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La Gea Basketball Grosseto incappa in una brutta giornata sul parquet della Simus Monteroni (78-54)

Simus Monteroni-Gea Basketball Grosseto 78-54
MONTERONI: Caniglia 13, Banchero 20, Perinti 1, Picchi 2, Santini 2, Manetti 7, Lenardon, Piattelli 18, Brocco, Tognazzi 3, Milano, Bovo 12. All. Rossi V. All. Oldrini.
GEA GROSSETO: Scurti 13, Ignarra 4, Mezzani, Biagetti 3, Romboli 9, Ense 9, Mari 16, Baccheschi. All. Marco Santolamazza.
ARBITRI: Pannelli di Montecatini e Lazzeri di Prato.
PARZIALI: 22-14, 42-26; 55-41.
USCITO PER FALLI: Scurti.
Continua il momento no della Gea Basketball Grosseto, sconfitta nettamente (78-54 il finale) sul campo del Monteroni Basket nella seconda giornata del campionato di divisione regionale 1. I ragazzi di Santolamazza sono incappati in una brutta giornata, che ha portato alla sesta sconfitta nelle ultime sette partite. La partenza è stata sufficiente, dopo aver chiuso sotto di otto punti il primo quarto, Ense e compagni sono risaliti fino al -4 prima di andare al riposo con un ritardo di 16 lunghezze. Qualche segno di risveglio c’è stato nel terzo quarto, prima di un disastroso ultimo periodo che ha consentito la formazione senese di chiudere con un vantaggio di 24 punti e di ribaltare anche il risultato dell’andata, che aveva visto i grossetani vincere di 10 punti. La Gea si è presentata sul campo di Monteroni con soli otto elementi, visto che all’ultimo momento ha dato forfait anche il capitan Edoardo Furi.
«Le cose non stanno andando – mastica amaro il coach Marco Santolamazza – dobbiamo uscire quanto prima da queste sabbie mobili. Bisogna ripartire riprendendo ad allenarsi bene nel corso della settimana, perché quello che ci aspetta sarà un mese complesso. Domenica arriva la capolista Certaldo, poi ci aspettano due trasferte impegnative. Dobbiamo capire se abbiamo voglia di cambiare il volto alla nostra stagione o se vogliamo continuare a vivacchiare. Dobbiamo riprendere a giocare di squadra e ad avere l’atteggiamento giusto, non come domenica, quando abbiamoi cominciato a mollare alla fine del terzo quarto. Il problema non sono gli avversari ma noi».