno che la cosa è davvero conclusa. Di sicuro, a noi non risulta il nome di Radrizzani, questo per sgomberare il campo da ogni dubbio. Un nome tanto conosciuto che dal Leeds in Premier League è stato accostato prima alla Samp, poi alla Salernitana, dopodiché al Pescara e da un paio di giorni al Grosseto ci è sembrato improbabile, anzi, abbiamo pensato a una forma di pubblicità gratuita per l’imprenditore in questione. Non pensate che uno dalle potenzialità economiche come Radrizzani possa ambire a club più importanti rispetto a quello unionista? Comunque sia, a noi risulta l’esistenza di una sola trattativa e non con Radrizzani.

Se verranno presentate le garanzie richieste e versati i soldi concordati, il Grosseto avrà una nuova maggioranza e vi informeremo prontamente, ma se ciò non avverrà entro il 31 dicembre è chiaro che la trattativa sarà saltata e Mario e Simone saranno costretti ad andare avanti da soli.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Scusate… Vorrei, dicevo, che la famiglia Ceri rimanga nel sodalizio. Mi piangerebbe il cuore se loro lasciassero in toto la loro creatura.

Io spero che se venisse ceduto il Grosseto lo si dia a imprenditori capaci e Seri.. Una cosa voglio però che sia una certezza e cioè che la fa

Chissà se il problema non sia tanto la cessione della Società Grosseto bensì il destino del Centro Sportivo di Roselle alla cui realizzazione ha partecipato, se non erro, anche il Comune con soldi di tutti i contribuenti

Buongiorno, premesso che la piazza deve dire un grande grazie ai Ceri per aver salvato il calcio a Grosseto ed averlo riportato in una categoria prestigiosa, è indubbio che questo anno il giocattolo si è rotto e troppe cose non tornano.
Punto primo : si va ripetendo come un Mantra che per Grosseto la SerieC è un lusso, ma dove sta scritto ? Un piazza che per la partita col Monterosi ha riempito lo stadio, ma per favore! Allora le piazze di Fermo , Teramo , Pontedera, Montevarchi, Imola, Viterbo, sono migliori di Grosseto? E a Cittadella che da 15 anni si fa la Serie B senza pubblico?
Punto Secondo : sono stati presi tanti giocatori sbandierati come buoni prospetti che poi il campo non lo hanno visto mai o hanno inciso zero. Ha completamente cannato la campagna acquisti il direttore sportivo o l’allenatore non ha saputo valorizzarli?
Punto Terzo: da un mese nessuno parla eccetto i giocatori, ma che atteggiamento è? Perchè Magrini non parla più? Perchè Magrini nonostante un rendimento offensivo ridicolo , non prova a cambiare qualcosa a livello di modulo o di interpreti? Perchè invece di fronte ad un tecnico che non prova a cambiare nulla , la società non prova a cambiare il tecnico come è nella legge del pallone ?
In conclusione : Nessuno chiede la luna ai Ceri, però quantomeno la grinta, la fiducia , la voglia di giocarsela e far vedere alla gente che stai facendo qualcosa per giocartela. Infatti, al di là della posizione in classifica che sarebbe largamente migliorabile con un paio di vittorie, quello che amareggia è proprio questa sensazione dove nessuno tra società , direttore sportivo e tecnico sembrano crederci. Di conseguenza non ci credono più neanche i giocatori e per ultimo neanche i tifosi

Quando un acquirente valido e con i soldi si è fatto avanti per acquistare qualche società non ho mai sentito parlare di “clausole di riservatezza”… anzi tutt’altro l’acquirente era il primo a farlo sapere apertamente. Quando invece l’acquirente si è saputo da ultimo e per forza, a cose fatte, solitamente questo era persona che di lì a poco si è dimostrata poco seria e priva di vero interesse per la società con il risultato che nel giro di pochi anni, oltre alle disgrazie sul campo si è arrivati pure a un peggior epilogò. In poche parole mi par di dover capire che la retrocessione non sarà il peggiore dei nostri mali, c’è il rischio che ci aspetti un futuro ben peggiore. Mala tempora currunt

Io credo che si debba fare un discorso molto semplice. L’attuale proprietà ha il merito enorme, indiscutibile e incancellabile di aver garantito la sopravvivenza del Grosseto e di averlo portato ad un livello più che dignitoso, fino a raggiungere i playoff nella scorsa primavera. Detto doverosamente ciò, un tifoso non può mettere la testa sotto la sabbia né foderarsi gli occhi di prosciutto; siamo nel bel mezzo di un campionato assolutamente, totalmente DISASTROSO: ieri abbiamo affrontato una squadra che ha in classifica più del triplo dei nostri punti, si marcia ad una media di 0,7 punti a partita ed abbiamo segnato in 20 turni la miseria incredibile di 12 reti. Di fronte a numeri di questo genere i tifosi cosa dovrebbero fare? Dovrebbero accettare col sorriso sulle labbra questo calvario ed essere contenti di tornare a giocare contro squadrette di paesi di 5000 abitanti? Ovviamente no, ovviamente serpeggiano delusione e malumore e viene fuori qualche lamentela, al che la dirigenza/proprietà si risente controbattendo che “questo passa il convento” e che non ci sono minimamente le condizioni per avere un organico competitivo. Alla luce di tutto questo, che dire? Ben venga un’eventuale svolta societaria che in primis consenta di mantenere la categoria (cosa comunque, al punto in cui siamo, difficilissima) e poi, in ogni caso, prospettive di più ampio respiro. Naturalmente questo presuppone la fondatezza e la serietà della trattativa, nonché la solidità delle basi economiche di colui o coloro che sarebbero interessati al Grosseto, diversamente staremmo parlando di aria fritta.

Mario Ceri conferma la trattativa dicendo di essere rimasto molto deluso per quello che si è sentito dire:tra le tante secondo me la più odiosa ‘senza lilleri non si lallera….tanto di soldi ne hanno spesi pochi vero?tanto c’è la fila di imprenditori grossetani pronti a frugarsi in tasca vero?io spero che questi imprenditori siano seri non vorrei che qualcuno debba poi tornare in ginocchio dai Ceri chiedendo di salvarci.Citta’ di scienziati!!!

Giusto 👏👏👏

Yuri forse mi sono spiegato male.Non e’ certo la tua professionalità che è in discussione, vi seguo da anni e so che siete attendibili.Quello su cui volevo porre l’attenzione era il quando e come è stata diffusa la notizia, valutazione personale, non sono chiaramente un giornalista, ovvero io avrei aspettato la fine della partita …ma poco cambia.Ti chiedo: visto che conosci i possibili acquirenti, ci dobbiamo preoccupare?Tanti auguri

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