Dopo il deludente pareggio (2-2) di ieri contro il Mobilieri Ponsacco, il Grifone deve cominciare a fare i conti con la realtà. Ormai, il successo finale è (salvo miracoli) impossibile, mentre c’è da difendere un posto nei play-off, visto che a soli 3 punti dai maremmani e dal Tau c’è ancora il Seravezza, ieri sconfitto tra le mura amiche.
COSA FUNZIONA In una prestazione complessiva sicuramente insufficiente, salviamo il secondo tempo, in particolare la reazione che gli unionisti hanno avuto quando sono andati sotto. I cambi di Romairone e Porcu per Rinaldini e Macchi hanno avuto un effetto positivo. La squadra è migliorata e lo si è visto proprio nella ripresa dove, col passare dei minuti, la manovra biancorossa ha preso a macinare occasioni, fino a trovare prima il pari e poi la rete del temporaneo sorpasso con Romairone. Insomma, in questo momento segnare dei gol non è un problema, caso mai ne vengono realizzati pochi rispetto alle occasioni create.
COSA NON FUNZIONA L’incapacità di tenere un risultato è il cruccio di questa squadra. Ieri, per l’ennesima volta, il Grosseto ha gettato alle ortiche la possibilità di compiere un salto in classifica. Sbagliata la squadra scesa in campo, errato l’atteggiamento iniziale, imperdonabili gli errori sui gol ospiti, entrambi evitabili. D’altronde, come abbiamo già avuto modo di dire, il Grosseto è una squadra forte, ma non così da tanto da ammazzare il campionato come era nelle intenzioni di patron Lamioni. Resta il valore ottimo di un gruppo che continua ad essere il meno battuto del girone e addirittura ancora senza sconfitte in trasferta, ma c’è un dato che fa capire i limiti biancorossi. Parliamo del numero di pareggi, 15 in 29 incontri (pari al 51,72%). In tutti i gironi di Serie D, solo la Folgore Caratese (girone B) ne ha ottenuti altrettanti, ma in 33 partite (ovvero il 45,45%). Di sicuro, una squadra costruita per vincere il campionato non può pareggiare tutte queste volte, spesso poi con squadre di bassissima classifica. Ad esempio, con le attuali ultima e penultima del girone E, ovvero Mobilieri Ponsacco e Cenaia, i biancorossi su 12 punti disponibili complessivi ne hanno raccolti solo 6. Capite bene con i 6 punti mancanti dove sarebbe stato adesso il Grifone. Dà fastidio, poi, vedere ultimamente il Grosseto sempre costretto a rincorrere, come se ci fosse bisogno di prendere uno o più schiaffi prima di cominciare a reagire e a giocare. Oltretutto, con il Mobilieri Ponsacco hanno steccato molti interpreti. Pessima soprattutto la fase difensiva. Subire gol come quelli di ieri, in particolare il 2 a 2, in pieno recupero e a difesa schierata, è il sintomo di un problema ormai cronico e apparentemente irrisolvibile con gli attuali interpreti.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI Rimangono 5 partite al termine del campionato. Il Grosseto ripartirà con la trasferta a Piancastagnaio, contro l’attuale capolista. I biancorossi non sono inferiori agli amiatini (fin qui, primi con merito al pari del FolGav, altro protagonista positivo), ma se ripeteranno la prestazione offerta ieri non avranno scampo. La speranza è che mister Malotti riesca a tirar fuori dai suoi ragazzi la voglia di riscatto per espugnare il Comunale di Piancastagnaio. Un regalo per loro stessi, per la proprietà che ha speso moltissimo e per i tifosi unionisti, questi ultimi sempre all’altezza della situazione.
https://youtu.be/__QjaWoJmeY https://www.youtube.com/watch?v=E38RcKZUHrw&t=32s
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Il tecnico del Roselle, purtroppo, a fine gara non ha rilasciato nessuna dichiarazione.