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Calcio

Il punto dopo la sesta giornata di Prima Categoria: Monterotondo e Aurora superstar

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AURORA E MONTEROTONDO: DUE 3 A 1 PER COMANDARE IL PROPRIO GIRONE Due grossetane si issano in vetta ai rispettivi gironi dopo la sesta giornata di campionato: non è proprio fatto usuale e per questo è giusto metterlo sotto la lente di ingrandimento. Si tratta di un risultato parziale, certamente, ma Monterotondo e Aurora Pitigliano meritano copertina ed elogi per quanto mostrato fino a qui. I rossoverdi si sono andati a prendere il primato (in coabitazione) superando fuori casa il fin qui imbattuto Saline, per una gara che può davvero rappresentare un trampolino di lancio importante: squadra costruita bene, con una difesa che concede poco e in avanti il trio offensivo Ferretti-Brondi-Romeo gira a meraviglia. L’Aurora, invece, sta vivendo un ottobre da favola, avendo inanellato contro il Paganico (apparso comunque vivo e tenace) il quinto successo di fila. I gialloblù hanno risposto bene nel primo appuntamento a difesa del primato con una fisionomia di squadra simile al Monterotondo: difesa di livello e un attacco che, con Paoloni, Formiconi e Sequino offre grandi garanzie. In entrambi gli ambienti c’è fiducia ed entusiasmo..perchè non continuare?

NEANIA E ALBERESE OK Tra le squadre grossetane, anche Neania e Alberese escono vincitrici dall’ultimo turno di campionato. I giallorossi vìolano come da pronostico il campo del Pianella, ottengono il terzo successo in quattro gare (ko solo con la capolista) e tornano a respirare aria di playoff con un Cencini che rappresenta la nota lieta della stagione: quattro i gol per il centrocampista neoarrivato. Il team del Parco, invece, inizia a ingranare dopo un inizio difficile e l’acuto di Massieri regala il secondo successo e il sorpasso sulla avversaria di turno Amiata: la squadra sta assumendo la giusta fisionomia per portarsi in zone tranquille di classifica.

LA SITUAZIONE DELLE ALTRE Pareggio con rimpianti per l’Argentario, che prima va sotto in casa e poi si vede raggiungere da un Montalcino che comunque ha tutt’altro spessore della formazione dell’anno scorso. I padroni di casa chiudono alla fine in nove, ma nonostante tutto, rimangono in orbita playoff. Succede di tutto in San Quirico-Castell’Azzara, tra espulsioni, rigori sbagliati e chi più ne ha più ne metta: i giallorossi vanno rocambolescamente ko nel finale, dopo essere passati in vantaggio, passando dall’euforia alla delusione nell’arco della gara. La Castiglionese, invece, rimane per 85 minuti in vantaggio nella trasferta di Scarlino, venendo raggiunta su rigore in piena zona Cesarini: tanto rammarico per l’occasione persa, ma anche la consapevolezza che, con un calendario più “morbido”, i rossoblù si sono dimostrati all’altezza della situazione. Il Quercegrossa batte di misura il Valdarbia e diventa l’antagonista del Pitigliano, mentre Ponte d’Arbia e Gracciano si dividono la posta in palio.

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Visionato Montalcino…buona squadra, manca un po’ di concretezza in attacco, ma gioca un buon calcio. Quote di livello, in particolare PIerangioli in attacco ( gran gol) e Russo a centrocampo (maturita’ tattica nonostante l’eta’) che con Dezi accanto puo’ solo screscere .In difesa bella coppia Chellini / Bianciardi.

D’accordo con te, ma vorrei segnalare i gemelli Barbi, gran fisico, possono essere determinanti in attacco, anche se non sono bomber puri. Comunque delle squadre viste a S. Stefano la migliore è stata il S. Quirico, bella difesa e ottimo centrocampo, forse manca qualcosa in attacco, ma si sa per vincere i campionati bisogna avere una difesa quasi imperforabile. All’ argentario per batterli ci volle un a prodezza di Castriconi.

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