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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo il girone d’andata. Si tratta di un bilancio agrodolce

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Il Grosseto sceso in campo nel 2 a 2 contro il Montevarchi (foto di Noemy Lettieri per Us Grosseto 1912)

Il Grifone ha concluso l’anno solare col pareggio casalingo per 2 a 2 contro l’Aquila Montevarchi. È così sfumata l’occasione per accorciare sulle battistrada, ma ancora nulla è perduto. Il bilancio di queste prime 17 partite di campionato vede i biancorossi al quarto posto in classifica, a pari merito col Livorno, a quota 32 punti. La terza posizione, occupata dal FolGav dista 2 lunghezze, mentre a 3 c’è il Seravezza e a 4 troviamo la capolista Pianese. Un bilancio tutto sommato positivo, fatto di 8 vittorie, 8 pareggi e 1 sola sconfitta. Le reti segnate, però, nonostante un attacco potenzialmente letale, sono state solo 25 (media 1,47 a incontro). Gli unionisti hanno il sesto miglior attacco del girone E, preceduti da Pianese (33), Seravezza (32), Ghiviborgo (32) e Livorno (27). A livello difensivo, invece, con 12 reti al passivo, i grossetani vantano la seconda miglior difesa dietro il Follonica Gavorrano con 10 gol subiti. Come rendimento casalingo, poi, con 18 punti su 27, i grossetani sono terzi, dietro al Follonica Gavorrano (21 su 27) e al Ghiviborgo (21 su 24). Al contrario, a livello esterno (e nonostante l’imbattibilità) gli unionisti sono sesti con 14 punti conquistati su 24 disponibili. In tal caso è il Livorno a primeggiare con 20 punti, seguito da Pianese (18), Seravezza (17), Tau e Figline (entrambi con 15). Tra i numeri da evidenziare, giova ricordare che il Grosseto è andato a segno con 10 giocatori differenti e che Marzierli è stato il più prolifico con 9 centri. Le partite, poi, dove gli unionisti hanno mantenuto la porta inviolata sono state 6, mentre ieri, per la prima volta, hanno subito più di 1 gol. In ogni caso, solo in 2 match i grossetani non hanno segnato, ovvero nel pari casalingo contro la Sangio e nella sconfitta interna col San Donato Tavarnelle. Insomma, un rendimento complessivo buono, ma che avrebbe potuto essere ottimo se i grossetani avessero saputo sfruttare le numerose occasioni avute per avvicinare o agganciare la vetta.
LA 17ª GIORNATA Ieri abbiamo assistito a un Grosseto dai due volti. Vediamo cosa ha o non ha funzionato e cosa dobbiamo aspettarci.
COSA HA FUNZIONATO Sicuramente positiva la capacità di reazione dopo lo svantaggio. Finalmente a segno, poi, Rinaldini, anche se su rigore, ma era importante che il numero 10 unionista si sbloccasse. Quasi inutile sottolineare la grande capacità realizzativa di Marzierli, uno che fa sempre il suo dovere.
COSA NON FUNZIONATO Ieri hanno steccato diversi big, soprattutto nel primo tempo e solo le sostituzioni e gli spostamenti tattici effettuati nella ripresa hanno consentito al Grifone di ribaltare il risultato. Tuttavia, i biancorossi non hanno saputo mantenere il vantaggio e, quel che è peggio, hanno subito entrambe le reti con la difesa schierata. Si tratta di un errore madornale che ormai fa parte del corredo tecnico-tattico del Grosseto, raggiunto definitivamente per la sesta volta dopo essere andato in vantaggio. I biancorossi soffrono certe palle lunghe sulle quale prendono puntualmente gol, ma si fanno trovare impreparati anche in una situazione come quella dello 0 a 1, dove a difesa schierata si sono fatti infilare come polli a tempo ormai scaduto. Forse una pecca mentale sulla quale lavorare intensamente, perché è inaccettabile che una delle squadre candidate alla vittoria finale continui a gettare al vento occasioni su occasioni per salire in classifica. Tra l’altro, gli unionisti difficilmente subiscono in ogni partita più di un paio di conclusioni pericolose nello specchio della porta, ma spesso ciò basta agli avversari per andare a segno pareggiando o addirittura vincendo come ha fatto tempo fa il San Donato. Insomma, fa ancora più rabbia pensare a una squadra che prende quasi sempre gol a difesa schierata e in una delle rare occasioni concesse agli avversari.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI Il girone di ritorno dovrà essere condotto con altro piglio. La squadra deve ritrovare certezze e qualche giocatore appannato da troppe giornate. I biancorossi ospiteranno Livorno, Tau e Follonica Gavorrano, mentre faranno visita a Seravezza e Pianese. Ad ogni modo, non sono solo gli scontri diretti a dover preoccupare (visto che è stato vinto solo quello allo Zecchini col Seravezza), ma anche quei match sulla carta abbordabili o facili, dove gli unionisti hanno lasciato punti che stanno pesando in classifica. Basti pensare ai pareggi con Ponsacco e Sangio. Quattro punti mancanti che avrebbero portato il Grifone in testa alla classifica insieme alla Pianese. Vedremo, poi, se i nuovi innesti (compresi quelli che arriveranno a gennaio) sapranno apportare linfa nuova alla squadra che, probabilmente, ha il primo avversario in se stessa, nelle proprie paure e nelle proprie ansie. Il Grosseto, però, è forte, deve solo ricordarselo più spesso e mettere in campo quella giusta dose di cattiveria agonistica che troppo spesso è mancata. Insomma, più spada e meno fioretto.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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La mia valutazione (per quel poco ovvero nulla che conta) del girone d’andata del Grifone e delle prospettive è molto meno ottimistica, in rapporto, si capisce, alle aspirazioni e alle speranze iniziali. Ogni volta che si è presentata l’occasione per dare una svolta perentoria a questo campionato, puntualmente, sistematicamente, anziché tirare fuori i famosi “attributi” e gettare il cuore oltre l’ostacolo, il Grosseto ha steccato in maniera clamorosa ed è venuta fuori una prestazione insoddisfacente e/o sconclusionata, vedi ieri, e questo, dato che siamo ormai a metà torneo, induce a ritenere che non possieda le doti tecnico-agonistiche e la mentalità della squadra in grado di conquistare la promozione. È superfluo precisare che in linea teorica c’è ancora la possibilità di vincere e stravincere Il campionato, ma occorrerebbe un cambio di marcia che onestamente appare piuttosto inverosimile: da cosa o da chi dovrebbe essere determinato? Insomma, mi sento di dire che nel sacco di Babbo Natale per i tifosi biancorossi ci sono poche certezze e tante perplessità, scarsa soddisfazione e un bel po’ di delusione. Se poi il girone di ritorno si trasformerà in una cavalcata trionfale, sarò felicissimo di ammettere che non avevo capito un tubo e chiederò venia per non aver avuto fiducia. Buone feste a tutti.

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