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Calcio

Addio Giorgio Barbana, indimenticabile bomber biancorosso

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Grosseto. Riviviamo e ricordiamo attraverso una serie di articoli, che vi riproporremo a partire da questa settimana, il nostro collaboratore Giulio De Paola.
Un grande tifoso biancorosso e appassionato di tutte le discipline sportive. Per lui bastava tifare Grosseto.
Partiamo dall’articolo che scrisse nel 2015 di Giorgio Barbana.

Ci sono giocatori che più di altri lasciano un ricordo indelebile per le proprie prestazioni sportive. Uno di questi a Grosseto è, senza dubbio, il bomber Giorgio Barbana che realizzò tra il 1971 ed il 1973 ben trenta reti in sessanta presenze con la maglia unionista.

È di oggi la notizia della sua scomparsa avvenuta ieri sera a causa di un male che lo ha aggredito cinque mesi fa, una notizia che non può che rattristare tutti gli sportivi biancorossi che non lo hanno mai dimenticato anche a distanza di decenni.

Dopo aver fatto parte della rosa del Bologna nel 1967-68, Barbana trasferì allo Spezia e successivamente giunse in Toscana per militare nella Pistoiese. Nel 1970 si accasò per un anno all’Entella e l’anno seguente fu ingaggiato dal Grosseto che, grazie anche alle sue reti, nel 1973 risalì in serie C al termine di un epico duello con i rivali di sempre del Siena.

Proprio le molte marcature realizzate in biancorosso fecero posare su di lui gli occhi del Palermo e con i rosanero rimase fino al 1976 disputando anche una finale di Coppa Italia. Lasciata la Sicilia, Barbana ritornò in Toscana per quattro anni splendidi a Pisa (129 presenze e 44 reti), poi una esperienza ad Arezzo ed il ritorno a fine carriera a Grosseto con 20 presenze ed una sola rete.

Negli anni successivi rientrò nel suo Friuli per giocare nei dilettanti con il Terzo e l’Aquileia prima di allenare varie squadre locali. Fino a poche settimane fa era il tecnico del Torre Campolongo Tapogliano in seconda categoria, segno di un amore per il calcio che non era mai svanito e che lo aveva portato alcuni anni fa ad indossare di nuovo la maglia biancorossa in un match di vecchie glorie in favore di uno sfortunato ex calciatore maremmano.

Giorgio Barbana era nato il 6 dicembre 1949 e lascia la moglie Ivana, i figli Luigi ed Elisabetta ed i nipoti Giacomo, Riccardo e Matilde a cui porgiamo le più sincere condoglianze.

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Volevo sottolineare che nessuno finora ha ricordato il nome del presidente di quella squadra ma solo il Grosseto calcio e i calciatori perché erano più importanti e rappresentavano la città intera e ogni tifoso si immedesimava nella squadra, mentre in questi ultimi anni si è parlato solo dell’innominabile e del suo gioiello di famiglia e secondo me doveva cambiare il nome della squadra in Camilli F.C.
Io non mi sono mai sentito legato a questa squadra nonostante i giocatori vestissero la maglia biancorossa proprio perché troppo personalizzata dall’accentratore viterbese e sinceramente non ne sento la mancanza

Di quella stagione ricordo altre due partite on particolare. La prima a Pietrasanta vinta 3/11 che ci valse la vittoria del campionato. Mitica trasferta in treno. La seconda l ultima di campionato in casa con la Sarzana dove si fece il famoso funerale al Siena. L auto che portava la bara fu preparata nella carrozzeria Marchetti di piazza Ponchielli. Grosseto non è stato solo camilli

Vedo che siamo diversi coetanei, anche io quel giorno a Siena con il babbo. Ci arrivò di tutto dalle aste delle bandiere a bottiglie di vetro. Mi ricordo che quella estate per ogni auto targata Si c’ era un bagno nella Vasca!
Che Tempi! Il fatto che mi ricordi perfettamente la formazione la dice lunga su come amavamo quei giocatori con BARBANA in testa. Di tutte quelle di Camilli mi ricordo molti giocatori, ma una formazione tutta intera no!Era comunque un calcio di altri tempi con atleti più seri e “vere Persone”.
Contava la maglia e non i soldi.
Comunque sia voglio essere ottimista, risorgeremo! FORZA VECCHIA MAGLIA BIANCOROSSA!

