Allievi provinciali U17, l’intervista a mister Cocciolo: “Conoscevo già i ragazzi, sapevo che avrebbero fatto bene!”

Gerardo Cocciolo, l’allenatore del Paganico che ha portato i bianconeri alla vittoria del torneo con ben tre giornate di anticipo, parla così ai nostri microfoni.

Quale era, dunque, il vostro obiettivo iniziale?
“Sarò sincero, ti dico che l’obiettivo era quello di vincere, sapevamo di avere tutte le carte in regola. Avevo già lavorato con il gruppo, formatosi lo scorso anno in un campionato interprovinciale, ed immaginavo che avrebbe fatto molto bene, anzi benissimo.”

Che idea si era fatto, pertanto, di questo campionato? Come vedeva le altre formazioni?
“Beh, sicuramente è stato equilibrato ed allo stesso momento complicato; quattro o cinque formazioni erano decisamente in pole position, ma c’era da stare altrettanto attenti ad altre, che non hanno mai regalato niente a nessuno, come il Massa Valpiana.”

Da quello che intendo, è stato capace di creare un grande gruppo, che mi sa dire a riguardo?
“Certamente, come ho ribadito prima, il gruppo si era già consolidato nello scorso campionato e questo, devo dire, è stato solo che un bene; poi però, non nascondo che abbiamo sempre lavorato sodo, allenandoci per tre volte e settimana e creando una grande sinfonia sul piano tecnico-tattico.”

Giocatori decisivi e partita più bella?
“Allora, per quanto riguarda i giocatori, non mi sento di escludere nessuno; ognuno è stato fondamentale a modo suo. Certo, siamo soddisfatti che il capocannoniere del torneo sia proprio un nostro ragazzo, Peluso, fautore di 22 reti.
Comunque, giungendo alla seconda domanda, ti dico che di partite belle ne ho viste diverse: prima i due scontri con il Follonica Gavorrano, poi quella dell’Argentario (molto fisica, maschia) ed infine quella giocata all’Uzielli contro il Massa, squadra veramente molto organizzata.”

Vuole fare qualche ringraziamento?
“Sì, innanzitutto voglio ringraziare la mia squadra, che ha dato anima e corpo, poi la società che ha fatto e sta facendo grandi cose per il settore giovanile ed infine i genitori, sempre presenti e disponibili.”

Simone Vivarelli

Nato a Grosseto il 28/05/1996, maturità classica e dottore in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Siena. Solitamente scrivo sul calcio. “Il fuorigioco mi sta antipatico, come tutte le regole che limitano la libertà di movimento e di parcheggio.” (Luciano Bianciardi, Guerin Sportivo, 1970)

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