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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo la 19ª giornata. Di nuovo il buio

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Si è chiusa con l’immeritata sconfitta interna (0-1) contro l’Olbia anche la 19ª giornata, ultima di andata, del girone B di Serie C. Poche occasioni per parte, ma i sardi, cinici, hanno colpito proprio al 90′ con una prodezza di Udoh, ex-Pianese, abituato a calcare lo Zecchini con la maglia amiatina ai tempi della C.
COSA FUNZIONA
Contro l’Olbia buona la fase difensiva per quasi tutto il match. Tra l’altro, il Grosseto ormai sa di poter contare su una batteria di centrali interessanti e su uno dei migliori portieri del girone. Ottima prova, poi, di Raimo tanto sulla fascia destra che sinistra.
COSA NON FUNZIONA
Classifica, attacco, fase offensiva e mancanza di continuità. Queste sono le grandi carenze di questo Grosseto che è tornato ad essere penultimo, perdendo, però, solo un punto dalla Pistoiese e dalla Viterbese. L’attacco è nuovamente il peggiore d’Italia a livello di campionati professionistici (insieme a Giana Erminio e Salernitana, che ha giocato una partita in meno); la fase offensiva è a dir poco sterile e prevedibile e il Grifone non riesce a dare continuità ai propri risultati. Ieri, come altre volte, avrebbe potuto essere una partita di quelle che fanno svoltare la stagione, ma non è stato così. Tra l’altro, i biancorossi non sono riusciti a “espugnare” il proprio terreno di gioco per tutto il girone d’andata. Un’impresa negativa che li accomuna a Genoa, Vicenza e Pro Sesto in tutto il panorama professionistico. Genoa e Vicenza, però, hanno ancora una giornata per tentare di interrompere questa situazione. Inutile aggiungere, poi, come lo stesso Magrini non sappia più a quali santi rivolgersi per uscire da questa situazione. La mossa di togliere un attaccante per mettere in avanti Gorelli è stata quella della disperazione. Avrebbe avuto un senso lasciando in campo l’attaccante sostituito, ma visto anche il risultato conclusivo c’è poco altro da aggiungere. Dubbi pure sui cambi. Ad esempio, perché non far entrare Artioli (descrittoci in ottima forma) quando è uscito un più che positivo Piccoli? Tra l’altro, la brutta abitudine di non venire in sala stampa non consente ai giornalisti che sono lì per lui e per la squadra di porre le domande del caso. Sia chiaro, la stima e l’affetto per Magrini come tecnico e come persona sono immutati, ma è pur vero che in una stagione così complicata anche lui ci sta mettendo del suo. È altrettanto vero che nella rosa messagli a disposizione non ha trovato giocatori funzionali alle esigenze del Grifone attuale. In altre parole, sono state fatte scelte sicuramente sbagliate su alcuni giocatori che, dati alla mano, non hanno reso affatto e ormai risultano estranei al progetto unionista.
COSA ATTENDERCI
Nulla è ancora compromesso, ma la situazione è davvero allarmante. C’è un intero girone di ritorno da giocare che inizierà dalla proibitiva trasferta contro la corazzata Modena, formazione reduce da 11 successi consecutivi. Sembra passato un secolo da quando allo Zecchini il Grosseto ha fermato gli emiliani sullo 0 a 0 sfiorando quella che sarebbe stata una vittoria tutto sommato meritata. Quel promettente Grifone sempra essere sparito definitivamente, avvolto nei suoi limiti e nelle sue insicurezze. Servirebbe un mercato invernale in grado di cambiare volto alla squadra, ma, al momento attuale, la cosa non è possibile. La proprietà ha già fatto il massimo e diventa difficile chiederle ulteriori sforzi. Dunque, a meno che entro l’anno non arrivino novità di vario tipo, il mercato al quale potrà aspirare al massimo il Grosseto sarà prima di tutto legato a eventuali partenze.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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La società farà come crede, certo che un’eventuale retrocessione è sempre un fallimento e raggiungerla dopo NON aver rinforzato la squadra sarebbe ancora più deprimente.
Poi rimarrebbero da capire le prospettive future…

Il Grosseto attuale è una squadra senza gioco, senz’anima e quindi, inevitabilmente, senza prospettive, ovvero con una prospettiva certa e chiara come il sole: la serie D. Cosa “fuziona” in una squadra che in un intero girone d’andata ha raccolto tra le mura amiche soltanto 6 punti e che ha segnato “mezzo” goal a partita? La risposta è drammaticamente semplice: NIENTE. Se, come pare certo, non arriveranno rinforzi in grado di determinare una svolta radicale nel gioco e nel rendimento, si può solo ambire ad evitare l’ultimo posto e la retrocessione diretta, ma anche questo tragicomico obiettivo potrebbe rivelarsi un’impresa proibitiva. Va poi detto che, quand’anche riuscisse ad accedere ai playout, una squadra così fragile, misera tecnicamente e poco combattiva avrebbe il destino segnato. Non si può fare a meno sotto constatare che sotto l’albero di Natale i tifosi biancorossi trovano solo amarezza e delusione.

COSA NON FUNZIONA
L’allenatore. La squadra priva di una guida lucida e sul pezzo, pur con evidenti limiti, si barcamena come può… ma l’assenza di gioco, gli schemi inesistenti, e le sostituzioni spesso più errate dell’11 inizialmente schierato, rendono il divario con l’avversario incolmabile.

Personalmente ho avuto sempre stima e fiducia nei confronti di Magrini, ma è innegabile che esista una legge non scritta in base alla quale, quando una squadra non ha gioco né risultati, la “cura” prevede in primis un cambio della guida tecnica e ciò normalmente avviene anche trovandosi in condizioni molto meno deteriorate e compromesse di quanto lo sia quella biancorossa attuale. Comunque sia, prescindendo dal fatto che è molto dubbio che si riesca a trovare un mister di buon livello disposto a calarsi in una situazione terribile come quella del Grifone d’oggi, il fatto che si prosegua imperterriti con Magrini al suo posto la dice lunga sull’accettazione di uno status quo che sappiamo tutti bene dove porta.

Pure io massima stima di Magrini, ma è evidente che così non si può andare avanti… ci sta mettendo parecchio del suo, i suoi comportamenti (spesso non si presenta neppure in conferenza) non alimentano certo comprensione, abbiamo dei calciatori in prestito arrivati con buone aspettative che non giocano mai (più di perdere non so quale danno si possa fare) o vengono inseriti all’87’… mi immagino lo spirito che ci possano mettere, soprattutto vedendo che sono pochi quelli che meritano di giocare sempre. Non vedo neppure troppo feeling tra squadra e allenatore. In caso di retrocessione sarà comunque doveroso cambiare guida tecnica, e allora tanto vale allontanarlo adesso.. maghi non arriveranno, ma tentare di risollevare il morale di una squadra già rassegnata è un dovere!! Con Magrini sarà sempre più notte fonda, anche vincere una partita non ha cambiato niente, ormai il rapporto è logoro. E comunque ribadisco che saremo pure scarsi, ma con scelte adeguate..4/5 punti in più li avremmo potuto tranquillamente avere.

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