Incroceranno le braccia, venerdì 13 novembre, i lavoratori delle imprese di pulizia servizi integrati multiservizi di Cgil, Cisl e Uil. Il motivo dello sciopero è il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre 7 anni.
E proprio a sottolineare la protesta è in programma domani, dalle 10 alle 12, un presidio davanti all’ospedale Misericordia di Grosseto. “Sono migliaia i lavoratori della provincia di Grosseto impiegati con questo tipo di contratto – dicono Massimiliano Stacchini di Filcams Cgil e Simone Gobbi di Fisascat – 140 dei quali lavorano solo all’ospedale di Grosseto. Si tratta di persone che erogano servizi fondamentali, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria dove le procedure di pulizia e sanificazione sono necessarie per contenere il contagio da Covid e ogni giorno sono in prima linea, mettendo a rischio la propria salute e quella dei propri familiari. È il momento di riconoscere a questi lavoratori la dignità che meritano e rivedere i loro contratti”. Si tratta di lavoratori, il 70 per cento dei quali sono donne, che ogni giorno operano nelle strutture sanitarie, nella Rsa, nelle scuole, nelle università e negli uffici pubblici.
Lo sciopero di domani segue la grande manifestazione del 21 ottobre scorso, che si è resa necessaria vista l’indisponibilità delle associazioni datoriali a rinnovare il contratto”.
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