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Calcio

Indiscrezione – Dilettanti, le “seconde” avvantaggiate nella graduatoria dei ripescaggi: ecco la situazione nei gironi grossetani

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Grosseto – Il Consiglio Federale del 20 maggio e in subordine il Direttivo della LND del 22, dovrebbero determinare, in merito alla chiusura dei singoli campionati dilettantistici che, le seconde classificate dall’Eccellenza alla Terza Categoria dei tornei regionali, si troverebbero in una posizione prioritaria nella graduatoria dei ripescaggi: vale a dire, con più di un piede, nella categoria superiore.
Questo quanto riportato dai nostri colleghi della redazione di Calcio Senese. Se i criteri trovassero conferma per le compagini maremmane questa sarebbe la situazione, naturalmente con il Grosseto che approderebbe in Serie C.

Questa la situazione delle classifiche, al momento dello stop dei campionati del 1 marzo scorso, nei gironi grossetani.
Serie D, Girone “E”: 1) Grosseto
Promozione Girone C: 2) Atletico Piombino, 47 punti.
Prima Categoria Girone F: 2) Pienza, 48 punti. In vista della probabile fusione in Promozione tra Albinia, prima in graduatoria e San Donato, in questo girone si libererebbe un altro posto, appannaggio di una delle due terze, vale a dire Scarlino o Massa Valpiana, appaiate a 42 punti (se non arriveranno ripescaggi a livello regionale)
Seconda Categoria Girone F: 2)  San Vincenzo, 55 punti
Seconda Categoria Girone G: 2) Orbetello, 55  punti.
Terza Categoria Girone Unico di Grosseto: 1) Rispescia 46 punti, 2) Braccagni o Roccastrada 45 punti

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Pienamente d accordo con tutti……noi dell’Argentario sono circa 15 anni che abbiamo adottato la linea…..”giocare per passione e per la maglia”ottenendo anche discreti risultati,e vi posso assicurare che molti nostri giocatori ogni hanno ricevono(anche adesso) proposte di società che gli promettono fior di rimborsi spesa….ma che sistematicamente rifiutano per amor di patria…….giocare per la squadra del proprio paese non ha prezzo……indipendentemente dal risultato sportivo……noi continueremo su questa strada…..non ci porterà in PROMOZIONE…….chi se ne frega……..e per continuare su questa strada è stato importante il lavoro che negli anni si è svolto nel nostro settore giovanile……magari non vincendo campionati ……ma partecipando a tutti i campionati con ragazzi provenienti dal nostro paese……..compresa la scuola calcio…..negli anni non siamo mai andati a cercare ragazzi delle giovanile delle altre società come altri facevano con i nostri…..ma non abbiamo mai detto no a chi manifestava la volontà di venire all’ARGENTARIO…..speriamo di poter tornare molto presto nel nostro caro Maracanà……bistratttato da tutti…..ma orgoglio della nostra società per tutti i ragazzi che ha tolto dalla strada.Spero di rivedervi presto sui campi….e magari di rivedere il prossimo anno un bel Derby con i nostri Amici/Nemici dell’Orbetello…..

La pandemia ha solo accellerato la deriva irreversibile di questo nostro caro sport e questo vale per tutti i livelli dalla serie A al calcio amatoriale. Non esiste una sola causa, ma l’aver dato al denaro una sempre maggiore importanza lo rende il maggior imputato. Fino agli ottanta era la passione, un po di campanilismo e l’assenza di altre disgressioni che muoveva tutto il circo , soprattutto nel il calcio dilettantistico. Gli spalti erano sempre affollati dal campetto di Pian del Bichi al “poggio” di Massa Marittima. L’inevitabile cambio generazionale di dirigenti e giocatori ha portato alla situazione attuale ovvero spese anacronistiche e fuori controllo (ad esempio stipendi a giocatori che negli anni ottanta avrebbero portato le borracce) , calo generalizzato degli spettatori, gemellaggi farsa con squadre di serie A, fusioni anacronistiche, ecc. ecc. Le sagre hanno tenuto a galla queste aberrazioni fino ad oggi ma la nave come abbiamo visto era una bagnarola e una sola tempesta l’ha fatta andare a fondo. Sento tanti paroloni , “ripensiamo tutto il sistema” , “torniamo alla vera essenza” e via dicendo. Nel frattempo altri sport, a livello dilettantistico, stanno sorpassando il nostro amato calcio (podismo, ciclismo ) in quanto hanno mantenuto saldi quei principi (passione, sana competizione). Ci sono ovviamente delle eccezioni che confermano la regola e a queste realtà minoritarie che dovremmo guardare come ad un vaccino . Concludo citando un vecchio e poco noto proverbio maremmano: “Sò finite le fave al locco” (locco: nome scientifico Strix aluco , rapace notturno ). Ad maiora

Perfetta analisi

come era prevedibile la LND non fa i conti con l’impossibilità di fare le sagre durante il periodo estivo per le società dilettantistiche della ns provincia.quindi all’attualità prevedere la partecipazione al campionato tale o all’altro e prematuro per tutte. è concreta da parte delle società la possibilità di fare un passo indietro se non due o tre

Se la lega aiuta per le iscrizioni credo che a calcio si possa giocare anche per passione…

Bravo……… Io lo vo dicendo da marzo che il problema può essere per le società ma il problema più grosso è per chi era abituato a prendere euri per giocare questo corona virus ha rimesso le lancette del orologio calcio dilettantistico agli anni 80

E cmq per chi fa l articolo riguardo alla 3 categoria il Roccastrada ha una gara in meno…. Anche se delle tre è quella che si merita meno il salto di categoria

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