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Il pugilato grossetano perde un grande campione: ci ha lasciato Alessandro Scapecchi

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Nato il 21 ottobre 1958, a Grosseto. Alessandro si avvicina al pugilato da adolescente e dopo quattro anni di dilettantismo con 38 incontri all’attivo nei pesi super leggeri ottiene discreti risultati. Nel 1980 guadagna il suo primo successo. Il suo inizio carriera positivo lo vede conquistare nei successivi 2 anni 15 vittorie consecutive, superando gradualmente, Carlo Frassinetti, il tongoniano Abas Macauley e poi avversari sempre più impegnativi come, Potito Di Muro, Pellegrino Ventrone, Natale Caredda, aggiudicandosi la possibilità il 23 Luglio del 1982 sul ring di Grosseto, per tentare la conquista del titolo italiano in possesso del Bolognese Lucio Cusma. Alessandro non si lascia sfuggire l’occasione e ottiene una vittoria ai punti, laureandosi campione italiano. Due mesi dopo sempre sul quadrato di casa il neo campione  affronta lo spagnolo Isidoro Cabeza ottenendo la vittoria ai punti e dopo aver superato a dicembre anche il campano Luigi Della Rosa. Nel aprile del 1983 a Grosseto deve difendere il titolo  dall’ assalto del pericoloso pugile sardo Sebastiano Sotgia. Il grossetano cederà la corona al sardo subendo una sconfitta la prima in carriera per Ko alla prima ripresa. Dopo una serie di match con risultati alterni, passato nella cat. dei Super Leggeri nel maggio del‘84 affronta a Grosseto il temibile veterano del ring il 34 enne ‘Italo Argentino Juan Jose Gimenez. A Grosseto Gimenez chiuse con una sconfitta la sua lunghissima e prestigiosa carriera e Scapecchi divenne nuovamente Campione Nazionale questa volta dei super leggeri. Nel marzo dell’ 85 arriva per Scapecchi l’opportunità della sfida per la conquista del titolo Continentale, ma sul ring di Nocera avrà di fronte il dominatore indiscusso della categoria, il connazionale Patrizio Oliva alla sua decima difesa del titolo. Sul ring di Nocera malgrado l’eroica resistenza che per 12 riprese Scapecchi oppose a Oliva il risultato fu quello previsto. Il maremmano viene sconfitto ai punti. Nel maggio dell’ 85 Scapecchi difende il titolo italiano dall’ assalto del Tarantino Giovanni Carrino che viene sconfitto per ko tecnico alla seconda ripresa. Il 24 ottobre L’organizzazione Conti Cavini riesce nuovamente a fissare un match valido per il titolo Europeo vacante sul ring neutro di Fonteville. Scapecchi si misura con l’inglese Terry Marsh. A Scapecchi sfugge anche questa occasione e subirà da parte dell’ Inglese uno stop0 per ko tecnico alla sesta ripresa. in seguito Scapecchi difenderà ancora due volte il Titolo Italiano prima di cederlo nel 1986 nelle mani di Mario Ronzoni sul ring di Campione D’Italia subendo una sconfitta ai punti. Successivamente nell’ aprile del 1987 per la terza volta l’organizzazione di Umberto e Rosanna Conti Cavini trova una possibilità per  un match con in palio la corona Continentale in possesso del congoniano naturalizzato Francese Tusikoleta Nkalankete.  A Catania Scapecchi, malgrado le previsioni ottimali sulle possibilità di successo, non riesce a concretizzare e viene sconfitto subendo un ko tecnico alla sesta ripresa. Nel dicembre del 87 Scapecchi tenta nuovamente la conquista del titolo Italiano, detenuto dal Pugliese Salvatore Nardino, alla sua prima difesa. Scapecchi subirà una sconfitta per ko tecnico alla settima ripresa. Dopo questo match Allessandro annuncia il suo definitivo ritiro. Dopo 7 anni di militanza nel professionismo con un Totale di 42 incontri: Vincendone: 33 (14 entro il limite), Perdendone: 7 (4 entro il limite), Pareggiandone: 2. Alessandro dopo il suo ritiro non abbandonò mai il mondo che tanto aveva amato e si dedicò all’insegnamento e l’allora presidente Umberto Cavini, gli consegnò la guida della Pugilistica Grossetana a cui Scapecchi si dedicò totalmente.

