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Stefano Senesi atleta del Triathlon Grosseto ricorda le emozioni della gara di Barcellona, prima dello stop per l’emergenza sanitaria

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Grosseto. “L’Ironman, è la massima distanza del triathlon. La parola stessa mi ha sempre messo in soggezione, è infatti avevo ragione” spiega Stefano Senesi, quando racconta, la sua ultima gara di Barcellona, prima dello stop dovuto all’emergenza sanitaria. L’atleta del Triathlon Grosseto aggiunge “La preparazione è lunga e impegnativa. Ho sempre guardato i “Veterani” del gruppo con un pizzico di “Invidia” per aver affrontato quelle distanze. Poi arriva il momento di prendere coraggio e cercare la gara giusta e iscriversi. Da lì in poi non ci sono più scuse. Programmi ogni singola prova, con il coach. Carico e scarico degli allenamenti, orari improbabili e sacrifici importanti. La stanchezza si fa sentire e i dolori muscolari sono fissi ogni giorno. La compagnia dei lunghi in bici è una mano santa. Due parole, tanti chilometri e ancora più sorrisi e condividere una passione con tutto il Triathlon Grosseto. La volontà a volte non basta, perché la stanchezza prende il sopravvento e solo il programma pianificato a tavolino ti da una boccata di aria. I giorni passano e l’ansia di gareggiare sale sempre di più. I giorni precedenti alla partenza per Barcellona sono un misto di emozioni, paura di non “Finire” e voglia di vedere i frutti del sacrificio di tanti mesi. La linea della partenza è un emozionante incrocio di sguardi con gli atleti presenti, ma più di tutto cercare gli occhi della mia compagna per un saluto e un in bocca al lupo che mi da la carica giusta per prendere il via. Il nuoto dura poco più di 60′. La prova bici è lunga e faticosa, ma in poco più di cinque ore è finita anche quella. La corsa finale è emozionante. Durante la maratona di quarantadue chilometri nei primi 20, 25, tutto va secondo i programmi. Le gambe girano bene e la testa sopporta tutto, poi inizia la crisi che era inevitabile. Le gambe si fanno pesanti e le energie scarseggiano. Di nuovo gli occhi emozionati della mia compagna mi danno la forza per non mollare. Arrivano finalmente gli ultimi chilometri e poi il tappeto rosso, quel tappeto dove magicamente tutto scompare. Fatica, dolori e sacrificio, di colpo si trasformano in gioia, felicità di aver raggiunto un obbiettivo tanto sudato. Gli occhi si riempiono di lacrime di gioia e finalmente spunta il sorriso di sollievo che aspettavi da dieci ore e otto minuti. Che bella esperienza, un ricordo ancora più bello in questi giorni difficili che tutti noi stiamo vivendo. Speriamo di iniziare presto a godere di nuovo di questa bellissima disciplina” conclude Stefano Senesi atleta del Triathlon Grosseto. Massimo Galletti

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