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Grosseto Calcio

Paparusso: “Vissuti sei mesi intensi a Grosseto. Spero di rivedere il Grifone in C”

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Grosseto A volte non occorre militare anni e anni in una squadra per sentirsi legati ad essa, proprio come è capitato a Daniele Paparusso, difensore classe ‘93, in forza alla Casertana, ma giocatore del Grifone nell’ultima stagione dei biancorossi in Lega Pro, annata 2014-15, terminata con la salvezza anticipata (e seguita dalla mancata iscrizione al campionato successivo da parte di patron Piero Camilli). Paparusso, arrivato in Maremma non ancora ventiduenne, è ormai un uomo con una famiglia e tanta esperienza in più. Continua a seguire con grande affetto il Grosseto, anche perché qui da noi ha lasciato alcuni amici. Abbiamo pensato di fare una chiacchierata con lui su come sta vivendo la quarantena, su quelle che sono le sue aspettative e sulla sua idea di fermare o meno il calcio a causa del Coronavirus. Come leggerete, pur trovandosi benissimo a Caserta e con la maglia della Casertana, avrebbe piacere un giorno di tornare a vestire il biancorosso unionista.

Allora, Daniele, come va la tua quarantena a Caserta?
<<La mia quarantena procede abbastanza bene, dai. Sono rimasto a Caserta con la mia famiglia. Mi alleno al meglio, ovviamente come posso. Spero, però, che questo incubo possa finire presto, dato che sono più di cinquanta giorni che siamo chiusi in casa>>.

Ti aspettavi che il Covid 19 stravolgesse tanto le nostre vite?
<<Onestamente, non pensavo che questo virus potesse creare un disastro simile, soprattutto pensando alle migliaia di vittime che ci sono state. Mi piange il cuore>>.

Credi che sarà possibile concludere la stagione calcistica almeno in Serie A?
<<Beh, spero che almeno la Serie A possa finire, perché il calcio è speranza e sarebbe una luce in fondo al tunnel>>.

Trovi giusta la proposta del Consiglio di Lega Pro di chiudere anticipatamente il campionato?
<<Credo che, essendo anche noi giocatori di Lega Pro dei professionisti, dovremmo essere messi in condizione di poter riprendere come la Serie A, ma al tempo stesso capisco che nella mia categoria certi protocolli siano impossibili da attuare perché troppo costosi e in questo momento le società non possono sostenerli>>.

Quanto sei cambiato calcisticamente rispetto al giocatore visto a Grosseto?
<<Ho maturato più esperienza sia dentro che fuori dal campo e quindi mi sento un giocatore più completo>>.

Qual è stata la tua migliore stagione professionale?
<<La mia miglior stagione professionale la potrei dividere in due sessioni, cioè i sei mesi vissuti con la maglia del Grosseto e i sei vissuti con la maglia della Racing Roma; peccato, però, che a livello collettivo non abbiamo raggiunto i traguardi prefissati. In entrambe le piazze sono arrivato a gennaio: con il Grosseto ci siamo salvati alla penultima giornata contro L’Aquila, mentre con la Racing Roma siamo retrocessi dopo un girone di ritorno a dir poco miracoloso, dato che quello di andata è stato chiuso con 9 punti in classifica>>.

Com’è il livello della Lega Pro?
<<Il livello della Lega Pro nel mio girone è abbastanza alto e competitivo visto che ci sono piazze gloriose. Oltretutto, all’inizio della stagione, sulla carta almeno sei squadre puntavano alla vittoria>>.

Nella Casertana come ti trovi?
<<Qui a Caserta mi trovo bene sia a livello di squadra che come vita quotidiana. Caserta è una splendida città e con la mia famiglia ci sto benissimo>>.

A proposito del Grosseto, so che lo segui sempre. Speri di rivederlo in C?

<<Il Grosseto mi è rimasto nel cuore e lo seguo sempre. Spero veramente che torni in Serie C, anche perché mio è dispiaciuto molto averlo visto nelle ultime stagioni tra i dilettanti>>.

Che ricordi hai della tua stagione in biancorosso? Hai magari qualche episodio da raccontare?
<<Sono stati sei mesi belli intensi. Ho trovato una grande squadra, con giocatori forti e un gruppo molto coeso oltre a un presidente (Camilli, ndr) molto passionale e esigente. Ho tanti episodi belli, ma anche divertenti, come quando prima di una trasferta io e Biraschi ci siamo fatti una capigliatura estroversa tanto meritarci la prima pagina sui giornali. Immaginati le seguenti risate nello spogliatoio…>>.

Ti piacerebbe tornare a giocare nel Grifone?
<<Mi sono sentito amato e apprezzato a Grosseto, quindi un giorno poter tornare a vestire la maglia del Grifone sarebbe veramente bello>>.

Che obiettivi ti poni a livello professionale?
<<Vivo al presente e ora come obiettivo ho quello di tornare a giocare, fare bene e raggiungere risultati importanti con la Casertana>>.

Ti lascio chiudere esprimendo un desiderio e un saluto.
<<Il mio desiderio più grande in questo momento è che questo virus sparisca del tutto per poter tornare al più presto su un campo di calcio perché è lì che mi sento vivo e felice. Un saluto particolare va a te Yuri, a tutta la città di Grosseto e ai suoi tifosi e ovviamente a quelli della Casertana>>.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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