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Calcio

Andrea Casamenti: “Nessun incontro previsto con le associazioni sportive per parlare di sagre”

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ORBETELLO -” Casamenti: nessun incontro previsto con le associazioni sportive per parlare di sagre. Smentisco categoricamente questa evenienza , in quanto come amministrazione comunale abbiamo fatto sapere chiaramente che fino a quando non si pronuncerà il governo dettandoci linee guida , noi non potremo affrontare il problema”. Quindi nessun incontro. Siamo convinti, però, che il problema sagre sia una grossa gatta da pelare , non solo per il sindaco Casamenti, ma per tutti i sindaci e le amministrazioni coinvolte  e che contatti con le varie componenti trasversalmente e ufficiosamente  in queste giornate siano se non d’obbligo , quasi naturali.

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C’è da considerare anche L’indotto di tutti i fornitori alimentari, materiali ecc
non è così semplice avere la ricetta giuata

Limitare le sagre (in un momento del genere) è corretto… Abolire le sagre, invece, è sbagliato (e anche dannoso in un secondo momento per i ristoratori stessi.. ed ora spiegherò il perchè di queste due affermazioni).
Limitare le sagre (esempio imponendo un limite massimo di posti a sedere) potrebbe far si che entrambe le parti (ristoratori e sodalizi sportivi) riescano ad affrontare più che dignitosamente la stagione turistica del nostro territorio e farsi il solito gruzzoletto per l’inverno.
Abolire le sagre, invece, potrebbe essere un grave errore… il Calcio ad oggi può essere tranquillamente considerato un settore economico (considerando la mole di denaro che circola) ed abolire le sagre vorrebbe dire mettere in ginocchio un interno settore… I ristoratori (giustamente arrabbiati per la situazione generale) magari non hanno però considerato che le società in inverno garantiscono comunque delle entrate quasi certe.. basti pensare a tutte le squadre che vanno in trasferta e per forza di cose si servono dei ristoranti per il pranzo… o del bar per la merenda dopo la partita prima di ripartire (dal settore giovanile alla prima squadra… moltiplicato per la grande maggioranza delle società iscritte ai campionati dalla terza categoria all’Eccellenza).
La situazione non è facile e lo capiamo tutti… ma, rivolgendomi ai ristoratori, dico di fare attenzione con queste proteste nei confronti delle sagre, perchè l’estate (anche senza quest’ultime) potrebbe non essere comunque troppo rosea ed in più ci sarebbe il carico di un inverno ancora più povero.

Spese per la manutenzione, iscrizione ai campionati, materiale per i ragazzi (settori giovanili) spese di luce e acqua…
Prima cose che mi vengono in mente, sapete che ammontano solo queste a oltre 20 mila euro vero?
Parlate tanto per parlare

parlare di sagre in una situazione del genere è da persone poco serie.in una situazione drammatica per l’italia mi si viene a dire come possono iscriversi le squadre il manto erboso e via dicendo.bene e i disoccupati tutti gli stagionali che non lavoreranno l’industrie la cassa integrazione.amici cerchiamo di essere persone serie i campionati dilettanti sono un problema purtroppo per voi però è l’ultimo dei problemi

vabè, i giocatori non prenderanno nemmeno un rimborso per la benzina, e chi vuol giocare viene gratis.Ma, e c’è sempre un ma… con cosa le paghiamo le iscrizioni ai campionati, per mantenere gli stipendi dei dirigenti federali ???.

Voglio vedere come fanno le società ad affrontare i prossimi campionati… Senza sagra, ma soprattutto senza l’aiuto delle varie istituzioni il calcio dilettantistico morirà

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