Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 9ª giornata. Comincia a pagare il lavoro di mister Liguori
Il Grifone si è congedato dalla 9ª giornata di Serie D girone E con un successo di misura sull’ostica Orvietana ed è salito a 11 punti in classifica.
COSA FUNZIONA
Il gol di Tripicchio al 90′ ha regalato una vittoria meritata contro il fanalino di coda giunto in Maremma per non perdere, ma pronto anche a ripartenze fulminee per tentare il colpaccio. Gli unionisti, però, sono diventati davvero solidi tanto da poter vantare, con 8 reti, la terza miglior difesa del girone (insieme ad altre tre squadre), proprio dietro alle corazzate Arezzo e Livorno. Tra l’altro, da quando, alla 4ª giornata, i maremmani sono andati a vincere a Ponsacco (0 a 3), hanno subito solo 1 gol, quello a Livorno, costato l’unica sconfitta negli ultimi 6 turni di campionato. Per i biancorossi di mister Liguori quello di ieri è stato il terzo successo stagionale, il primo in questo campionato allo Zecchini dove non vincevano dal marzo scorso (Us Grosseto-Virtus Entella 1 a 0). Non solo, ma gli 11 punti in classifica sono stati conquistati nelle ultime 6 giornate (media 1,83 a partita). Addirittura, in questo lasso di tempo, l’Arezzo ha ottenuto 13 punti, 12 il Livorno, mentre Grosseto e Follonica Gavorrano 11. Insomma, i numeri come sempre certificano la crescita della squadra, pur con i propri limiti, ma soprattutto attestano il grande lavoro svolto fin qui da mister Liguori col suo vice Bevo. Chissà dove sarebbe stato adesso il Grifone se il tecnico campano fosse giunto in Maremma a inizio campionato…
COSA NON FUNZIONA
Le difficoltà a segnare restano evidenti. I 7 gol in 9 giornate (media 0,77 a partita) sono davvero pochi e certificano che il Grosseto ha il sedicesimo peggior attacco del girone E insieme al Seravezza Pozzi. Da questo punto di vista c’è ancora da lavorare tanto, così come c’è da sperare che presto si sblocchi Aleksic. Alla stessa maniera, deve crescere Scaffidi, uno che svolge un gran lavoro sul fronte offensivo, ma che non è incisivo sotto porta. Rotondo, invece, deve semplicemente ritrovare la migliore condizione, mentre Tripicchio sta cercando di mostrare il suo vero valore. Proprio l’attaccante calabrese in carriera ha segnato 30 gol in 123 presenze tra D e C. Un giocatore che, anche per la posizione in cui gioca, non può caricarsi sulle proprie spalle tutto il peso dell’attacco unionista, ma pur sempre un elemento capace di giocate in grado di decidere le partite.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI
Intanto c’è da dire che la situazione è migliorata tantissimo rispetto a quando il Grifone era ultimo a 0 punti. Adesso la zona play-off dista solo 4 lunghezze, ma quella play-out 2, per cui se il campionato terminasse adesso i biancorossi sarebbero salvi. Tuttavia, c’è una crescita in corso e la speranza è che il Grifone possa arrivare al mercato di dicembre con una classifica ancora migliore per calibrare meglio l’obiettivo finale. Nel frattempo, però, ci sono da affrontare l’Ostiamare fuori casa e poi la Sangiovannese allo Zecchini e c’è pure da tenere un orecchio fuori dal campo, dove sono in corso delle importanti manovre societarie.
Prima categoria – A due giornate dal termine corsa salvezza tutta de decidere
Al via il torneo regionale delle province con Grosseto che vuol essere protagonista
Cosa funziona:
oltre ai primi tre punti interni (finalmente) il recupero di Aleksic ed il progressivo inserimento di Padulano fanno sperare in un miglioramento di rendimento del reparto avanzato.
Cosa non funziona:
il reparto di centrocampo, così com’è sinceramente necessita di essere rinforzato.
Cosa c’è da aspettarsi:
Che la trattativa con Gianni Lamioni per l’acquisizione dell’ u.s. Grosseto si concluda positivamente, in modo da poter voltare pagina una volta per tutte. A tal proposito vorrei sottolineare e ricordare il comunicato stampa a firma del club portavecchia e del club anno zero, che si sono schierati dalla parte di Lamioni, come la stragrande maggioranza dei tifosi.
Superfluo sottolineare che, se pensiamo a come stavano le cose a settembre, è un miracolo o giù di lì che in questo momento il Grifone sia virtualmente salvo, un miracolo al quale – lo dico in tutta onestà – non credevo neanche un po’. Detto ciò, è chiaro che alcuni dubbi (non pochi e non piccoli) restano inalterati, a partire dell’incertezza sulla capacità di essere abbastanza continui da conservare fino a dicembre l’attuale ” comfort zone “, nella prospettiva del fatidico passaggio di consegne a livello societario e correlato arrivo di rinforzi che garantiscano un sereno prosieguo del campionato. Solo a quel punto si potrà guardare al futuro biancorosso con ritrovata fiducia e rinnovato entusiasmo.