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Geotermia, Lolini e Ulmi: “I ritardi sul Fer2 con i fondi per le aree geotermiche preoccupano, così come le parole del sottosegretario Todde sulla possibile consultazione pubblica”

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I ritardi, o il quasi silenzio, che regna attorno al Fer2, il decreto che dovrebbe prevedere gli incentivi per le aree geotermiche, ci preoccupa”. Lo affermano il deputato della Lega Mario Lolini e il consigliere regionale Andrea Ulmi. “Da tempo le aree geotermiche attendono notizie – affermano Lolini e Ulmi- visto che il decreto era stato annunciato per lo scorso mese di febbraio e via via rimandato, con la giustificazione del Covid, fino a pochi giorni fa quando il sottosegretario allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, è tornata sul tema rispondendo ad alcune interrogazioni ed affermando che nelle prossime settimane saranno acquisiti i pareri della Conferenza Unificata e dell’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente, aggiungendo anche che potrebbe svolgersi una consultazione pubblica”. Oltre che sui ritardi che stanno facendo insorgere molti operatori del settore, Lolini e Ulmi sono preoccupati proprio per l’aspetto della consultazione pubblica. “Dalla zona della Valdicecina – affermano- che è quella a maggior impatto dell’area geotermica, che insiste tra le province di Pisa, Grosseto, Siena e Livorno e che in quella di Grosseto coinvolge sia l’area boracifera che amiatina, si teme proprio la consultazione pubblica, cioè il referendum, paventato dal sottosegretario. In questo caso si continuano a perdere di vista le differenze di questa fonte energetica sui vari territori. Nell’area boracifera, infatti, i soffioni sono naturali e da oltre 200 anni si utilizza l’energia del sottosuolo per scopi industriali e per la produzione di energia elettrica. Diversa è la situazione del Monte Amiata dove il dibattito sullo sfruttamento geotermico è ancora aperto e dove, come Lega di Grosseto, abbiamo sempre detto di no a nuovi impianti da affiancare a quelli già esistenti”. A sorprendere in questo caso è l’atteggiamento del Pd. “Molti dei comuni che insistono nelle aree geotermiche sono a guida Pd – affermano Lolini e Ulmi- ed anche durante le ultime regionali abbiamo ascoltato promesse collegate proprio a quel Fer2 che ci sembra ancora lontano dal vedere la luce del sole, eppure nessuno sembra alzare la voce, con un Governo per loro amico, di fronte ad un preoccupante ritardo”. Se Lolini è pronto a dare battaglia in Parlamento, dove si sta giocando la partita, Ulmi è pronto ad attivarsi con la nuova giunta regionale. “La Regione gioca un ruolo fondamentale su questa partita – afferma- e sono pronto, con i colleghi della Lega, a chiedere l’intervento dell’assessore all’Ambiente Monia Monni, sperando che anche le altre forze politiche, i sindaci delle aree boracifere e il Cosvig, il Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche, siano pronti a fare fronte comune con noi per arrivare ad una soluzione della problematica”.

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