“Un grande campione nel pugilato ma soprattutto nella vita” lo ricordano la figlia Gessica e la moglie Catia. “Un padre e un marito spettacolare, sempre presente. Io e mamma abbiamo potuto contare su di te in ogni momento della nostra vita. Poche settimane fa abbiamo guardato le tue adorate cassette dei tuoi combattimenti e i ricordi della nostra famiglia. Che emozione. Ci siamo commossi insieme e sorriso insieme. Papi mio, spero che tu sia volato tanto in alto e che lassù tu abbia trovato una bella palestra, come hai sempre sognato te, con un bel ring, dove potrai allenare ancora altri campioni. Mi mancheranno i tuoi “Buongiorno pulcina mia” Ti porterò sempre con me in ogni momento della mia vita. Proteggi me e la mamma, che tanto ti ha amato, anche da lassù come hai sempre fatto.  Per me siete stati un grande esempio di amore immenso. Ti amiamo papi mio, lo sai che non amo pubblicare cose private, ma lo faccio perché so che a te farebbe piacere. La tua pulcina e l’amore della tua vita.” la famiglia Cavini con Rosanna, Monia e suo marito Fabrizio e la figlia Desirè sono partiti per Perugia per presenziare al funerale del grande campione grossetano.

«Per tante generazioni Alessandro è stato simbolo e punto di riferimento di uno sport che amiamo profondamente – racconta la promoter internazionale Rosanna Conti Cavini – prima da atleta e poi da istruttore. Lascia un vuoto incolmabile, quello di un grande campione, di vita e di sport». Un percorso ricco di soddisfazioni, quello di Alessandro Scapecchi, sul ring come campione italiano dei pesi leggeri e superleggeri, fuori dal ring come maestro, accolto a braccia aperte dalla Pugilista Grossetana, dell’allora presidente Umberto Cavini. Non è un mistero che tra uomini di sport di grande spessore ci fosse sintonia e ammirazione reciproca. «Tra Alessandro e mio padre c’è sempre stato un feeling particolare – ricorda la manager Monia Cavini –. Alessandro è sempre stato il suo pupillo. Se ne sono andati entrambi troppo presto, alla stessa età. Oggi perdiamo un altro pezzo della nostra storia, ma anche della nostra vita, perché ad Alessandro sono legati tantissimi momenti positivi che abbiamo vissuto insieme. Il dolore per la sua scomparsa è immenso. Ricordiamo l’atleta, ma anche l’uomo, per noi uno di famiglia». Lo staff della RCC Boxe si è subito recato a Perugia, dove Alessandro Scapecchi era ricoverato, per l’ultimo saluto al campione. «Averlo conosciuto è stato un grande privilegio – conclude Fabrizio Corsini, presidente della Pugilistica Grosseto Umberto Cavini – ogni suo insegnamento diventa ricordo prezioso che cercheremo di tramandare a tutti quei ragazzi che quotidianamente frequentano la nostra palestra». Tutta la RCC Boxe e la Pugilistica Grossetana Umberto Cavini, si stringono attorno alla famiglia di Alessandro Scapecchi, alla moglie Catia e alla figlia Gessica, esprimendo il più profondo cordoglio per la grave perdita. I funerali si terranno sabato 22 novembre alle ore 14,20 nella chiesa del Duomo di Grosseto. La famiglia di Scapecchi nel ringraziare tutti per l’affetto dimostrato invita a fare le offerte e non i fiori al Comitato per la vita Daniele Chianelli . Massimo Galletti

 

 

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