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Calcio

La favola di Aly, scappato dalla morte in Africa ora segna per il Ribolla

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Un gol per dimenticare per un attimo le atrocità della vita. Una rete e poi l’esultanza sfrenata, la corsa, l’abbraccio coi compagni, e gli occhi di un giovane già scavato che si sciolgono in una gioia immensa. E’ la storia di Jom Alieu migrante umanitario ospite da alcuni mesi della struttura Le Venelle di Ribolla, ma anche attaccante della formazione del paese che milita in Terza categoria. Nato in Senegal nel 1996 Jom Alieu, chiamato da tutti oramai amichevolmente Aly, è uno degli esempi migliori di integrazione. Una favola di sport: col calcio che spesso divide per via del colore della pelle, in questo caso unisce e racconta una vera e propria favola. Nato in Senegal, Aly da bambino è stato costretto a scappare dal proprio villaggio natio per approdare con la famiglia in Gambia, dove inizia a studiare ed a dare i primi calci al pallone. In Gambia però il villaggio in cui risiede viene raso al suolo da un conflitto tra bande locali, la mamma e la sorella restano uccise, Aly, con due fratelli più piccoli ed il padre però riesce a fuggire. Arriva sulle coste africane e sale su un barcone della speranza. Giunge in Italia il marzo scorso, ma perde i contatti col il resto della famiglia. Poi l’arrivo al centro di accoglienza per migranti di Ribolla, l’ambientamento, e da quest’anno si allena e gioca con la società bianconera. Domenica, dopo alcune prestazioni positive, Aly ha segnato nella sfida di campionato tra Ribolla e Atletico Arcille. un gol per dimenticare l’amarezza della vita, una corsa senza sosta per abbracciare i suoi nuovi amici, compagni di squadra e allenatore: un gol per guardare al futuro con maggiore positività. “Sono felice – ci ha detto il ragazzo-, per me essere in Italia è come essere in Paradiso. Sono contento di essere stato accolto nel Ribolla”. La società, il mister Luciano Frati, ed i compagni lo hanno fatto sentire da subito come uno di loro. Ed Aly li sta ripagando a suon di sorrisi e di scatti sulla fascia. Domenica è arrivata la sua prima rete in campionato ed una grande prestazione. Ma la sua partita più difficile resta quella di riabbracciare il padre ed i suoi fratelli.

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