Avevo 14 anni e ricordo che , nonostante ragazzetto, vinsi tante scommesse con un Ristoratore di Pisa che aveva la trattoria a Milano. A quei tempi con i miei genitori andavo quasi tutti i giorni a pranzo da lui, per motivi di lavoro dei miei, e siccome sapeva che ero del Grosseto scommetteva sempre contro il Grifone….gia’….ma in quei 2 anni non capiva che c’era Barbana, per me un idolo alla pari di Prati ,Pruzzo etc etc.
Un mito che vidi in finale di Coppa Italia dove il Palermo perse per pura sfortuna.
Un mito come Trevisan , un mito come Pinilla, gente che faceva esultare la piazza di Grosseto innamorata del calcio.
Adesso esultano perche’ hanno vinto la loro stupida battaglia nel far vedere che il calcio senza l’innominabile a Grosseto forse non ci sara’ piu’.
Grande Mazzolatore, hai colpito in pieno.
Fino alla fine Forza Grosseto !!!!!!!!! Io nel mio piccolo ci saro’…..SEMPRE !!!!

Grazie Mauro, anche se non ci conosciamo ho visto che siamo quasi sempre in sintonia. Per fortuna ci sono ancora a Grosseto persone che hanno testa e cuore e questi sono i veri tifosi.

In questa formazione riconosco , oltre a capitan Carpenetti, Grilli(2° in basso da sinistra) e Miglietta(4°in basso da sinistra), perchè in seguito militarono nell’Argentario(Carpenetti da allenatore, gli altri e 2 da giocatori). Grilli peraltro fu protagonista del vittorioso campionato di 1° categoria 1982-83, insieme agli altri grossetani Fugalli e Savi.

Grande squadra, grandi emozioni, grandi individualità… Ed il magico Barbana a rompere equilibri incandescenti.. Conoscevo meglio Carletto Zecchini, ma il Barbana era un grande attaccante e quel derby della foto segno i famosi 70 km. “di sangue” che ci separano dalla Torre del Mangia..Nostalgia e canaglia.. Torneremo a volare sopra il Campo, con il nostro Grifone spadato, non ho dubbi..!!!!!!

Da sinistra in piedi : Magnoni, Morandi, Landoni, Carpenetti, Burroni, l’ultimo non mi viene
Accosciati: Fusani, Grilli, Barbana, non ricordo, Ciacci
Accompagnatore: Silvio Cherubini
Che squadrone! Stadio sempre stracolmo. Ma allora non c’erano TV e mille partite ogni giorno

L’ultimo in alto è Spagnesi, quello in basso accanto a Ciacci è Mario Miglietta. O Grifo 1912, da quando sei in pensione perdi i colpi!

Mitico Barbana ( quando passa Barbana trema tutta la Toscana). E mitica foto al Rastrello di Siena con i vari Magnoni, Ciacci, Landoni, Fusani, Morandi, Grilli, Barbana il terzo da sinistra e mitico Silvio Cherubini D.S. Grossetano doc anzi Marinense con il montgomeri bianco portafortuna.La foto mi sembra proprio quella relativa alla famosa partita con gli scontri.Rip campione di altri tempi e con un calcio di altri tempi e con giocatori e dirigenti grossetani .

La storica partita del Rastrello dove di fatto vincemmo il campionato. Ci rubarono una vittoria sacrosanta perché l’arbitro si caco’ sotto ma nonostante tutto riuscimmo a pareggiare e a tenerli a distanza. E che rissa in gradinata dove i senesi ci avevano teso l’agguato. Una partita è una stagione indimenticabile.

Scusate ma io sono un nostalgico avevo solo 13 anni a quel tempo, ma a guardare quella foto provo le stesse emozioni e sensazioni come se fossi li, in quel di Siena, momenti fantastici altro calcio. Barbana per me e’ stato un idolo di quei tempi paragonabile a Pinilla dei nostri tempi, davvero uno dei piu’grandi bomber che i l Grosseto abbia mai avuto, davvero ricordi bellissimi ciao Giorgio riposa in pace. Guardando questa foto che dire, il dispiacere per vedere la fine di questa gloriosa societa’ e’ grandissimo. Speriamo che anche nel ricordo di questi grandi calciatori, che hanno fatto la storia dell’us Grosseto 1912 ci si possa risollevare al piu’ presto perche’ la storia non si puo’ cancellare cosi’di schianto.

Chi dice che il Grosseto è stato solo Camilli si fissi bene in testa questa foto e si documenti. Non Sa Cosa si è perso. grande squadra che vinse la serie D dopo uno storico duello col SIena, stadio sempre pieno e grande festa finale in piazza Dante. Fior di giocatori con Barbana una spanna sopra gli altri. È quella era serie D, ma come ci siamo divertiti! Meditate gente, meditate

Quanta verità in queste parole !

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