GROSSETO. In molti in questa parte di stagione hanno dato la colpa ad un problema psicologico per le rimonte subite dal Grosseto nel secondo tempo. La squadra ha paura di vincere e di subire il pari; questo era la scusante che poteva anche essere plausibile con i biancorossi che arretravano il baricentro del proprio gioco.
Niente affatto. Il problema è fisico e il match di Perugia lo ha dimostrato in maniera netta ed evidente. Dopo un ottimo primo tempo dove gli undici maremmani chiudevano bene gli spazi per ripartire con Ferretti, Marotta e l’abile Bombagi ad inserirsi tra le righe, nella seconda frazione di gioco i ragazzi di Cuccureddu sono spariti, indipendentemente dall’ingenua espulsione di Legittimo.
La squadra in effetti durante la settimana si allena con ritmi blandi e solo nella giornata della ripresa degli allenamenti dopo l’incontro domenicale viene affidata al preparatore che dà intensità e cura molto la parte atletica.
Nei restanti giorni poco ritmo ampio spazio alla parte tecnico-tattica con il tecnico di Alghero che prova in continuazione movimenti e soprattutto situazioni, che costringono il mister durante la partitella ad interrompere spesso per correggere i giocatori, spezzettando il ritmo.
Questo è ciò che manca ad una rosa che in fatto di qualità e di giocatori non ha da invidiare niente a nessuno anche se forse in fatto di grinta, determinazione ed esperienza lascia un pò a desiderare.
Ma tutto ciò è normale ed è la grande differenza tra chi punta a vincere il campionato e chi pensa ai sussidi della lega per far giocare i giovani.
La scarsa preparazione è spesso figlia di una scarsa organizzazione…in bocca al lupo agli amici di Grosseto e del Grosseto!