Comunicato ufficiale Curva Nord: “Stiamo con Camilli”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa pervenuto alla nostra redazione.

COMUNICATO STAMPA CURVA NORD GROSSETO

Con il presente comunicato la Curva Nord, nella sua interezza, intende esprimere vicinanza a Piero Camilli per i ripetuti attacchi subiti da una precisa parte della stampa locale. Ci riferiamo a quanto dichiarato da Carlo Vellutini nel corso della trasmissione televisiva Il Biancorosso, in onda su Tv9 e poi ribadito dallo stesso giornalista all’interno del Corriere di Maremma (nelle versioni cartacea e on-line). Il professionista in questione ha sostenuto che la stragrande maggioranza dei tifosi grossetani non voglia più Camilli a Grosseto, ma si tratta di un’enorme falsità, mascherata da dato oggettivo. Vellutini ha forse fatto un sondaggio del quale non siamo a conoscenza? Ha condotto un’indagine personale? Si è messo a frequentare il mondo del tifo (cosa mai fatta) tanto da avere un’idea così precisa della situazione? In realtà, siamo certi che il giornalista di cui stiamo parlando non abbia fatto proprio niente, per cui ci piacerebbe sapere su quali dati si basino le sue affermazioni tanto categoriche sul patron unionista. Il dubbio che abbiamo è che dietro certe uscite si nasconda il risentimento personale (o l’antipatia) che il giornalista in questione sembra nutrire nei confronti di Piero Camilli. La riprova sta nel fatto che l’estate scorsa, durante il periodo in cui il Grosseto è stato messo in vendita, Vellutini ha sostenuto l’esistenza di cordate di imprenditori locali rivelatesi inesistenti, barattando in un attimo quindici anni di calcio ad alto livello in cambio di falsi scoop. Non pago della brutta figura, però, Vellutini ha continuato su questa strada, aiutato in ciò dal collega Mario Roggi. I due, sostenendosi a vicenda, hanno provato anche a ridimensionare i torti subiti dal Grosseto in questo campionato, perfino quando le immagini televisive hanno dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, i danni cagionati ai biancorossi. Nelle ultime settimane, poi, prima Roggi ha detto e confermato in tv che se Camilli non ha più voglia di fare calcio a certi livelli farebbe bene ad andarsene, dopodiché Vellutini ha sostenuto che i pochi spettatori presenti allo Zecchini siano da addebitarsi al Comandante, non più gradito alla stragrande maggioranza dei tifosi. Addirittura, a sentire Vellutini, i sostenitori unionisti sarebbero così desiderosi di liberarsi di Camilli al punto di essere pronti a ripartire dall’Eccellenza. Ovviamente, colpa data all’ex-presidente biancorosso anche per quello che riguardava lo stato del manto erboso dello Zecchini, mentre la realtà dei fatti era già stata spiegata dal direttore generale Iovino in una precedente intervista a un noto giornale on-line. Reputiamo che questo modo di fare da parte di Roggi e Vellutini non sia certo giornalismo di alto livello, né vicinanza alle sorti unioniste. Ecco perché riteniamo che Camilli abbia fatto bene ad affrontare verbalmente Vellutini nella tribuna centrale dello Zecchini, dove il giornalista ha addirittura negato di essersi accorto di quanto dettogli, nonostante alcune centinaia di persone abbiano assistito alla scena. Probabilmente, Vellutini non accetta il fatto che Camilli non gli conceda più interviste e coglie ogni occasione per evidenziare aspetti negativi dell’ex-presidente biancorosso. Inutile ricordare che il calcio ad alto livello è giunto a Grosseto solo grazie a Piero Camillli, che ha portato il Grifone dalla D a un passo dalla Serie A, non conquistata solo per le vicende legate a Scommessopoli. Camilli non ha abbandonato il Grosseto neppure l’estate scorsa, quando si è reso conto in quali mani sarebbe finito il suo “gioiello di famiglia” e, in pochi giorni, ha allestito una formazione che si è salvata senza grossi problemi. Ecco perché non accettiamo che Vellutini e Roggi dicano determinate cose, visto che, oltre a non essere vere, ledono l’immagine del club unionista e quella di Camilli stesso e mettono in dubbio l’affetto sincero che noi tifosi abbiamo nei suoi confronti. Se Vellutini e Roggi non gradiscono più Camilli è affar loro, ma non parlino in nome nostro, perché, se fosse per noi, il Comandante resterebbe a vita a Grosseto. Noi conosciamo il senso della parola gratitudine ed è per questo che, oltre a esprimere riconoscenza a Camilli, vogliamo rassicurarlo che Grosseto gli è vicina e gli vuole bene. Ora più che mai, NOI STIAMO CON CAMILLI!

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