Polisportiva Nicola Chimenti Livorno-Gea Basketball Grosseto 52-45
CHIMENTI LIVORNO: Carta 8, Rossi 15, Toti 1, Corti 6, Bouseoudri, Torriani 2, Marzini 7, Colomba 6, Rapisarda 6. All. Stefano Menichetti.
GEA GROSSETO: Nunziatini 1, Vallini 20, Borellini 3, Mery Bertaccini 4, Vannozzi, Emma Bertaccini 4, Merlini, D’Antoni 3, Faragli 8, Benedetti 2. All. Luca Faragli.
ARBITRO: Cavasin di Rosignani Marittimo.
PARZIALI: 16-12, 26-21; 36-26.
USCITE PER FALLI: Carta, Nunziatini (doppio tecnico), Borellini, Emma Bertaccini, Giulia Faragli.
Un’altra giornata da dimenticare per la Gea Basketball Grosseto che, nella sesta giornata del campionato di serie C femminile, regala letteralmente i primi due punti della stagione alla Polisportiva Nicola Chimenti Livorno, al termine di prova bruttissima, che ha consentito alle livornesi dell’ex Stefano Menichetti di brindare a una storica vittoria.
Le grossetane sono state sempre di rincorsa, hanno sbagliato molto in fase di tiro e in fase difensiva e non sono mai riuscite a firmare l’aggancio e a rispettare il pronostico della vigilia.
Le livornesi sono state praticamente sempre avanti, andando al riposo con cinque lunghezze che sono diventate dieci al termine del terzo periodo, fino a un massimo di dodici nel corso dell’ultimo quarto, prima di un tentativo di disperato di rimonta arrivato fino al -4 e vanificato dalla bomba di Colomba. Dal grigiore generale si sono salvate Giulia Faragli, ottima nel primo tempo e Teresa Vannini, imprendibile dal secondo quarto in poi, che con la sua mano calda ha chiuso a quota venti punti.
«L’approccio è stato brutto – commenta il coach Luca Faragli – ci hanno messo le mani addosso e abbiamo sofferto la fisicità locali. Siamo partite punto a punto, ma con il subentrato il nervosismo, perché non riuscivamo a fare quello che volevamo. Abbiamo sbagliato tanto e loro hanno difeso bene, al contrario di noi. La squadra si è un po’ svegliata nell’ultimo quarto, nonostante le uscite per falli nell’ultimo quarto: da meno dodici abbiamo sbagliato la palla del meno due e la Chimenti ce l’ha fatta pagare con un tiro da tre punti. Le mie ragazze erano sempre fuori posizione, sia in attacco che in difesa. Diciamo che siamo andati a Livorno con la testa da un’altra parte. Brave loro che sono state più squadra».
