Rally: Piombino addio. Dalla sede della capitale del ferro, dove il rally era stato ospitato per sette anni, si sposta decisamente di versante, in Val di Cecina e in quel di Pomarance , luoghi che nel recente passaato hanno ospitato con soddisfazione le corse auto su strada, anche di lunga tradizione come il Rally di Alta Val di Cecina ( dal 1979 al 2019, per ben 41 edizioni) e il Rally di Pomarance ( dal 2008 al 2020). Patron Paolo Santini, spiega la decisione. “Purtroppo” dice Santini, patron dell’organizzazione. “I costi per organizzare eventi del genere si sono alzati in modo in modo esponenziale, quasi incontrollato e tutti noi organizzatori facciamo salti mortali per proseguire nel nostro lavoro. La lunga tradizione e la passione dei rallies, in tutta Italia rischia di sparire. “Da parte nostra”continua Santini. “Per il “ Colline” siamo arrivati ad un bivio, proprio per via dell’innalzamento dei costi generali e purtroppo il rimanere a Piombino non ci avrebbe garantito il sostegno necessario. Abbiamo aderito alla proposta arrivata da Pomarance. Ci è stato illustrato un progetto che guarda lontano riportando un evento che possa riprendere la tradizione che da alcuni anni si è interrotta. Siamo molto motivati, ringraziando l’amministrazione comunale per averci coinvolti, vediamo molto entusiasmo e voglia di fare per il territorio e questo ci stimola molto. Lavoreremo di sicuro bene, condividendo obittivi e valori. Detto questo, a nome del nostro sodalizio voglio ringraziare la città di Piombino e l’intera Val di Cornia, per gli anni di permanenza da loro, anni che di certo hanno fatto crescere la gara ma purtroppo, ripeto, non vi erano le basi per poter proseguire e l’edizione di quest’anno era a forte rischio. L’evento è adesso un cantiere aperto. Il cuore pulsante sarà ovviamente Pomarance, che accoglierà, verifiche, partenze e arrivo, oltre all’area del Parco Assistenza ed i riordinamenti, oltre ad ospitare, direzione gara, segreteria e sala stampa.
Di Gianni Mancini
Foto di Marco Ferretti