Riportiamo le dichiarazioni dell’ex arbitro internazionale, Tiziano Pieri, oggi commentatore della moviola in Rai e dell’on. Federico Gelli, firmatario di interrogazione al ministro dello Sport, in merito alla squalifica di Claudio Buso. Le stesse sono state rese nel corso della trasmissione Unomattina Magazine andata in onda su Rai1.
Tiziano Pieri: <<Il Regolamento del gioco del calcio prevede che un allenatore o chi deve prestare soccorso, in questo caso un sostituto di un medico, debba avere l’autorizzazione dell’arbitro per entrare in campo. In questo caso specifico, le regole sono diciassette. Il buonsenso, che è la regola diciotto, è la consuetudine a livello arbitrale si dice questo, che l’arbitro capisse. Non dobbiamo criminalizzare un arbitro che è alle prime armi e alle prime partite. Forse, l’errore venendo al sunto è di chi poi deve giudicare dopo un referto arbitrale e squalificare poi un allenatore che non ha pensato sù ed è intervenuto. Ho voluto leggere il comunicato ufficiale della commissione disciplinare e mi sembra che più che enfatizzare o comunque sottolineare un gesto di una bellezza nella drammaticità, ma deve rimanere questo, un allenatore che salva la vita. Nel comunicato mi sembra che si voglia salvaguardare una casta, con le decisioni prese. Quando leggo testualmente dal comunicato ufficiale: “Occorre rilevare che la vicenda è stata divulgata dando rilevanza eccessiva agli avvenimenti, cavalcando l’onda di una spettacolarizzazione che non trova alcun conforto nei fatti esponendo in tal modo la classe arbitrale, la normativa Federale e la Giustizia Sportiva a critiche inconsistenti ed infondate. L’operato del G.S. appare invece formalmente e sostanzialmente corretto con una esatta qualificazione dei fatti – ingresso indebito e successive espressioni minacciose – ed una equa commisurazione sanzionatoria”, lo ritengo assurdo e consiglio di andare avanti, anche per principio, per creare un precedente, ci sono le commissioni nazionali che possono dare risposte a quanto successo>>.
On. Federico Gelli (Pd): Abbiamo fatto una interrogazione parlamentare, perchè questa vicenda ci è sembrata veramente paradossale, una vicenda fuori dal mondo. Abbiamo assistito anche recentemente a fatti, di infortuni sullo sport soprattutto da parte di giovanissimi, ma anche da atleti che svolgono lo sport in maniera agonistica, anche molto tragici, quindi non intervenire, non dare la possibilità a chiunque si trovi nei pressi di questo incidente, che può essere l’allenatore, ma poteva essere l’arbitro o un altro giocatore, è chiaro che ci è sembrato molto strano ed è per questo che abbiamo fatto una interrogazione al Ministro dello sport, per capire con i suoi poteri ispettivi per cercare e verificare se ci sono delle responsabilità e forse se si può capire se si può fare qualcosa di più per prevenire questi incidenti. Aspettiamo e vediamo anche l’intervento del Ministro sul problema che abbiamo posto in termini di sicurezza nello sport.
Nel frattempo la cosa, come è normale, sta continuando ad attirare sempre maggiore attenzione dei media nazionali e, nei prossimi giorni, una nuova troupe della Rai sarà in campo a Marina. Il relativo servizio andrà in onda nella trasmissione di Raisport “Dribbling”.
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