Con Gs abbiamo deciso di intervistare Nicola Bargagli, un calciatore amiatino che, dopo un periodo in cui è sembrato aver perso gli stimoli, è tornato ad amare e a praticare questo sport.
Parliamo di un elemento impiegato tra centrocampo ed attacco, dotato di buone doti balistiche, che si è sempre distinto per impegno e dedizione.
Classe 1998, come la maggior parte dei ragazzi della zona montana ha fatto la scuola calcio con la Giovanile Amiata, poi l’esordio tra i grandi con la Neania in Prima Categoria, dopodiché sono arrivati i campionati con Aldobrandesca e Santa Fiora.
Proprio con i rossoverdi ha vinto il campionato di Terza Categoria, ma a fine stagione è arrivata la decisione di chiudere con il calcio, un vero peccato perché nel corso degli anni ha sempre fatto vedere buoni numeri.
Adesso, però, Bargagli è tornato sui suoi passi, pronto ad offrire il suo contributo nel Santa Fiora allenato da mister Corti.
Allora Nicola, puoi dirci perché avevi deciso di chiudere con il calcio?
<<Beh, avevo smesso per mancanza di stimoli. Dopo aver vinto il campionato con il Santa Fiora è stato come se in me si fosse spento qualcosa. Oltre a ciò, sono sopraggiunte questioni lavorative e così ho deciso di smettere. Oggi, però, ho deciso di riprendere a giocare perché mi sono reso conto della mia grande passione per questo sport. Oltretutto, l’arrivo di un allenatore come Corti, che mi ha lanciato in prima squadra a 17 anni a Castel del Piano, ha fatto sì che mi sia tornata la voglia di indossare le scarpette! Un’altra componente importante che ha giocato molto sulla mia decisione di tornare a giocare è rappresentata da tutti gli amici in rosa. Infine, ma non ultimo, c’è il grande affetto che nutro verso questa società che mi ha dato tanto>>.
Per concludere, come vedi il calcio sul monte Amiata?
<<Dalle nostre parti questo sport ha preso una piega diversa rispetto a quando ho iniziato, visto che in quel periodo venivano molti giocatori da Grosseto. Adesso, invece, si punta molto sui ragazzi del territorio ed è un fattore positivo! Credo sia la strada giusta. Ad esempio, vedo che questa cosa funziona bene con Atletico Piancastagnaio e Abbadia proprio perché i giocatori validi ci sono anche dalle nostre parti.
Qui a Santa Fiora, alla stessa maniera, si punta sui giocatori locali. Che dire, speriamo di fare bene, ma sono fiducioso!>>
Ringraziamo Nicola per il tempo che ci ha dedicato e gli auguriamo un buon rientro da protagonista con la maglia che ama!