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Calcio

Ripartenza con la Coppa Toscana dal 19 settembre, molte società nutrono dubbi sulla decisione

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GROSSETO – Sta creando non poche perplessità la decisione della FIGC Toscana di indicare come prossime date d’inizio della Coppa Toscana a partire dal 19 settembre e del 3 ottobre per la prima giornata di campionato.
In questi giorni molti dirigenti del calcio maremmano si stanno chiedendo se queste date, anche sulla base di quanto accaduto nel campionato scorso, possono garantire una partenza della stagione priva di intoppi. Tutti abbiamo ancora negli occhi e nella mette quanto accaduto lo scorso anno, che pure qualcosa avrebbe dovuto aver insegnato, quando la pandemia ed in particolare le regole dettate per poter scendere in campo per i giocatori hanno di fatto decretato la sospensione dei campionati.

Tutti sappiamo come poi sia andata a finire. La convinzione è che con un approccio diverso, per esempio allargare l’obbligo del green pass anche ai campionati dilettanti di non rilevanza nazionale, come la promozione , la prima, seconda e terza categoria, sarebbe la giusta e dovuta prassi per far scendere in campo in sicurezza ,senza problemi di possibili contagi le varie compagini. Aspettare ancora qualche settimana per raggiungere quella soglia dei vaccini che potrebbe voler dire immunità di gregge potrebbe , davvero, voler significare iniziare la stagione con la quasi certezza che questa non debba rifermarsi. Se a questo si aggiunge che per la presenza del pubblico sugli spalti vale ancora la regola del 25%, le perplessità aumentano.

Le società hanno i bilanci ridotti all’osso e avere una media di presenze in ordine a 25/30 persone nell’impianto di gioco, magari comprensivi degli addetti ai lavori, significherebbe vedere ridotto quasi a zero la possibilità di incassi dai biglietti che invece fanno comodo eccome alle società dilettantistiche. Tutti o quasi, sperano che queste regole vengano riviste, riscritte. La stagione sta per iniziare, molte squadre già dalla prossima settimana iniziano la preparazione e di fatto , dati alla mano, contagi in aumento, con la Toscana per esempio, ad un passo dalla zona gialla rende tutto maledettamente vacillante. Il vaccino per tutti coloro vogliono giocare a pallone, il green pass, potrebbe oltre che rendere più sicura la stagione e permettere che si giunca ala fine, dare la possibilità di vedere le varie tribune maggiormente gremite con gli incassi salvaguardati. E il gioco del calcio anche a livelli dilettantistici riprendere quella fisionomia più consona.

Stadi semivuoti e partite con pubblico ridotto all’osso, diciamolo chiaramente, non è calcio. Alcune società stanno pensando a fare fronte comune per chiedere al comitato regionale toscano che si proceda in questa direzione. Una cosa è certa , se i campionati partono, devono andare sino alla fine, e l’impostazione e regole dettate dal comunicato FGIC non garantisce questo. Tra l’altro, molto importante sarà per le società rimpinguare le tasche, cosa oggi quanto più che mai prioritaria. Staremo a vedere. Una cosa è certa la decisione presa dal comitato regionale toscano sta suscitando molte preoccupazioni e forse sarebbe giusto, coinvolgere maggiormente le società per sapere cosa ne pensano effettivamente.

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